Capitolo 36

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JESSICA
<Mattia hai deciso di seguire il piano?> Disse Niccolò squadrandomi.
<Dove cazzo è Lorenzo?>
<Aveva da fare.>
<Brutto stronzo, se le hai torso solo un capello preparati già la tua tomba.> Giorgio era comparso all'improvviso ed era troppo vicino a Niccolò che se la rideva. 
<Amico sta calmo, non toccheremo mai la tua ragazza, ma avrei da ridere sulla sua.> Niccolò indicò qualcuno con la testa.
Ma non c'era nessuno.
Anzi.
Era tutto buio.

<Amore tutto okay?> Sussurrò dolcemente Simone scuotendomi.
<Si, che è successo ieri?>
<Sei scomparsa in cucina e quando sono tornato stavi discutendo con Emma di quanto fosse buona la droga.>
<Fai il serio.>
<Sono serio.>
<Non mi sono drogata vero?> Sorrise e mi baciò.
Poggiai la testa sul suo petto attorcigliando i capelli intorno al mio dito.
<Sei agitata, a cosa stai pensando?>
<Io non son...> Mi interruppe. <Ti stai attorcigliando i capelli.> <Lo fai sempre.> Aggiunse.

<Ti amo.> Tentai.
Rimase muto per qualche secondo.
<Io vado sotto, devo sistemare le ultime cose, tra un po' arrivano i miei.> E scese dal letto.
Mi scese una lacrima che asciugai prima che qualche altra lacrima potesse bagnare il mio volto.

***
<Figliolo.> Disse un uomo entrando dalla porta.
Noi lo stavamo aspettando come dei soldati.
Assomigliava troppo al figlio, si potrebbe dire che quest'ultimo è la copia perfetta.
<Chi è questa bella ragazza.>
Okay ora fa leggermente paura.
<La mia ragazza.> Sussurrò a denti stretti ma tenendo sempre un sorriso.
Mi posizionò la mano in vita.
<Lo sapevo che voi due eravate perfetti.> Sussurrò la madre.
<Mamma..> Le rivolse il sorriso.
Lei mi sta molto più simpatica.
<Avete già mangiato? Facciamo un giro da Rob's?> Continuò la donna davanti a noi.
Non ordinai molto, anzi davvero poco che i suoi genitori si meravigliarino.
Tranquilli, ho sempre fame.

Suo padre mi rivolgeva sguardi da maniaco, mentre Simone non mi ha rivolto la parola da quando sono arrivati i suoi. Per tutto il pranzo ha parlato con sua madre ignorandomi comletamente.
<Allora bellezza, quanti anni hai?>
<Diciotto signore.>
<Chiamami Adrian, bellezza.>
<Certamente.> Dissi con un po di disgusto nella mia voce.
<Bene, ora che si fa?> Domandò la madre.
<Io credo di tornare al dormitorio, ho un leggero mal di testa.> Sua madre annui, il padre sembrava dispiaciuto mentre Simone era al telefono a chattare con non si sa chi.
Mi accompagnarono gentilmente verso il dormitorio e prima di entrare li salutai.
<Anche per noi è stato un piacere cara, spero che accada di nuovo.>
Se suo figlio non mi lascia prima.
La madre diede una gomitata a Simone che in tutto questo era ancora al telefono, ma appena alzò lo sguardo ricevette una chiamata.
<Devo rispondere.> Sussurrò per poi dirigersi il più lontano possibile da noi.
Bene, posso reputarmi single o con un altro paio di corna in testa?

Entrai in camera e mi buttai sul letto.
<Come sta la mia migliore amica?>
<Una merda.>
<Come mai?>
<Gli ho detto "ti amo" e non mi guardare così, non ha ricambiato.>
<Simone è fatto così.> Mi rispose Giorgio dal bagno.
<Da quanto sei lì? Tu, voi avete.. oh mio dio.>
<Jess tranquilla tornerò nella mia stanza, non appena mi cambierò.> Solo ora mi accorsi che aveva solo un asciugamano in vita e i capelli bagnati. <Bella, togli i tuoi occhi dal mio ragazzo e pulisciti la bava.> Le feci il dito medio e mi sistemai meglio per poi aprire il computer.
<Vabbe io vado.> Posò un bacio alla sua ragazza e una sulla guancia a me per poi andare.
Ma quando si è cambiato?
<Ti conosco, c'è qualcosa che non va. Non sei incinta vero!?>
<No! Sei tu quella incinta qui, comunque oggi era diverso.> <Ovvero.> Mi interruppe. <Non so, oggi a pranzo con i suoi non mi ha calcolata e neanche salutata. Non si è pentito vero?>
<No, probabilmente doveva fare qualcosa.>
<Tipo? Chattare con una ragazza forse? Magari con Arianna.>
<Jessica no, non lo farebbe mai davanti a te.>
<Significa che quando non ci sono lo fa?>
<Mi arrendo.> Disse lanciandomi un cuscino. <Credo che suo padre ci stava provando con me.>
<Sono tutta orecchie.>

Mi hai stravolto la vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora