CAPITOLO I Un passato che lascia il segno Parte seconda

601 66 51
                                    


Quando il sole raggiunse la sommità del Cielo, sia Rubi che Aydan si concessero una pausa e si ritrovarono, come da tradizione, al Petalo Bianco. L'osteria rimaneva nella periferia e quindi era meno affollata, era uno dei loro posti prediletti. Si sedettero ad un tavolo appena svuotatosi da un'orda di visitatori.

"Aah! Principianti", si lamentò Aydan notando le scottature nel legno.

Rubi chiamò l'oste, Alek.

"I miei due clienti preferiti", si fece avanti un giovane sui trent'anni.

"Hanno spento il tuo petalo", Rubi indicò le bruciature.

Alek, abituato a quella vista, passò la mano sul legno come se fosse stato uno strofinaccio, la cenere scomparve e al centro del tavolo si sollevò un petalo di fuoco biancastro e rimase lì, a mezz'aria.

"Cosa vi porto?"

I due ordinarono il pranzo e nell'attesa che arrivasse si scambiarono i propri pareri sulla mattinata, ogni tanto interrotti da cittadini devoti e visitatori attirati dalla divisa di Aydan.

"Com'è andata fino ad ora?", gli chiese lei.

"Ho fatto la mia parte, anche se Sir Ian sembrava disperato all'inizio."

Rubi rise sommessamente: "Non si arrende mai con te, lo ammiro."

"E tu?"

"Il Guardiano sembrava soddisfatto."

"Vedi? Ogni anno temi in qualche errore e poi tutto procede splendidamente."

"Sì, ma oggi è diverso. Te l'ho detto: stanotte non mi ha lasciata tranquilla."

"È stato solo un incubo, Rubi."

La ragazza alzò gli occhi al cielo: "Io vado in biblioteca ogni giorno e ogni giorno leggo uno di quei libri. Il mese scorso ho scoperto che ai Tre era permesso di conoscere parte del futuro. Forse per noi questo avviene durante il sonno."

"Sei ancora di quell'idea?", il ragazzo la fissò inarcando un sopracciglio.

"Aydan, sarò sincera: non so se mi piace, ma devo ipotizzare il fatto che noi due dominiamo altri elementi oltre il fuoco."

"Solo l'acqua."

"Infatti! E sai bene che si dice a proposito. Siamo qui a ricordare la fondazione della città, ma su cosa è stata costruita? Io credo che abbiamo la responsabilità di non negare che io e te... non siamo dei semplici dominatori del fuoco."

"Certo che no, ma non siamo gli unici in tutta Ignis. Sì, non ce ne sono molti, ma..."

"Il Guardiano mi ha detto di osservare la mia realtà altrimenti non posso procedere nei miei studi della Storia. Ho solo bisogno di parlarne con te, ma oggi non è il giorno adatto."

Un ragazzo portò le due pinte interrompendoli. Rubi ne afferrò una proponendo un brindisi alla lunga giornata che li aspettava.

"Ecco i Petali e... il tuo stufato, Aydan", disse una giovane avvicinandosi.

Guardò coi suoi occhi celesti quelli verdi del ragazzo, gli sorrise arrossendo e si sistemò un ricciolo bruno dietro un orecchio. "Ti andrebbe se oggi mi unissi alla tua squadra nel torneo? Sono un'ottima lanciatrice, lo sai."

"Ehm... mi dispiace ma la mia squadra è già al completo, Laila", le rispose Aydan gentilmente.

"E Rubi? Tu giochi? Avendo così tanto da fare alla biblioteca, dubito tu riesca", con quest'ultima frase la giovane si guadagnò una delle occhiate di Rubi, sapevano pietrificarti in un istante.

Cronache dei Figli del Cielo - Il Giglio di CenereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora