trentanove.

72 2 0
                                    

Punto di vista di Avery

I saluti di Harry a Niall e Louis furono più sbrigativi di quanto pensassi, e prima che me ne resi conto ci trovavamo su un aereo diretti a Louisville—la mia città natale. Harry non si era dimenticato dei suoi piani di dirmi esattamente come aveva fatto ad inscenare la propria morte, e nel momento in cui iniziò a parlare venni subito catturata dal suo racconto.

"Mi ricordo di quando eravamo nei condotti aerei, quando Jonah aveva detto che stava finendo le ammonizioni. Prima avevo notato che teneva sempre con sé un coltello, quindi immaginavo fosse la sua ultima spiaggia. Ovviamente aveva ucciso gli altri giocatori ed aveva terminato le ammonizioni. Ti fa capire quanto era intelligente".

"Ad ogni modo, è stato praticamente un colpo di fortuna. Se mi avesse accoltellato in una zona irrilevante senza prendere l'arteria avrei finto di essere morto fino a quando non avrei avuto l'occasione di scappare. Ho avuto fortuna. Mi ha accoltellato allo stomaco, nemmeno molto in profondità per raggiungere un organo o una vena. Niall forse ti ha detto di come avessi già organizzato tutto, quindi da quando hanno spento le luci ho spruzzato del sangue finto in modo che sembrava che stessi dissanguando. In realtà era solo una piccola ferita, e Jonah credeva di avermi ferito più in profondità".

Scoppiai a ridere, ma scioccamente Harry non aveva ancora finito di raccontare la storia.

"Quindi poi tristemente ti ho guardata andartene, e hanno spento tutto. Qualcuno è venuto a ripulirmi. Ha cercato nelle mie tasche, il che mi andava bene, fino a quando non ha preso il mio telefono. Mi sono arrabbiato, ho trovato la tua rivoltella e gli ho sparato. Mi sono sentito in colpa ma l'ho fatto".

"Dopo di che sono corso via il più velocemente possibile. Appena fuori dalla porta d'ingresso c'era un camion dove depositavano i beni dei giocatori, in modo che venissero portati via su un treno. La maggior parte delle cose là dentro non m'interessavano, tranne per il mio diario. Sapevo che l'avresti preso, per questo ho lasciato che lo mettessero nel treno".

"Me la sono svignata quando non vedeva nessuno, e non mi sono mai sentita più libera. Nonostante il gioco fosse durato solamente un paio di settimane mi ero dimenticato della sensazione dell'aria fresca, e del suono degli uccellini che cantano. Ero felice, ma non soddisfatto, senza di te. Ero felice di aver lasciato degli indizi nel mio diario e sulle mie cose, quindi sono rimasto a L.A. Stavo aspettando che tu mi venissi a trovare, ma non riuscivo a restare fermo in un posto perché temevo che mi venissero a trovare. Anche adesso potremmo avere un problema".

"Ho dovuto pagare per il silenzio di chi mi ha visto in questi giorni. E anche se sono stati remunerati non sono sicuro che manterranno la discrezione".

Annuii. "Lo capisco" dissi, "non tutti sono onesti".

Harry ridacchiò appena, un suono che mi era mancato da molto. "Nessuno lo è, Aves".

Appoggiai la testa sulla sua spalla. Solitamente non ero a mio agio su un aereo, ma in qualche modo avevo trovato la pace con Harry. Vienna sedeva qualche fila dietro a noi, dato che i nostri biglietti erano separati. Apprezzai il fatto che mi avesse ceduto il suo posto.

"Sai quanto mi sei mancato?" domandai a bassa voce. L'aereo era molto silenzioso, l'unico sono era il mormorio del motore. Era spaventoso pensare che avrebbe semplicemente potuto cedere in qualsiasi momento; la mia ansia mi assaliva.

Ma la voce di Harry mi calmava, e riuscii persino a distendermi sullo schienale della poltrona. "Tanto" sospirò, e mi diede un bacio delicato sul naso. Ridacchiai e nascosi il volto nella piega della sua spalla. Era così muscoloso, ed era strano che non me ne fossi accorta prima.

"Stavo per arrendermi" dissi, "letteralmente. Mi sono quasi lanciata dal balcone della mia stanza d'hotel perché mi mancavi così tanto".

"Oh, Avery" Harry trasalì e mi spinse via per un attimo. Mi fissò negli occhi, ma quando distolse lo sguardo capii che era ferito. "Sono così contento che tu non l'abbia fatto".

murder house |ITA|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora