Capitolo 53.

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Buonasera Ragazze, BUON NATALE! ♥
Ecco il mio piccolo regalo per voi, so che il capitolo non è molto lungo e non è bellissimo, ma ho fatto in fretta oggi per farvi un piccolo regalo, per ringraziarvi di tutto. Mi sopportate e leggete questo mio piccolo schifo che fa sempre un peletto meno pena forse, hahahha non ho autostima, ma amo la mia storia solo perchè rappresenta me, non perchè la protagonista si chiama come me, ma perchè ci metto tutta me stessa. Vi adoro Pinghis, vi auguro buone feste. ♥♥

Ps. Ho perso i messaggi e nella mia pagina è un casino quindi non so più a chi devo fare pubblicità! Chiunque volesse mi mandi un messaggio privato e lo metto, prometto, nel prossimo capitolo.♥

Pss. Avete domande? Se volete sono a vostra disposizione per rispondervi e aiutarvi (o qui o per messaggio privato) ♥

Psss (aiutoooo). -8 giorni e la vostra "scrittrice" che scrive male male sarà maggiorenneeeeee! ♥♥♥

Tanti saluti con tanto amore, dalla vostra Jess che ora possiede la maglia 'YOU COMPLETE MEss' come Luke grazie alla mia Uccia e la camicia a quadri rossa come Luke. Amo Luke. Amo Cal. Amo Ash. Amo Mikey. Amo tutti loro. E amo voi. Buonenanne e buone feste, Jess.♥

Un sorriso. Un altro. Avete presente quei sorrisi che scaturiscono quando si vede l'altro sorridere o viceversa? Jessica guardava Luke sorriderle dal palco, con la chitarra tra le mani e una luce che lo illumina facendogli riflettere i capelli dorati. Vedendolo lì, con i lati delle labbra morbide sollevati in un meraviglioso sorriso felice, forse per la sua presenza, forse per l'esibizione, lei non ne è certa della provenienza, ma a sua volta alza di lato la bocca in un piccolo gesto nascosto. In quel momento sorride più con gli occhi, volendo a tutti i costi nascondere quell'innarcamento della bocca verso l'alto a causa di quel ragazzo che l'aveva abbandonata ma che non aveva mai smesso di occuparle la testa.

Rompe il contatto abbassando lo sguardo non smettendo di ridere imbarazzata, con le guance leggermente rosee, e sposta con la mano fragile un ciuffo ribelle che le aveva coperto gli occhi. Compie il gesto in fretta, desiderosa di ritornare con lo sguardo sul ragazzo al centro della scena. Alza gli occhi, posandoli sullo stesso punto, smettendo un secondo di respirare quando non lo trova lì, sul suo sgabello, con la solita chitarra beige e lo sguardo solo per lei. Inizia a cercarlo, ma non ha più bisogno di indagare quando si sente trascinare con una presa leggera dul polso, al di fuori del locale. Il freddo le si imbatte sulla pelle, ma questo dura per pochi secondi perchè qualcuno subito fa un gesto improvviso. Luke la abbraccia da dietro, talmente forte da toglierle il respiro che le è rimasto. Le braccia forti la stringono al suo petto, desideroso di non lasciarla più andare. Posa la fronte alla sua spalla esile, con i capelli che le solleticano il collo scoperto. E li sente sfiorarla, con la stessa morbidezza di un tempo. Può sentire anche il suo fiato caldo batterle sui pochi centimetri scoperti, coprendoli dal freddo secco d'inverno.

"Grazie, per essere qui" e mille brividi le ricoprono la pelle candida. La sua voce roca esce come un sussurro, così vicino, vorrebbe catturare il momento e riviverlo ogni qual volta ne avesse bisogno. Perchè tra le sue braccia si sente protetta, la paura svanisce e le emozioni rinascono.

Poi di colpo il freddo la investe, quando Luke si distacca da lei raggingendola per guardarla negli occhi.

"Meglio rientrare, fa abbastanza freddo qui" e si lascia seguire dalla bionda, mentre sorride felice di aver compiuto ciò che sognava la notte, che desiderava durante il giorno. Apre la porta rossa di ferro e rientrano nel caldo locale, dirigendosi verso gli altri amici per un altro addio. Jessica non era pronta a salutarli ancora un volta. Aveva sopportato troppi addio, ed ogni volta sperava fosse l'ultimo. Ma ancora una volta deve farsi forza e affrontarlo.

"Jess!" Calum le corre incontro appena varcano la soglia del camerino dove tutti sono riuniti per una piccola festa, forse di addio, ma meglio pensare che sia per la bella serata.

"Ragazzi, vi saluto velocemente, poi torno a casa che domani mattina mi devo svegliare molto presto. E poi sapete che oddio gli addii.."

"Ma è solo un arrivederci. Ci vedremo ancora vedrai, verremo a trovarti molto presto!" Bea la abbraccia sentendo le lacrime bagnarle gli occhi chiari.

"Aspetta che estraggo i fazzo.. il fazzoletto" Michael si accorge di averne uno solo, mentre già si commuove aggiungendosi alle due ragazze. E così si ritrova a soffiarsi il naso su un pezzo di fazzoletto diviso in tre. Jessica saluta tutti abbracciandoli e cercando di sorridere il più possibile anche se già ne soffre.

"Ora chiamo un taxi e vado" estrae il cellulare dalla tasca, ma Luke velocemente glielo ruba lasciandola sorpresa.

"Ho le chiavi dell'auto, ti accompagno io" cerca di portestare, ma le lascia solo il tempo per salutare tutti e poi la trascina con sè verso l'auto nera nel parcheggio.

Il silenzio li circonda in auto, ed è così imbarazzante che anche un semplice colpo di tosse potrebbe farli imbarazzare di piú.

"Indicami la strada perfavore, non la conosco" Jessica annuisce e puntando gli occhi sulla strada inizia a dare indicazioni al ragazzo al volante che di nacosto, ogni due minuti, si incanta per alcuni secondi a fissarla nella sua semplice bellezza, contemplandola nella sua naturalezza mente concentrata con l'indice indica le varie vie da percorrere. E quasi gli viene voglia di seguire tutte le strade contrarie, per passare più tempo con lei, per poterla ammirare furtivamente senza aver paura ad ogni sguardo che sia l'ultimo.

"Eccoci" indica attraverso il finestrino un palazzo moderno su una strada semideserta e costeggiata da alberi spogli dove pochi lampioni illuminano la strada dritta.

"Grazie del passaggio e buon viaggio" imbarazzata afferra la maniglia per aprire la portiera, ma prontamente Luke la ferma con il solito gesto, mentre Jessica si immobilizza al contatto con la sua pelle calda.

"Aspetta.." lui le si avvicina, eliminando la distanza tra due corpi che si attraggono in tutti i sensi ma che sono bloccati da forze esterne al loro amore. È talmente vicino da poter notare tutte le sfumature negli occhi di lei, azzurri, dolci e in grado di sorridere come pochi. O forse, per lui, come nessuno. I loro fiati caldi e corti si mescolano, gli sguardi sono ormai troppo incatenati che Jessica crede ormai di essersi persa nell'azzurro ancora una volta, incapace quasi, per il contatto tra gli occhi, di respirare o di ragionare. Luke si avvicina ancora, sfiorandole la guancia mentre le sussurra all'orecchio.

"Vorrei tanto poterti baciare ora, sentire qualle labbra morbide e assaporarle. Ma mi trattengo, ed è uno sforzo notevole. Non posso farlo, ma aspetterò. Perchè io lotterò per te, farò di tutto per mostrarti il mio amore. Anche se ora parto, ritornerò, non ti libererai di me. Prometto che verrò da te e ti porterò via con me una volta per tutte." E così le posa un bacio sulla guancia, leggero, lasciandola andare con il cuore a mille e il fiato troppo corto. Scende dall'auto in fretta, dirigendosi verso la porta dell'appartamento con un passo troppo veloce forse, come se fosse inseguita da qualcosa. Come se sfuggisse dai sentimenti che ha lasciato con Luke, in quell'auto. Con fatica a causa delle mani tremanti apre la porta di legno scuro del suo appartamento nel secondo piano della palazzina. La richiude alle sue spalle e vi si appoggia con la schiena, scendendo piano verso il basso fino a sedersi a terra, mentre tocca piano il punto in cui Luke le ha posato un bacio, indelebile come una cicatrice. Una traccia del suo amore sulla pelle che non leverà più.

She sleeps alone.||Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora