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Pov's Sophia
Non mi aspettavo di ricevere certe confessioni proprio da Josephine, fa male l'essere rimasta all'oscuro di tutto ciò per molto tempo, ma dopo tutto non potevo costringerla a confidarsi con me, le cose vanno fatte quando ci si sente di farlo, non sotto costrizione. Però un po' preoccupata per loro lo ero, se tutto questo casino venisse fuori, non so come reagirebbe il padre di Jo.

Il giorno dopo andai a casa di Stephen, volevo metterlo in difficoltà perché lui non era al corrente che io sapevo tutto.
"Ehy, come stai?" Dissi saltandogli addosso
" normale, come mai qui?"
" volevo passare un po' di tempo con il mio orsacchiotto teneroso"
" smettila di chiamarmi così" disse sbuffando e mi misi a ridere, mi piaceva infastidirlo.
Mi fece entrare e mi offrì una cioccolata calda che accettai volentieri, parlavamo del più e del meno a riguardo delle missioni che abbiamo svolto e che dovevamo ancora svolgere
" perché l'altra volta non sono potuta venire con te e Jo, lo sapete entrambi che io e Igor non andiamo così tanto d'accordo"
" bastavamo solo io e lei, poi avevate occasione per instaurare un rapporto" rispose vago
" allora perché avete tardato a portare i soldi?" Lo avevo messo in trappola, volevo vedere fin dove arrivasse
" allora... pfff ci sono molte cosa che ti dovrei dire" si mise le mani ai capelli, stava per esplodere
"Tipo che ti scopi la figlia del capo?" Dissi semplificando tutto io
" tu come lo sai?" Spalancò gli occhi fino all'inverosimile ed era terrorizzato
"Tranquillo, Jo è venuta a parlarmi per motivi che dopo ti dirà lei, le vostre stronzate sono al sicuro con me. Ma tu sai in che guaio ti sei cacciato? Cosa succederebbe se queste stronzate venissero fuori? Tu diventeresti carne da macello e lei sarà costretta a sposarsi con qualcuno che nemmeno conosce... perché avete continuato poi? Una botta e via e basta... da quanto va avanti questa storia?" Dissi furiosa, alla sicurezza di Jo non succederebbe nulla ma a quella del mio migliore amico si
" un anno più o meno... dopo poco che ti abbiamo conosciuta"
"Io vi consiglio di smetterla prima di mettervi in guai seri, però non posso costringervi a smettere, mi accompagni a scuola?"
"Va bene, anche perché devo parlare con Jo, io non provo niente per lei e credo che anche da parte sua ci sia nulla, è semplice attrazione fisica" disse mettendo il chiodo di pelle, montammo nella sua bellissima macchina e dopo due giorni di assenza rientrai all'inferno, solite cose, solite persone che ti fissano senza rivolgerti la parola, sguardi di terrore , sguardi di confusione, sguardi di disprezzo, sguardi di ammirazione, solita merda in pratica. Di Jo nemmeno l'ombra, forse non è venuta per chiarire con Stephen, durante la ricreazione le telefonai ma non rispondeva, tornai in classe e ripresi ad ascoltare tutte le balle che volevano metterci per omologarci e dire che la merda in cui ci trovavamo era giusta, allora perché i politici sono ricchi e la gente è sempre più povera? Non sarà forse colpa delle istituzioni che imparano che queste merdate sono giuste?
All'uscita chiamai uno dei ragazzi e mi feci venire a prendere per andare alla sala giochi, volevo vedere come stavamo messi, se c'erano mansioni da fare. Oggi i ragazzi sarebbero andati a riscuotere le somme mensili che la gente del quartiere ci doveva dare, quindi io non avrei avuto nulla da fare, a me di solito spettavano mansioni più grosse da fare
"Ti andrebbe di andare a cena stasera? Ti porto in un bel ristorante se ti va" mi propose Luke, era un ragazzo donnaiolo, però è anche vero che ci sapeva proprio fare
" ti aspetto alle 20:00 sotto casa mia, non tardare" non significava che sarei caduta ai suoi piedi, avevo un bel rapporto con tutti i componenti della gang, poi era solo una semplice uscita tra amici.
Il pomeriggio passò velocemente con Jo che mi raccontò di come lei e Stephen abbiano 'rotto' la loro scopamicizia per paura degli altri , ma alla fine sono rimasti in buoni rapporti, quella storia era chiusa per sempre in pratica. Jo faceva fatica a crederci che Luke il donnaiolo mi abbia invitato ad uscire, insistette su ciò che dovessi indossare anche se a parer mio era 'troppo' per una cena tra amici però alla fine cedetti , ammetto che mi stavano proprio bene

 Jo faceva fatica a crederci che Luke il donnaiolo mi abbia invitato ad uscire, insistette  su ciò che dovessi indossare anche se a parer mio era 'troppo'  per una cena tra amici però alla fine cedetti , ammetto che mi stavano proprio bene

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Alle 20:00 precise Luke era davanti alla mia porta, mi squadrò un paio di volte e poi finalmente spiccicò parola con un "sei bellissima", anche lui non era da meno

Mi portò in uno dei ristoranti più rinomati della città, mangiammo benissimo, il mio palato lo ringrazia infinitamente, abbiamo anche parlato molto, non solo del lavoro ma anche di noi stessi , devo dire che è come me lo aspettavo, un ragazzo cari...

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Mi portò in uno dei ristoranti più rinomati della città, mangiammo benissimo, il mio palato lo ringrazia infinitamente, abbiamo anche parlato molto, non solo del lavoro ma anche di noi stessi , devo dire che è come me lo aspettavo, un ragazzo carino e garbato, si è comportato da vero galantuomo, poi è anche molto molto bello!
Dopo cena abbiamo fatto un giro e alle 23:30 'come le principesse' mi riaccompagnò a casa, ero esterrefatta dai suoi modi e dal suo comportamento, mi accompagnò anche fino all'uscio di casa.
Cercavo di dire qualcosa, ma tutta la mia concentrazione era sul suo bellissimo viso, prima che potessi fare qualcosa fu lui ad avventarsi sulle mie labbra, ci baciammo intensamente, ma non era lo stesso bacio di Igor, questo trasmetteva attrazione e passione, invece il bacio di Igor trasmetteva tutte le emozioni impossibili e immaginabili, compresa l'attrazione. Perché stavo pensando ad Igor? Intensificai il bacio volutamente e ci volle un po' per riuscire ad aprire la porta di casa, ci stavamo mangiando la faccia e le sue mani erano finite sul mio sedere, a fatica entrammo senza mai staccarci o guardarci intorno,fece forza sulle mie natiche e mi adagiò sull'isola in cucina, si posizionò tra le mie gambe e continuavamo a sbranarci le labbra, le sue mani mi accarezzavano dappertutto, le mie erano invece tra i suoi ciuffi ribelli, iniziò a baciarmi il collo per poi scendere fino allo spacco dei seni e in quel momento mi abbassai un po' di più premendo la sua faccia contro il mio petto e facendo aderire, allo stesso tempo, i nostri bacini , gemetti molto forte dalle sensazioni che stavo provando, però una parte di me era anche delusa perché in tutto ciò non c'erano sentimenti, solo attrazione. Gli stavo sbottonando la camicia con fare famelico quando da un remoto angolo della stanza sentimmo qualcuno battere le mani, all'inizio mi spaventai a morte, poi la faccia di Igor comparve dall'oscurità e ci ricomponemmo , come potemmo, velocemente
"Bravi, mi avete fatto emozionare quasi" continuava a battendo le mani
"Che...che cosa ci fai qui? È casa mia" Dissi fremendo ancora per prima
" con te parliamo dopo, Luke vattene" disse freddo, Luke se ne andò senza guardarmi e questo mi demoralizzò leggermente, non mi ha nemmeno salutata
" visto? Non ti ha nemmeno salutata, ti stavi comportando da puttana con lui e non ti ha nemmeno guardata in faccia" disse ridendo di me, all'inizio mi arrabbiai però infondo aveva ragione, non avevo motivo di arrabbiarmi con Igor perché mi ha detto la verità, i miei occhi iniziarono a inumidirsi e iniziai a singhiozzare, a nessuno importava di me, ero solo un burattino nelle mani di tutti, affranta mi sedetti per terra mettendomi le mani fra i capelli , perché la vita mi ha sempre tolto tutto? Perché non merito almeno un po' di felicità anch'io ?!
Mi sentivo demoralizzata e umiliata, per di più piangevo davanti a quell'idiota. Due mani si posarono sui miei fianchi e mi issarono, era Igor, non rideva più adesso, mi caricò a mo' di sposa e mi stese sul letto abbracciandomi e continuando a coccolarmi per farmi smettere di piangere
" scusa se ti ho rovinato la serata, ma mi ha infastidito vederti in quello stato per lui"
" ma... ma come facevi a sapere che ero con lui? Poi come sei entrato?" Dissi cercando di non singhiozzare
" ho domandato a Jo dove fossi visto che mi ero presentato a casa tua alle 22 e non ti ho trovata, ho aperto la porta con uno dei miei trucchi del mestiere"
" si okay, però , perché l'hai fatto? Mi son sentita umiliata, io e te non stiamo assieme, posso fare ciò che voglio e con chi voglio" Dissi iniziando ad arrabbiarmi
" lo so, sono stato un vero stronzo, è vero che non stiamo insieme però tu mi attrai e non so per quale motivo saperti con qualcuno che non sia io mi manda in bestia" disse stendendosi su di me " solo io posso fare questo" disse baciandomi
"... e questo" mi morse e poi baciò
"... e questo" disse baciandomi i seni , sentivo di starmi esponendo troppo alla sua mercé , perché con il suo tocco mi sentivo divampare completamente, avevo lo zoo dentro e il cervello a puttane, avevo anche le gambe molli, cercai di divincolarmi e lui mi guardò ovviamente confuso non capendo
" è sbagliato , per favore vattene" Dissi non guardandolo nemmeno in faccia
" ma perché?!" Insistette
" ho detto vattene!"
" sei proprio una puttana!" Mi guardò con odio e come un fulmine se ne andò lasciandomi lì nel letto,inerme, perché così dovevo stare , infelice ed inerme, sola.
Ormai la vita ha deciso per me, devo stare da sola, mi ha tolto tutto ciò che avevo e ho già imparato la lezione, non voglio iniziare di nuovo ad amare se poi prontamente perderò anche quel piccolo pezzetto di cuore. Singhiozzando mi addormentai, non sapendo precisamente quando, ma come, con un vuoto nel petto che pesava più di un macigno.

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