nove.

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Punto di vista di Harry

Quando sentii la campana suonare dieci volte avevo quasi terminato il mio drink.

Merda.

Sapevo che cosa significava. E sicuramente non era niente di buono.

Afferrai il mio drink, ed uscii dal bar senza pagare—non avrei dovuto comunque corrispondere niente poiché doveva essere tutto incluso. Mi sorpresi quando mi resi conto del fatto che fossi ancora in grado di correre velocemente. Respiravo pesantemente ma non mi fermai. Sarebbe stata colpa mia se qualcuno sarebbe arrivato ad Avery.

Venni bloccato da una ragazza, l'ultima cosa che desideravo era che mi venissero messi i bastoni fra le ruote in quel momento. Aveva i capelli ricci castano dorato e sembrava molto giovane.

"Hai visto Luke, Ashton e gli altri?"

"Che cosa?"

Di che cosa stava parlando? Non avevo familiarità con gli altri giocatori, ma quei nomi mi confusero completamente. Erano i membri dei 5SOS. Che cosa c'entravano?

"Che cosa?" ripetei estraendo la pistola. La mia ultima spiaggia sarebbe stata spararle, ma il fattore intimidatorio era un bonus. "Dimmi i loro cognomi".

La povera ragazza prese a tremare. Forse sembravo ancora più spaventoso e pericoloso dopo aver bevuto. Non pensavo razionalmente. Mi spaventava sapere che sarei potuto semplicemente andare da Avery e spararle senza rifletterci.

"L—Luke Hemmings, Ashton I—Irwin, Ca—Calum Hoo—"

"Okay, ho capito" dissi abbassando la pistola. La sistemai in tasca poiché la ragazza non rappresentava una vera minaccia per me. "Dove sono? Lo sai?"

"Sono andati ad uccidere una ragazza. Avery, penso".

Annuii e proseguii. La mia andatura era più lenta, poiché l'effetto dell'alcol fece diminuire la mia motivazione. Raggiunsi finalmente la porta chiusa della training room, e quando sentii dei grugniti e delle urla, sapevo che quando avrei aperto la porta avrei trovato qualcosa che non mi sarebbe piaciuto.

Cerca di aprirla senza farmi notare, e ciò che mi trovai davanti fu qualcosa che non mi aspettavo. Calum e Ashton erano a terra, il sangue colava da diversi fori nei loro corpi. Avery si trovava in un angolo, stava combattendo qualcuno che sembrava Michael. Luke restava in disparte.

"Avery!" la chiamai, e tutti e tre si voltarono verso di me. Lei arricciò il naso con fare disgustato quando accoltellò Michael al petto quando questi abbassò la guardia. Il ragazzo si accasciò al suolo.

"Grazie" disse, la sua voce era un po' bassa. "Aiutami con Luke".

Annuii ed estrassi la pistola. Sarebbe stato un po' eccessivo, considerato il suono dell'arma da fuoco e le urla che sarebbero uscite dalle sue labbra, ma andava fatto. Puntai la pistola e—

"Aspettate" disse, cogliendomi di sorpresa. Abbassai la pistola ed Avery fece lo stesso con il suo coltello.

"Possiamo allearci" disse in un sussurro. Sembrava quasi spaventato. "I ragazzi non mi servivano a niente, non sapevano combattere. Io sono molto meglio. Vi pentirete se non mi accetterete".

"No" disse Avery, il suo tono era deciso ed autoritario. Sapevo che non avrei potuto accettare Luke nemmeno se avessi tentato, poiché Avery aveva l'ultima parola in merito. "Io ed Harry siamo una bella squadra".

"Esatto" dissi. Le sue parole mi colsero di sorpresa, ma non esitai. Non si sarebbe fidata se avesse pensato che avrei rubato le armi ed avrei prevaricato su Jonah. Anche dopo che me n'ero andato a bere, lasciandola sola e vulnerabile.

murder house |ITA|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora