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"M-ma tu non eri morto? Come fai ad essere vivo?" Disse sbattendo gli occhi più volte sconvolta dalla situazione
"È tutto così complicato... facciamo così: entro domani voglio che tu trovi almeno 7 milioni e me li porti alla villa di questi polli" disse ridendo
"Sei con il boss e gli altri?" Chiesi confusa
"Vuoi che te li passo?" Disse ridendo
"Ci vediamo domani." Dissi seria e riattaccai, la testa mi girava molto forte quindi mi sdraiai un po'.
Sono scioccata, da quando i morti possono resuscitare?
Per colpa mia tutti sono stati presi in ostaggio, anche Josephine! È sempre colpa mia, sempre!
Ma ciò che ancora non capisco, era morto, io h-ho visto i loro resti, erano lì...tutti insieme.
Perché aveva bisogno di così tanti soldi?
Mi alzai lentamente ed aprì la mia cassaforte, qui c'erano tutti i miei guadagni dal giorno zero ad oggi, in tutto sono 5 milioni, bene, ne mancavano solo due...
Pensai a lungo finché non mi venne una brillante idea: la villa dove mi portò Igor a dormire con lui un paio di volte! Solo io ne ero a conoscenza, forse.
Uscì velocemente di casa e montai in moto, sfrecciai per le strade bagnate di New York, oggi era una brutta giornata, era della stessa tonalità del mio umore.
Feci mente locale e ricordai subito dove si trovasse quella villa.
Arrivata davanti alla villa presi la chiave da sotto il vaso di una pianta all'ingresso ed aprì, menomale che Igor mi aveva detto dove teneva la chiave di riserva.
Corsi per le stanze incurante del disordine della casa, l'ultima volta avevamo litigato quindi è comprensibile.
Andai nella stanza che Igor usava come 'ufficio' e svuotai tutti i cassetti e cercai i vari posti dove si può nascondere una cassaforte.
Girai un'ora a vuoto non trovando a terra, finché non feci caso ad un oggetto strano all'interno della stanza: un tappeto a forma di orso; sembra stupido ma è insolito avere un affare del genere in un posto così importante.
Lo spostai ma con grande delusione notai che al di sotto c'era un normale parquet, sospirai e feci per andarmene, ma notai uno strano scricchiolio.
Mi avvicinai a carponi e maneggiai con le piastrelle, notai che erano girevoli, Bingo!
Avevo trovato la cassaforte!
Ennesimo dilemma... il codice!
Provai con la data di nascita di Igor, con il compleanno di suo padre e di sua madre, ho provato anche con il giorno che ci siamo messi insieme ma niente di niente... mi sforzai per ricordare il giorno che ci siamo incontrati per la prima volta, anche se a distanza di tempo ho molta difficoltà a ricordare precisamente.
Diamine! Mi servivano troppi soldi e avevo troppo poco tempo.
Decisi di fare un giro di telefonate a cui bastarono pochi messaggi in codice per avviare le procedure del piano B.

3.00 am

Mi svegliai sudata, tremante e spaventata.
I miei incubi erano tornati, solo che stavolta a bruciare ero io, loro erano vivi e mi stavano guardando.
Ma che mi sta succedendo? Loro erano morti! Ho visto i loro corpi!

Non dormì per il resto della notte, giravo per casa come uno zombie, ceravo di prepararmi psicologicamente a quello che sarebbe successo è un mucchio di domande mi gongolavano in testa. Se lui era vivo, anche gli altri lo erano? E quei corpi bruciati che ho visto?

10.00 am
Sono qui, pronta più che mai.
Mi trovo di fronte la villa del Boss, sono armata, anche se sono più che sicura che mi perquisiranno e toglieranno ogni arma con cui possa difendermi.
A passi lenti mi addentrai nel giardino, il mio cuore martellava, eccome se martellava.
Bussai al grande portone della villa, un tizio alto e robusto mi aprì, aveva gli occhi neri come il carbone e un ciuffo nero era legato da un'elastico, un colosso.
"Sono qui per..." provai a parlare
"Sta zitta-mi braccò-alza le mani" disse, come avevo previsto mi tolse tutte le armi che avevo indosso, anche il coltellino che tenevo negli anfibi.
"Cammina" disse spingendomi, peccato che avesse la forza di Hulk e io finì con la faccia sul pavimento, mi afferrò dai capelli e mi rialzò trascinandomi fino all'enorme salone
"Di sicuro non ti hanno insegnato il galateo, stronzo" Dissi e quando arrivammo mi buttò per terra.
Mi alzai lentamente e non riuscivo a credere a ciò che vedevo, c'erano i miei due genitori seduti di fronte al tavolo e dietro di loro c'era tutta la gang, c'erano tutti, ed erano legati e imbavagliati, Josephine piangeva a dirotto, Igor mi guardava stravolto, ma in questo momento non erano loro la mia priorità.
"V-voi? I-io vi ho visti! N-non potete essere vivi! Chi cazzo siete?!" Dissi fra le lacrime
"Tesoro non l'hai mai capito" disse mia madre ridendo, sembrava ringiovanita, era ricoperta di gioielli ed era tutta agghindata
"Vedi piccola noi in questo anno  ti abbiamo sempre osservata, non hai nemmeno dubitato se fossimo realmente noi quei resti bruciati, ti facevo più esperta" disse quello che una volta era mio padre, aveva un'aspetto più curato
"P-perche?" Dissi distrutta emotivamente
"Vedi-prese la parola mio padre- noi siamo sempre stati una gang emergente, ma non abbiamo mai avuto i fondi e le risorse adatte.
Mi sarei aspettato di tutto da te, ma non che quando saresti cresciuta avresti fatto parte di un'altra gang molto più potente. Dovevamo tenerti fuori."
"Abbiamo inscenato il nostro omicidio uccidendo una famiglia del quartiere, sei stata ingenua a non analizzare i resti" disse mia madre
"C-come avete potuto? Siete dei mostri!" Dissi mettendo da parte il dolore e facendo parte alla rabbia
"Abbiamo saputo che ti sei fidanzata!- disse mio padre dando il consenso a colosso numero 1 di afferrare bruscamente Igor e portarlo di fronte a lui- però una nostra talpa ci ha riferito che non gli hai detto che durante i tuoi sei mesi a Tokyo sei stata con Koja" disse ridendo e dal nulla entrò quest'ultimo imbavagliato e sanguinante
"K-koja! Che c'entra lui?!" Dissi arrabbiata ancora di più
"Devi soffrire come noi abbiamo sofferto brancolando nel buio! Rimarrai sola! Le vedi tutte queste persone? Quelle che ti definisci 'famiglia'? Li uccideremo uno ad uno, davanti ai tuoi occhi" disse avvicinandosi l'uomo più schifoso che avessi mai incontrato
"Dov'è mio fratello?!" Dissi arrabbiatissima, ero un faccio di nervi
"È morto cara... e adesso tocca a te!" Disse ridendo il bastardo
"Se pensi che le mie risorse siano insufficienti solo perché sono una donna e giovane , ti sbagli di grosso" Dissi facendo un ghigno
"Ah si? Dimmi tutto" disse incrociando le braccia al petto
"Ho fatto un paio di telefonate, ho preso più informazioni possibili su di voi e ho chiamato i rinforzi. I tuoi 'guerrieri' vengono pagati per combattere, quindi ad un'offerta migliore ti abbandonano.Ti presento Maluma, boss colombiano." Dissi e Maluma e tutti i suoi uomini fecero un'entrata trionfale
"Hola, mi guapa" disse affiancandomi
Colosso 1 e 2 braccarono i due coniugi prima che potessero prendere le armi
"Non uccideteli, portateli nelle segrete, avranno la giusta punizione per avermi fatto patire colpe che non avevo per tutto questo tempo" Dissi più arrabbiata che mai
"Voi altri, liberate tutti i miei amici!" Ordinai correndo dalla mia vera ed unica famiglia.

Angolo autrice
Heyyyyy!
Salve, mi dispiace per la mia assenza ma non avevo più ispirazione.
Avevo pensato di non terminare il libro ma poi ho notato che sarebbe stato un peccato visto che vi sta piacendo!
Ebbene sì, sono tornata!
Mi dispiace per gli ultimi eventi accaduti, come state passando la vostra quarantena?

Amore MafiosoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora