#42

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Pov's Sophia
"Dai smettila di scherzare" disse serio il ragazzo difronte a me
"Non sto scherzando, chi sei?" Chiesi scocciata
"Sono Igor! Il fratello di Jo, la tua migliore amica"
"Jo non mi ha mai detto di avere un fratello" Dissi raggelandomi il sangue, se fosse uno degli uomini che mi stavano inseguendo?
"Va bene, ti porto dal boss, ti dirà lui come stanno le cose" disse mettendo le mani in segno di resa, stranamente mi fidai
"Dov'è Josephine?"
"In Corea, da suo marito" disse freddo continuando a guidare, ma mi stava prendendo per il culo?
"Stiamo parlando della stessa Josephine?" Dissi ridacchiando
"Si, quella sposata con Jay Park" Disse continuando a guardare davanti a sé
"Che c'entra Jay Park? Dammi un telefono che voglio parlare con lei!" Ordinai,lui compose il numero e mi passò il cellulare, dopo un paio di squilli la diretta interessata rispose
"Pronto?" Era lei
"Pronto?" Chiesi ancora incredula
"Sophia! Stai bene? Oddio, appena ho saputo sono morta dalla paura di perderti! Domani verremo lì, voglio assolutamente vederti!" Disse al solito come un treno in corsa
"'Verremo'?"
"Si, io e Jay, perché?"Chiese stranita
"Allora sei veramente sposata?" Chiesi sperando di ricevere una negazione come risposta
"Si, sono anche incinta, ricordi?" A quelle parole scoppiai a piangere, avevo perso la memoria? Perché non ricordavo nulla?
"No, io...io non lo so, non ricordo niente di tutto questo... so solo che mi sono risvegliata in una villa in Spagna a causa di una bomba e che sono scappata" Dissi singhiozzando notando il ragazzo di fianco a me, Igor, che mi guardava di sottecchi
"Tranquilla, faremmo dei controlli... potrebbe essere una reazione post-trauma, insomma, credo sia normale visto che a svegliarti è stata una bomba! Il tuo cervello ha preferito resettare e riportarti ad un periodo in cui la sopravvivenza e il pericolo erano i tuoi sfoghi"disse con voce rassicurante
"Perché non mi hai detto di avere un fratello?" Dissi tornando in me
"Oh non ti ricordi nulla di lui?" Disse scioccata
"No, dovrei?"
"Si, era il tuo ragazzo fino al momento dell'incidente... eravate in Spagna perché lui è il boss lì, è mio fratello Jo" disse spiegandomi la situazione e adesso mi sentivo meglio a sapere che non ero in macchina con qualche screanzato
"Va bene... però ho paura Jo... ho bisogno di te" Dissi piangendo
"Tranquilla, domani sarò lì! Resta vicino ad Igor, con lui sei al sicuro." Suonò quasi come un'ordine però lei sapeva sempre quello che diceva, era l'unica di cui mi fidavo e avevo una buona opinione di lei
"Va bene, muoviti a tornare" Dissi tirando sù col naso
"Ti voglio bene" disse prima di riattaccare, sospirai e guardai davanti a me, eravamo arrivati però esitai a scendere, afferrai la mano di Igor e sussurrai un "mi dispiace" e lui mi baciò il dorso della mano e mi attirò in un abbraccio, all'inizio non ricambiai perché mi faceva strano, ma poi capì che ne avevo bisogno e mi fidai ricordando le parole di Jo, con lui ero al sicuro.
Scendemmo dalla Jeep e ci incamminammo nella villa
"Mia cara!" Mi accolsero il boss e sua moglie in un caloroso abbraccio, finalmente ero tornata a casa dopo tanto tempo, sembrava essere tra le braccia dei miei genitori, però ormai loro non c'erano più, per colpa mia.
In questi giorni da fuggitiva ho meditato molto, nel caso dovessi morire preferirei farlo in modo veloce ed indolore, però non nel sonno, vorrei essere cosciente e avere accanto le persone che più amo. La mia famiglia è morta fra le fiamme, insieme, forse erano abbracciati convinti ormai che nulla li avrebbe salvati, immagino i loro volti colmi  di lacrime e le loro urla di dispersione . Dopo di loro, oltre Jo nessuno mi ha amato, non ho mai avuto un ragazzo, adesso dal nulla spunta Igor e la Spagna, sarà vero?

"Stai bene?" Il boss mi risvegliò dai miei pensieri
"...- in me ci fu un dibattito interiore, non sapevo se dire la verità o meno- in realtà no, con l'incidente ho perso la memoria... io non ricordo nulla di Igor o che Jo fosse incinta e sposata" Dissi piagnucolando, non riuscivo a non essere sincera con le persone a cui volevo bene
"Oh" disse la signora abbracciandomi
"Tranquilla, domani chiameremo i migliori medici degli Stati Uniti  e ti faremo visitare per bene, poi la memoria tornerà con il tempo, ne sono certo. Quindi non ricordi di essere prossima a nozze con mio figlio?" Disse e dire che il mio mento arrivò per terra è dire poco
"Cooosa? E quando avremmo deciso di ciò?!" Chiesi scioccata , io sposata? Sul serio? Già non mi sopporto io, figuriamoci qualcun altro
"Si, l'avevate deciso proprio la settimana scorsa, dopo poco del vostro arrivo in Spagna... eravamo tutti lieti della notizia..." disse fiero il boss, come quando il padre è fiero della propria figlia, mi fa piacere ma anche no, non mi sposerò così su due piedi con uno sconosciuto.
"Adesso andiamo... dobbiamo parlare" mi prese per mano Igor e nel frattempo inceneriva con lo sguardo suo padre, ma perché?

Andammo in una camera enorme, i colori dominanti erano il nero e il bianco, non l'avevo mai vista quest'ala  della villa, non ci era accessibile a quanto ricordo.
"Ho paura" disse Igor sbuffando e stendendosi sul letto strofinandosi gli occhi
"Di?" Chiesi incuriosita  impalata di fronte a lui
"Che tu non ricorda più nulla, tutto quello che avevamo costruito insieme... il nostro rapporto non era affatto perfetto, però per me era speciale, per me tu sei casa Sophia, a prescindere che tu mi riconosca o meno." Disse mettendo in luce le sue debolezze
"Igor io...non posso prometterti nulla, non ricordo nulla di ciò che ho scoperto oggi! Posso provarci ma non ti garantisco nulla!" Dissi incerta, mi soffriva il cuore a vederlo in quello stato, per me
"Se non avrai indietro i tuoi ricordi... ne costruiremo dei nuovi" disse guardandomi speranzoso, preferì non rispondere, mi avvicinai a lui e mi sistemai tra le sue braccia calde e accoglienti, una cosa mi balenò per la mente
"Io e tu avevamo già fatto sesso o sono ancora vergine?" Chiesi sperando di non essermi dimenticata la mia prima volta
"Eri insaziabile" disse ridendo Igor, scoppiai in una fragorosa risata, anche se una parte di me era delusa per non aver ricordato un momento così bello e importante per ogni ragazza.
Sbadigliai e non avendo il pigiama mi alzai e mi spogliai direttamente, tanto mi aveva già vista nuda Igor da come dice, mi sistemai sotto le coperte e solo allora notai Igor ancora  nella posizione di prima intento a guardarmi come un maniaco, gli lanciai un cuscino in testa ridendo
"Dai smettila! Voglio dormire!" Dissi risistemandomi come prima, ma lui mi venne addosso e iniziò a farmi il solletico, cavolo sapeva ogni mio punto debole!
Stanchi e stremati di ridere si accasciò su di me con la fronte sulla mia e ci guardavamo dritto negli occhi
"Ti amo" disse semplicemente, io non risposi, non sapevo cosa dire, ma a lui non sembrò toccare , anzi, si sistemò dietro di me e ci coricammo insieme.
Se non mi fosse ritornata la memorai? Mi sarei innamorata di nuovo di lui?

Amore MafiosoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora