#46

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Pov's Andreas
"Dove cazzo è andata?!" Sentì la voce di Igor inveire contro sua sorella, urlava così forte che lo sentì dalla mia stanza mentre dormivo, mi staccai piano dal corpo di Clare e non facendo rumore uscì dalla stanza per andare alla causa del mio risveglio, erano le due di notte, che aveva da urlare anche a quest'ora Igor?
"Tutto okay?" Dissi io entrando nella stanza, tutti si voltarono nella mia direzione con sguardi di fuoco, con tutti intendo : Igor, Josephine, Jay Park e il boss.
"Sai dov'è andata Sophia?" Mi chiese Igor retorico
"No, perché è scomparsa?" Dissi incrociando le braccia al petto
"Allora non sei d'aiuto" disse scocciato buttandosi a capo fitto nella poltrona
"Posso esserlo?" Chiesi ancora
"Dobbiamo vedere dove è andata, non credo che tu non sappia niente, Josephine" disse Igor fulminando con lo sguardo sua sorella
"Non prendertela con mia moglie, gira a largo" disse Jay Park con fare protettivo
"So solo che aveva faccende private da sbrigare, non so dove sia andata..." disse Josephine torturandosi le mani
"E perché non riesco a crederti? A te dice ogni singola cosa!" Disse Igor come una furia rovesciando alcune cose che erano  sul tavolino
"Lascia stare tua sorella, non è colpa sua se tu e la tua fidanzata non dialogate" disse il boss facendo calare il silenzio
"Allora che si fa?" Chiese Igor nervoso
"Innanzi tutto vediamo che mezzo ha usato per viaggiare... da lì capiremo dove è andata, chiama i ragazzi alla sala giochi e digli di mettersi a lavoro." Disse il capo a Igor tranquillamente, ho come l'impressione che tra i due non scorra buon sangue, Igor cerca sempre di superare le aspettative di suo padre ma fallisce sempre miseramente.
"Vengo con te" Dissi a Igor
"Sei in pigiama, mi farai perdere solo tempo" disse sbuffando e girandomi le spalle, okay, vorrà dire che tornerò a dormire.

Entrai lentamente nella stanza e tolsi le pantofole, mi sdraiai lentamente avvicinandomi al corpo di Clare, quando dormiva diventava incandescente, sembrava quasi una stufa.
Sembro uno stupido, ancora non ho ottenuto del sesso da lei, insomma, dovrò pregare la mia prostituta per farsi scopare? Che cazzo mi prende?
In compenso, il nostro rapporto è migliorato nettamente, ogni giorno scopriamo l'uno le qualità dell'altro.
Ho scoperto che le piace colorare e che odia l'attività fisica, ha sempre avuto poco cura del suo aspetto perché ritiene che l'aspetto interiore sia più importante dell'aspetto esteriore, all'inizio non erano qualità che credevo mi sarebbero piaciute con il passare del tempo.
"Mmmh Andreas" mugolò Clare nel sonno e prontamente mi avvicinai di più a lei ingabbiandola fra le mie braccia, dormire mi era più scomodo però, ogni tanto mi svegliavo durante la notte per paura di non averla soffocata per sbaglio con il mio peso.
Una cosa che mi preme sapere di lei è come si è procurata quell'enorme cicatrice sulla schiena, non mi ha mai raccontato nulla a riguardo se non qualche scusa o ha cambiato del tutto discorso, un giorno lo scoprirò ugualmente.

Pov's Sophia
Avete presente quelle cene da ricchi che si vedono nei film? Quelle in una stanza piena di oro, con un tavolo lunghissimo e tanti bambini che urlano? Ecco, io mi trovo in una di quelle cene.
Jona e Lizzie non cenano mai da soli con le rispettive famiglie, ma anche con le famiglie del loro personale, sono delle persone molto socievoli quindi credo che lo facciano principalmente per questo e non per ostentare la loro ricchezza, spero.
Inoltre, mi hanno provvista di un posto letto nella loro villa, preferirei avere la camera il più lontano possibile dai loro pargoli, sono dei mostri non dei bambini, parlano in continuazione e non di argomenti da bambini, sembrano essere degli adulti in corpi da bambini , più tempo passo con loro e più credo di diventare pazza.
"Non mangi?" Chiese la segretaria guardandomi sorridente
"Sono piena a dire il vero" Dissi allontanando leggermente il piatto sorridendo cortesemente, questo non è da me, forse perché l'ambiente in cui vivo solitamente è diverso, solo allora mi ricordai della mia vera vita che non era qui, delle persone che probabilmente mi stessero cercando e del probabile casino che ho combinato
"Scusate, vado alla toilette" Dissi alzandomi lentamente e scomparendo tra le scale della villa, andai nella camera dove c'era la mia borsa e prelevai il cellulare, dopodiché andai in bagno e l'accesi , una miriade di notifiche  di chiamate e messaggi arrivarono in contemporanea tanto da bloccare momentaneamente il telefono, se il mio cellulare potesse parlare mi manderebbe a fanculo in tutte le lingue del mondo probabilmente.
Mentre scorrevo tra le notifiche, quasi tutte da parte Igor, ricevetti una chiamata proprio da quest'ultimo
"Pronto?" Risposi preparandomi mentalmente alla sua sfuriata
"Si può sapere dove cazzo sei andata?!" Iniziò a inveirmi contro, come previsto
"Ho delle commissioni private da sbrigare, sono in Italia, non devo chiederti il permesso ovunque io vada Igor, fattene una ragione" Dissi cercando di rimanere calma
"Però potresti avvisare, avevo pensato al peggio" disse nervoso
"Hai ragione, però mi avresti lasciata andare se te l'avessi detto? Avresti inventato qualche scusa per impedirmelo..." Dissi provando a farlo ragionare
"Okay... quanto starai lontana da me?" Chiese sbuffando
" domani credo già di poter ripartire... non riesci proprio a stare senza di me?" Chiesi ridendo perché sembrava proprio  un bambino
"Lo sai che senza di te non riesco a dormire, poi non puoi scomparire così dal nulla..." disse affranto
"A quanto ricordo avevamo anche litigato... sei stato uno stronzo Igor! Hai usato i miei punti deboli contro di me, te lo meriti che non ti abbia detto nulla, ti impari!" Sentenziai
"Volevo chiederti scusa a tal proposito, sai che quando sono arrabbiato dico cose che non penso realmente... mi dispiace"  disse impacciato
"Si vede che non sei abituato a chiedere scusa, non lo sai fare" Dissi prendendomi gioco di lui
"Smettila di fare la stronza... perché sei partita?" Chiese più tranquillo stavolta, però non glielo avrei detto, o almeno non via telefono
"Per adesso non posso dirti nulla... te lo dirò quando saremo faccia a faccia, se mai ci rivedremo..." Dissi sapendo di mettergli ansia facendo così
"Che stai combinando? Mi farai ammattire" Chiese esasperato
"A tempo debito lo saprai, caro"

Amore MafiosoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora