"Scusi signorina, vuole salire?" mi chiese un uomo molto gentilmente e dall'aria gentile abbassando il finestrino scuro della sua auto da star. Si, potrebbe essere scambiato per un autista di un personaggio famoso.
"Oh, sarebbe davvero gentile da parte sua accompagnarmi, sa l'autista del taxi mi ha praticamente buttata fuori dal mezzo e mi sono bagnata tutta scaricando le valigie." dissi salendo velocemente dopo che l'uomo ha caricato i miei bagagli.
"Cosa ha fatto? Ma sa che potrebbe denunciarlo? beh, comunque io sono Flin, dammi pure del tu ragazza. Dove vivi?"
"Piacere, Jessica. Veramente mi sono appena trasferita qui in Australia, sono arrivata giusto un'ora fa, e dovrei vivere alla "Dreams Accademy".
"Oh ma ragazza mia non puoi presentarti così! Ti porto a casa così ti sistemi e poi molto volentieri ti accompagnerò all'accademia."
" Ma è sicuro che non disturbo? Insomma, lei non mi conosce".
"Stia tranquilla, i signorini saranno contenti di conoscerla vedrà.dai su, siamo quasi arrivati, le prometto che si troverà bene."
Accettai volentieri, ero conciata malissimo, i capelli bagnati e mezzi arricciati a causa del tempo, il trucco sbavato che mi faceva assomigliare ad un panda, con l'unica differenza che i panda sono belli e coccolosi, io no.
"Siamo arrivati Jessica, questa è la casa dei signorini!" disse l'uomo aprendomi lo sportello della macchina per farmi scendere. Nel frattempo aveva finito di piovere e il cielo ospitava un bellissimo arcobaleno, lui nei suoi colori, con tutte le sfumature. Da piccola il mio sogno era quello di poter scendere da un'arcobalendo come se fosse uno scivolo, scendere fino alla fine dove ci sarebbe stato il mare. Amavo il mare. Amo il mare, l'acqua, e il suo colore, azzurro-verdino. Come i miei occhi. L'inica parte che mi piaceva di me stessa.
"I signorini non sono a casa, ma sono assicuro che arriveranno tra poco. Nel frattempo puoi usufruire della doccia e cambiare quei vestiti mentre gli altri si asciugano. Nel bagno trovi tutto il necessario." ringraziai Flin e mi diressi verso il bagno al piano superiore.
Salii le scale, vidi quattro camere, ognuna aveva una lettera. L. A. M. e C. Per circa cinque minuti mi divertii ad inventarmi delle parole con quelle lettere. MALC. LAMC. CMAL. ACML. Più che parole sono tentativi non riusciti. CALM! calm! certo! calma! Poi aprii la porta del bagno, una doccia grande tanto da ospitare tre persone mi aspettava. Mi fiondai sotto il getto dell'acqua calda. Era così rillassante che non sarei più uscita. Dopo una ventina di minuti, dopo essermi asciugata il corpo e indossato l'intimo, uscii dal bagno con i vestiti bagnati nelle mani e un asciugamano come "turbante" per raccogliere i capelli ancora bagnati. Ad un tratto sentii dei passi e delle risate, erano voci di alcuni ragazzi, forse erano i "signorini" di cui parlava Flin. Aprii la prima porta che trovai, non volevo di certo mostrarmi così! Insomma, un minimo di figura decente dovevo farla!
"Ragazzi, che giornata!"
"Hahahahaha Ashton tu e il pinguino di Luke!"
"Oddio! Il pinguino! Ragazzi l'ho lasciato in studio, vado a prenderlo e torno! A dopo!"
"A dopo Luke! Vai a prendere il tuo amore!"
"Hahahaha grande Calum!"
"Michael la doccia è mia!"
"No no ehi avevo deciso di andarci io! Già ieri sei andato tu per primo Ashton!"
"Mi dispiaceeeeee!"
"Ehi dove vaiii?! Toccava a me!"
"Dai su Michael, tanto Ashton non è lento come Luke!"
"Giusto Calum, partita a FIFA?"
"Che FIFA sia!"
Oh bene, me l'ero scampata! Nessuno era entrato in questa camera. Era ancora buio, nemmeno avevo acceso la luce. Camminavo con le mani in avanti alla ricerca della porta e dell'interruttore, e dopo aver battuto addosso vari mobili, riuscii ad accendere la luce. Ora vedevo, quella stanza con poster di vari gruppi appesi alle pareti, era abbastanza disordinata, ma aveva un buonissimo profumo, un profumo maschile, wow, mi stavo innamorando di quel profumo. Non riuscii nemmeno a smettere di guardarmi intorno che la porta si aprì, lasciandomi scioccata.
