Punto di vista di Avery
Il tragitto alla cucina, mensa—o come si dice, Harry sorrideva più raggiante che mai. Qualcosa mi diceva che era stato il modo in cui gli avevo parlato prima, il modo in cui avevamo condiviso il nostro primo bacio proseguendo come se nulla fosse successo, mentre in realtà, almeno per me, significava tutto. Lo conoscevo da una settimana, ma qualcosa mi diceva che presto sarei stata assorta dai pensieri di Harry.
Avevo fatto la scelta giusta scegliendolo come mio alleato, perché se avessi dovuto ucciderlo mi si sarebbe spezzato il cuore in un milione di frammenti. Gli avrei concesso di uccidermi se ci fossimo trovati nella situazione che lo richiedeva. Nemmeno in un milione di anni avrei anche solo osato di pensare a fare del male ad Harry.
Quando ci sedemmo notammo che il cibo era già stato preparato e servito ai rispettivi posti. Purè fatto in casa, pollo e crema di mais. Aveva un bell'aspetto, ma Harry lo fissava come se stesse aspettando che fossi io a prendere il primo morso.
"Non sei abituato a questo tipo di cibo, vero?"
"Cosa?" disse Harry, e quando lo guardai vidi che si era appena messo un boccone in bocca. Gesto che rispondeva alla mia domanda, ma la ripetei comunque.
"Ti ho chiesto se non sei abituato a questo tipo di cibo".
"Non proprio" Harry diede un'alzata di spalle. Una delle sue mani gli copriva la bocca in modo che non vedessi ciò che aveva in bocca, accortezza di cui fui grata. Non era necessario che vedessi di più di quanto avevamo nel piatto. Inoltre molto probabilmente anche agli altri partecipanti non avrebbe fatto piacere, non che m'importasse di loro.
Guardai chi sedeva al lungo tavolo, in fondo si trovava Jonah. Non stava nemmeno mangiando, alzò lo sguardo incrociando il mio. Era qualcosa di inquietante, il modo in cui mi guardava come se fossi stata il suo prossimo pasto. Aveva del cibo vero davanti a lui, non poteva mangiare quello e basta?
"Harry" sussurrai. Il ragazzo posò la forchetta e mi guardò inarcando un sopracciglio. Desiderai dire di più, ma sentivo lo sguardo di Jonah su di me e non volli dire troppo.
"Dimmi, Aves".
"Il figlio di Max" strinsi i denti forzando un sorriso per nascondere la paura vera che sentivo. Fortunatamente Harry capì subito, quindi osservò il perimetro del tavolo fino a raggiungere Jonah. Quando guardai quest'ultimo vidi che stava rivolgendo un ghigno a Harry, la stessa espressione che aveva rivolto a me. La reazione di Harry fu però molto diversa dalla mia, infatti alzò gli occhi al cielo e gli rivolse il dito medio.
"Hai—" iniziai.
"Shh" mi fermò e ritornò a mangiare. Spostai velocemente lo sguardo su dove sedeva Jonah, il quale era però sparito.
"Harry, non è—"
"Aves, shhh. Ce la caveremo".
"Har—"
Harry prese la forchetta con la quale aveva infilzato del cibo, quindi me la ficcò in bocca. Sgranai gli occhi dallo shock, ma il sapore fantastico del mai mi fece deglutire. Non m'importava affatto che fosse stato servito dalla forchetta di Harry.
"Ci ucciderà" fu tutto ciò che dissi una volta finito di masticare il boccone. Non stavo guardando Harry, ma lo sentii sospirare sonoramente. Era ovvio che fosse sconvolto e che stesse per strapparsi i capelli.
"Per questo non avrei mai dovuto baciarti".
Avrei potuto giurare di averglielo sentito dire. Forse pensava che non l'avessi sentito, ma mi ferì tantissimo. Stava implicando che si pentiva del nostro bacio—il mio primo bacio—a causa della situazione in cui ci trovavamo? Era triste che si stesse già arrendendo a causa del mio principale avversario che avremmo potuto facilmente abbattere.
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murder house |ITA|
Fanfiction| storia originale di @cigarettestyles | cover: @translatorITA | 📚 Un gioco in cui devi combattere fino alla morte per vincere. Avery Murphy, una ragazza che desidera solamente dei soldi per la sua famiglia, si scontra con Harry Styles, ex pop star...