Capitolo 49.

9.9K 567 238
                                    

•°•°•°•°•°•°•°•°•°•°•°•°•°•°•°•°•°•°

Ritorno a casa stanca dopo una giornata impegnativa. Ripongo le chiavi sul mobiletto d'ingresso e vago con gli occhi il salotto del piccolo appartamento alla ricerca della mia amica.

"Elena, sono a casa" non ottengo nessuna risposta ma sento solo un rumore provenire dalla camera da letto. Entro e la trovo concentrata a nascondere qualcosa di insolito dentro la borsa.

"Ehi" mi saluta sospettosamente e nervosa mentre si avvicina per abbracciarmi dopo aver riposto la borsa al sicuro.

"So che mi stai nascondendo qualcosa" le punto il dito contro "ma non sono fisicamente invogliata ad investigare, sono esausta" mi getto sul letto dopo aver riposto la sacca rossa dove viene evidenziata la scritta 'bailar contigo', un nome strano ma che indica una scuola di danza davvero ottima.

"A cosa pensi?" Mi chiede mentre fisso il soffitto bianco che temo possa frantumarmisi addosso ad ogni respiro.

"Nulla.." sospiro.

"Che ha fatto stavolta?" mi volto verso di lei con aria interrogativa.

"Lui? Ah, nulla. È che credo di non poter riuscire ad affrontare l'evento di sabato" porto le mani in grembo e rigiro nervosamente l'annellino di argento che porto al dito.

"E perché mai? Hai lavorato così duramente in questi ultimi anni per ottenere dei risultati e ora che ci stai riuscendo vuoi mollare tutto? Jess capisci che é solo ansia da prestazione?" Mi sollevo con il busto e porto le mani sul viso.

"Non é solo quello Elena! Io non credo di riuscire a sopportare uno sforzo tale.." lei si alza e mi poggia una mano sulla spalla.

"Che vorresti dire? Sei incinta per caso?" spalanco gli occhi e la bocca volgendomi verso di lei.

"Stai scherzando vero? Sai che non ci sono stata a letto!" La vedo rillassarsi e si passa sospirando una mano tra i capelli castani.

"Non ero pronta a diventare zia di un bambino biondo con gli occhi azzurri" sbatto una mano sulla fronte facendo segno di negazione con la testa.

"Mi fai paura, qui quella più a rischio di essere incinta sei tu, per colpa di Ash" voglio deviare il discorso di prima.

"Ehi ehi, non cercare di portarmi fuori pista dal discorso di prima, devi ancora dirmi cosa ti preoccupa. Giuro che se é stato.." alza un pugno.

"Non è stato nessuno, almeno non direttamente ecco" le abbasso la mano.

"Che canzone ballerai sabatoo?" Chiede legando i capelli in una treccia di lato. Io la guardo impaurita dalla risposta che devo darle.

"A-amnesia" balbetto per non so quale motivo. Lei sconvolta mi rivolge uno sguardo misto tra dispiacere e stupore.

"Non deve essere facile per te riuscire a ballare quella canzone soprattutto.." annuisco senza bisogno che lei finisca la frase. L'ansia prende il sopravvento e inizio a risentire quella sensazione di impotenza davanti a dei sentimenti che ho paura possano rifiorire.

"Non so il motivo per il quale sia successo tutto quella volta. Sei partita così all'improvviso che non ho nemmevo avuto il tempo di consolarti. Hai staccato il telefono, sembravi scomparsa. Io avrei solo voluto ascoltarti e aiutarti"

"Elena" le afferro la mano "ho solamente voluto affrontare tutto da sola. Non ho voluto escluderti da quello che é successo ne tantomento accantonarti come amica. Volevo solo condurre questa battaglia da sola e aspettare il momento opportuno per parlartene"

She sleeps alone.||Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora