Capitolo 39

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JESSICA
<Come mai ancora sveglia?> Mi chiese Giorgio scendendo le scale.
<Non riesco a dormire.> Sussurrai sistemandomi meglio tra il plaid. <Posso farti una domanda?> Gli chiesi mentre si stava versando una tazza di latte.
<Certo, ma se è per l'odore di fumo non so niente.> Si giustificò.
Ovviamente era quella la domanda.
<Se fuma non c'è problema per me.> Giorgio si bloccò a metà scala. <Ma sarà un problema.> E detto questo tornò in camera.

<Jessica.> Sussurrò dolcemente qualcuno. <Piccola.> Sussurrò ancora Simone dandomi un bacio sulla fronte. Quando si avvicinò probabilmente per baciarmi mi venne un forte mal di pancia. 
Spostai leggermente Simone e corsi in bagno.
Dopo essermi sciacquata la faccia scesi giù.
<Tutto okay?> Mi chiese Simone preoccupato. Io fissai Giorgio e solo dopo poco notai qualcosa nelle sue mani. Appena la sua ragazza si girò lo mise nella tasca della felpa.
<Si.> Sussurrai sedendomi con loro. <Smettetela di fissarmi, siete inquietanti.> Sussurrai sistemando il plaid sulle mie spalle.
La mia migliore amica e il mio ragazzo si fissavano in continuazione mentre Giorgio mi fissava.
<Vuoi un te?> Tentò Simone poggiando la sua mano sul mio braccio. Sussurrai un no, ma si alzò comunque. 
Tutta la mattina la passammo sul divano con Emma provava tutti i vestiti comprati il giorno prima. <Che ne dite se andiamo nell'idromassaggio?> Chiese Simone.
<Va benissimo.> Emma con la delicatezza di un bisonte mi trascinò con lei. <Sei incinta!> Urlò appena arrivate in camera sua. 
<No!> Urlai di rimando. <Credo che Simone fuma.>
<E non ti da fastidio vero?>
<Credo sia droga e che gliela data Arianna.> 
<Metti questo.>  Mi passò un costume di velluto bordeaux, leggermente stretto.
<Non credi un po piccola la parte sopra?> Dissi guardandomi allo specchio.
<No, ora muoviti.> 

Dopo essere entrati Simone mi attirò a lui. <Sei troppo scoperta.>
<Giorgio è fidanzato.> Sussurrai di rimando.
<Ti senti meglio?> Annuì poggiando la testa sulla sua spalla.
<Se sei incinta me lo puoi dire.> Mi sussurrò.
<Ti immagini un piccolo Simone che gironzola per casa?> Dissi prendendolo in giro, ma si irrigidì subito dopo.
<Vado a sistemare le nostre cose, cosi non lo dobbiamo fare cinque minuti prima di partire.> Mi giustificai e poi aver avvolgere il mio corpo in un asciugamano e andare verso la sua stanza.

Probabilmente non gli vado più bene.

Mi hai stravolto la vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora