#51

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Pov's Sophia
Gli occhioni di Koja mi scrutarono felici
"S-Sophia? Che ci fai qui? A quest'ora?" Disse sbadigliando e grattandosi il capo, era in pessime condizioni, era in pigiama e i suoi capelli somigliavano ad un cespuglio senza una forma precisa
"Volevo farti una sorpresa!" Dissi io facendo finta di essere felice, anche se un po' lo ero nel rivederlo
"Tu? Una sorpresa? Che è successo? Il gangstar ha fatto qualcosa che non doveva fare? Non fingere quando sei con me, puoi togliertela la maschera" Disse facendomi mossa di entrare
"In realtà questa volta è colpa mia..." Dissi guardandomi le sneakers , dovevo comprarne un nuovo paio perché queste sono rovinate
"Uh... e cosa avrà mai combinato questa bella donzella?" Disse prendendomi  una ciocca di capelli e giocherellando con essa
"Ho detto a suo padre che ci saremmo sposati per sdebitarmi da ciò che è accaduto con i miei genitori..." Dissi sedendomi sul divano
"Oh..." disse perplesso
"Lo so che ho torto perché non gli ho nemmeno chiesto se ne fosse stato d'accordo, però ci amavamo quindi avrebbe dovuto acconsentire, l'ho dato per scontato" Dissi con le lacrime che minacciavano di uscire
"Amavamo?" Disse preparandosi il tavolo per fare colazione
"Si, mi ha già detto che è deluso e che non vuole avere niente a che fare con me, io sto cercando di accantonarlo, non posso rovinarmi la vita per un'amore andato male..." Dissi alzando lo sguardo per evitare alle lacrime di uscire, anche se mi sentivo un macigno sul petto e la gola in fiamme
"Magari è solo arrabbiato...lasciagli sbollire la rabbia e tornerà" disse poggiando i biscotti sul tavolo
"Non era arrabbiato quando mi ha gridato contro, era rassegnato..." Dissi guardando per la prima volta negli occhi da quando mi sono seduta il mio migliore amico
"Lascia stare... il tempo guarisce tutte le ferite" Disse facendo una scrollata di spalle
"E se questa volta la ferita si rimargina e viene cancellata totalmente? Se io e lui non torneremo più insieme?" Dissi con le lacrime che sembravano voler far gara sul mio viso
"Sop... siete due facce della stesse medaglia... per quanto diversi voi possiate essere esteriormente, interiormente siete identici. Tornerete di sicuro insieme, perché l'uno non riesce a stare senza l'altro." Disse sorridendomi speranzoso
"Il nostro rapporto è dannoso... mi hanno sempre raccontato che l'amore è un'emozione bella, che ti travolge in positivo... con lui l'attimo prima sono al paradiso e due secondi dopo mi sento 3 metri sotto terra" Dissi sospirando
"Allora hai bisogno di svagarti..." disse inzuppando il primo biscotto nel latte
"Si, è per questo che sono venuta qui... anche perché tu sei l'unica persona di cui mi fido, Koja" Dissi alzandomi con le mani nelle tasche
"Allora torneremo a far festa come ai vecchi tempi?" Disse lui esultando e scuotendo le spalle come se stesse ballando
"Si... ho anche delle buone notizie" Dissi muovendo le sopracciglia su e giù
"Non mi piace quell'espressione da furbastra... che hai in mente?" disse goffamente, la cosa che ho sempre adorato di lui è che è goffo ma tenerissimo
"Visto che adesso abito qui e nessuno verrà a perseguitarmi... tu puoi smettere di lavorare e potremmo stare in giro a fare cazzate 24h su 24" Dissi sedendomi di fronte a lui "che te ne pare?"
"Si e se un giorno tu dovrai ripartire? Perché sappiamo che il tuo amato principe azzurro tornerà, Io come  vivo senza uno straccio di lavoro?" Disse serio
"Basta un intimidazione e potrai tornare, con una promozione anche" Dissi aprendo le braccia in modo spavaldo
"Certo che sei proprio un diavolo quando vuoi..." disse scuotendo la testa e sorridendo "quanto hai con te socia?"
"5 milioni, credi che non basteranno? Mica dobbiamo fare gli sbruffoni, ci divertiremo normalmente come facevamo prima" Dissi facendo spallucce
" uhm okay..."
"Ci stai quindi?!" Dissi sbattendo le mani sul tavolo felice  e porgendogli la destra
"Ci sto!" Disse esaltato stringendomi la mano.

Beh che il divertimento abbia inizio allora.

Pov's Igor
Tra me e Sophia è finita.
Queste sono le parole che mi ripeto da ieri sera.
Dopo esserci lasciati in quel modo andai in un pub e mi ubriacai, ho portato una ragazza nella mia villa per scopare, lei voleva andare in camera da letto ovviamente perché era più comoda, ma non gliel'ho permesso perché quello è il nostro letto, abbiamo scopato sul divano.
Mentre mi univo a quella ragazza non provavo niente, minimamente niente rispetto alle emozioni che provavo quando facevo l'amore con Sophia.
Dannazione! Mi ha fottuto il cervello!
Anche se soffro come un cane non mi farò sottomettere, tutti credono che io sia troppo buono con le persone, perciò tutti credono sempre di potermi calpestare .
Anche se non si direbbe, per me il matrimonio ha un valore, ed è anche molto importante.
Da quando sono venuti negli Stati Uniti sono stato chiaro: negli affari di ogni genere anche io dovevo  avere voce in capitolo, eppure sembra che non ne abbia più nemmeno in affari sentimentali ormai.
Mi svegliai frastornato e con un leggero mal di testa, dovuto a tutto l'alcol ingerito ieri notte.
La tipa dopo essermela scopata per bene l'ho cacciata via, non poteva restare nemmeno un minuto in più.
Oggi sarei ripartito per la mia adorata Spagna, ho già messo le cose in chiaro con mio padre stamattina alle 7, gli ho mandato un mio ambasciatore che gli ha riferito la mia decisione di non sposarmi, se non l'avrebbe accettato i rapporti tra Spagna e Stati Uniti sarebbero svaniti nel nulla, ovviamente a lui non conviene poiché tutte le altre gang sono mie alleate e non sue.
Andreas con il suo nuovo cagnolino entrarono in casa mia con i loro bagagli
"Sei pronto amico? È ora di lasciarci gli Stati Uniti  alle spalle" disse in modo teatrale
"Si, lei viene con noi?" Dissi indicando lo stecchino di fianco a lui
"Si, ovvio, è la mia puttana" disse spavaldo
"Si e scommetto che ancora non te la sei fatta" Dissi sfottendolo
"Non parlate come se io non fossi qui, e comunque ho un nome, mi chiamo Clare" disse la ragazza sbuffando
"Amico, ancora la devi addomesticare" Dissi severo
"Si, ci sto lavorando" disse anche lui duro
"Dai andiamo, non ho tempo per le vostre cazzate" Dissi prendendo i bagagli e portandoli fuori, in realtà li diedi ai miei uomini e li portarono loro, sono pagati per servirmi in fondo.

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