otto.

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Punto di vista di Harry.

L'avrei definita una botta di fortuna il fatto che il menù della cena includeva come antipasto gli sweet rolls con una salsa appiccicosa a parte. Era difficile da spiegare, ma avremmo avuto bisogno di tutte le cose dolci ed appiccicose possibili.

"Sai che drink serviranno?" Avery si avvicinò per sussurrare verso di me. Ero troppo preso dal fatto che mancassero cinque sedie; dove sedevo io era il posto di Ivy. L'avevo uccisa. Il senso di colpa mi oberava, e mi sentivo orribile sapendo che sarei potuto essere felice mentre la famiglia di lei la stava piangendo in quel momento.

"Ehi".

"Oh, scusa" mi accigliai. Era la terza volta in cui mi perdevo nei miei pensieri ed avevo notato Avery a malapena, così come tutto ciò che mi circondava. I vassoi con il rinfresco vennero spinti attorno al tavolo, fermandosi da Jonah per molto tempo. I drink erano rossi...

"Credo sia vino" dissi in un sussurro. Avery annuì e si scrisse qualcosa sul braccio, poi abbassò nuovamente la manica. Mi presi un momento per guardare i miei vestiti; la mia felpa si stava sporcando ed avrei dovuto toglierla fra poco. Sarei dovuto restare in maglietta bianca. Troppo poco per i miei gusti.

Il vassoio ci raggiunse, ed Avery si appropriò di due calici da vino. Le rivolsi un'occhiata di disapprovazione che ignorai, mentre io me ne presi solo uno. Avrebbe veramente bevuto così tanto? Non ne ero certo.

Finii un roll e ne avvolsi un altro in un tovagliolo, poi m'infilai due confezioni di salsa nelle tasche spaziose della mia felpa. Notai che Avery stava sorridendo, consapevole di ciò che stavo facendo.

La portata principale consisteva in ali di pollo e hash browns, entrambi erano i miei piatti preferiti. Era difficile scegliere tra le due cose.

Il pollo era ricoperto di salsa teriyaki, che era molto appiccicosa. Avvolsi quindi il pollo nel tovagliolo.

Dopo cena io ed Avery facemmo finta di dirigerci verso il corridoio. Quando ci assicurammo che nessuno ci stava guardando ci fermammo immediatamente.

"Hai il vino?" domandai.

Mi mostrò il bicchiere che aveva nascosto dietro la schiena.

"Che ne dici?"

Risi e glielo sottrassi, ma lei non osò protestare. Tutto ciò che fece fu rivolgermi un sorriso di sfida.

"Hai ancora la gomma nei capelli" dissi abbassando la voce. Avery prese a ridacchiare, ma io ero serio. Si sarebbe potuta appiccicare da qualche parte rovinandosi i capelli, no?

"Ecco, lascia che ti aiuti".

Posai il calice a terra e mi avvicinai, i nostri visi erano pericolosamente vicino uno all'altro. Sentivo il suo respiro sul mio naso, ma cercai di concentrarmi sul toglierle la gomma dai capelli. Estrassi un coltello dalla tasca e le tagliai qualche ciocca di capelli togliendole la gomma. Ad ogni modo i nostri visi erano troppo vicini, e nessuno di noi due si allontanò.

"L'hai tolta?" disse, la sua voce era molto bassa. Era come se stesse sussurrando in modo che nessuno ci sentisse.

Mi venne la pelle d'oca, la percepii da sotto gli strati dei miei vestiti; l'aria condizionata era spenta e qualche istante prima stavo sudando.

Dio, volevo baciarla.

Non sapevo che cosa ci fosse di sbagliato in me, ma era così. Mi dovetti impegnare molto per non avvicinarmi e—

Ugh, sta zitto Harry. Il trattamento in quel luogo era diverso. Non tutti coglievano l'opportunità di baciarsi. L'unica cosa che desiderano è uccidersi a vicenda.

murder house |ITA|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora