18-La mia via d'uscita

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Mi sveglio,guardo l'orologio,sono le 2,sento il calore delle braccia di Zed attorno a me,i nostri volti vicini,il suo sorriso ancora stampato sul viso e le nostre mani attorcigliate:tutto è perfetto. Lo sento mugulare,quando noto i suoi occhi aperti:occhi celesti ipnotici spiccano nel buio totale. Sorrido,se ne accorge,solleva la testa e mi da un bacio sul naso. Lo vedo felice,anche io sono felice,sono sempre più certa che sia lui la mia felicità e io la sua. Toglie le braccia avvolte intorno a me,si poggia sul mio petto e mi stringe i fianchi,sorridiamo entrambi. Ci siamo riaddormentati sentendo uno il calore dell'altro,ed è bellissimo! Quando mi sono svegliata,lui non era più nel letto,mi alzo,scendo e lo vedo seduto al tavolo mentre scorre delle immagini sul computer,appena si accorge della mia presenza lo chiude immediatamente,mi avvicino,si alza da tavola spostando la sedia di legno,mi prende in braccio e mi bacia. Gli grido di lasciarmi andare,lo fa senza battere ciglio,mi ritrovo a terra,ride come un matto mentre io faccio la finta arrabbiata,mi rimetto in piedi,gli do una spallata, comincia a rincorrermi,corro,giro attorno al divano,poi al tavolo.... Neanche due minuti mi ritrovo sul divano,con lui sopra che mi guarda con i suoi occhi magnetici,le nostre labbra si cercano,lui esita,allora lo bacio io,le nostre lingue cominciano a danzare e quel fuoco in me si accende,l'amore che provo per lui è immenso,brividi profondi percorrono tutto il mio corpo,ogni morso procura in me una scossa elettrica. Il suo profumo paradisiaco si insinua dalle narici fin su al cervello. Si stacca da me,mi prende in braccio e mi porta in cucina,mi mette giù e mi fa accomodare,di fronte a me c'è un vassoio con le fette biscottate e una tazza di caffè,alzo il tovagliolo e sotto di esso c'è una busta rossa,la apro:"Ti amo piccola" Il tuo Zed,il mio cuore perde un battito a quella affermazione,gli stringo le mani,i suoi occhi sono lucidi,non avrei mai pensato che lui fosse capace di amare una persona:lui non ama una semplice persona:ama me,più che complicata. Noi siamo totalmente l'opposto,lui il buio,io la luce,lui il nero,io il bianco.... Eppure siamo così uguali nella nostre imperfezioni.
Continuo a mangiare,dopo aver finito mi alzo da tavola,mi blocca prendendomi per i fianchi:"mi ridai la maglia piccola" mi sussurra facendomi rabbrividire: "qui!" aggiunge,sorride maliziosamente,guardo verso il basso,lui si accorge che sono a disagio:"non hai nulla di cui vergognarti,sei la mia fidanzata Mia"
"Sei la mia fidanzata" Quella maledetta frase,così piena d'amore,mi spinge a fidarmi di lui,sfilo la maglietta,guarda il mio corpo e sorride. Gli do una pacca sulla spalla,corro nervosa in bagno e mi infilo in doccia. Entra in bagno,cerca di aprire la tenda, ma glielo impedisco,ride a crepapelle,gli grido contro,sento la porta chiudersi:è andato via! Sento le gocce fredde scivolarmi lungo il corpo,il rumore dell'acqua scorrere;la cosa che sento di più in questo momento?L'amore:quello vero,quello che ti uccide dentro ma allo stesso tempo ti fa stare bene ed è la sola via d'uscita alla tempesta che hai dentro. Lui è la mia via d'uscita.

INNAMORATA DI UN CATTIVO RAGAZZODove le storie prendono vita. Scoprilo ora