Quel passo felpato, ma sicuro la fece agitare per un eterno istante. Solo un battito di ciglia dopo, Mira si accorse che l'individuo incappucciato non puntava a lei, ma al bancone che aveva alle spalle. Lo osservò con curiosità: le piaceva il blu di quella stoffa, rimase a fissarlo fin quando l'uomo le passò vicino e fu costretta a ritrarre lo sguardo. In quel preciso istante, nelle vene di entrambi la loro essenza crepitò con fervore, come quando si soffia sulle braci sonnecchianti e nasce una fiammella.
L'Incappucciato sembrò irrigidirsi per un momento, ma non gli dette l'importanza che meritava: spesso gli capitava di provare quella sensazione, ogni volta che percepiva la presenza di un altro Figlio del Cielo. Mira invece dette colpa alla birra: bersi una pinta dopo più di un anno di astinenza con lo stomaco ancora mezzo vuoto regalava insolite emozioni. Il mantello blu dell'Incappucciato svicolò tra i commensali fino a raggiungere il tavolo all'angolo, quello già occupato proprio dall'uomo vestito di viola. Quello sogghignò quando l'affarista gli sedette davanti. Mira ne rimase stupita, non era la persona che si aspettava di vedere accanto al giovane ingioiellato.
"Che fai? Non mangi?", le chiese Seth che non poteva aver visto, dato che dava le spalle alla porta.
La Prescelta si concentrò sul suo piatto di stufato mangiando di gusto. Così i due affaristi all'angolo poterono iniziare il loro incontro, indisturbati.
"Se avessi aspettato ancora un istante, avrei invitato a bere con me quella fanciulla che continua a guardarmi", disse l'uomo in viola con un ghigno indicando con gli occhi Mira.
"Dovrebbe ringraziarmi, le ho appena salvato la serata", rispose l'Incappucciato senza voltarsi.
L'affarista in viola rise: "Allora, mio caro, hai trovato chi cercavi?", si accarezzò il mento con la mano decorata di pietre preziose.
"Uno sono riuscito a prenderlo, l'altro dovrò tornare a recuperarlo", l'uomo in blu guardava il bicchiere di nero salato davanti a lui. "Ho bisogno del tuo aiuto per farlo. Devi contattare il mercante O'ja al di là del mare per me, devi combinarmi un incontro."
"Avrai il tuo appuntamento galante."
"Inoltre, per la questione della ragazza", la voce dell'Incappucciato si fece grave, "vorrei che controllassi ogni documento sull'incendio di Lilium avvenuto sette anni fa."
Per la prima volta l'affarista in viola ci mise qualche istante a rispondere.
Di nuovo si accarezzò il viso con la mano ingioiellata: "Potresti mettermi in cattiva luce con l'ordine dei Bianchi, sarà divertente. Ti costerà un'altra scaglia di vetro rosso", l'uomo allungò il palmo della mano con fare lusinghiero attendendo il pagamento, poi lasciò cadere una pietra violacea nel bicchiere e il nero salato divenne giallo.
Lanciò un'occhiata sopra la spalla dell'Incappucciato e levò il proprio calice con un sorriso sornione. Questa volta l'affarista in blu si voltò, curioso di vedere a chi alludeva. Incontrò lo sguardo di una ragazza dai capelli castano dorati, riuscì ad intravedere qualche piccola treccia in essi. La giovane lo scrutò per un istante, prima di abbassare lo sguardo sul proprio pasto.
"Fanciulla indifesa", borbottò l'affarista in viola sorseggiando il suo liquore.
L'Incappucciato tornò a guardarlo e rise tra sé: "Non ne sarei così sicuro."
"Ah, un'ultima cosa. Domani al Molo delle Farfalle, a Cadro, ci sarà un'asta e c'è una ragazza dai capelli corvini."
"Cosa?", l'affarista in blu aveva gridato un po' troppo. Mira aveva di nuovo sollevato il viso nella sua direzione. "E me lo dici così?"
"Come dovevo dirtelo? E sai chi ci sarà con la borsa rigonfia d'oro?"

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Cronache dei Figli del Cielo - Il Giglio di Cenere
FantasíaLibro I. Mira vorrebbe essere una ragazza qualunque, ma il suo stesso sangue glielo impedisce. In lei crepita un Fuoco appartenuto ad antiche divinità, o almeno così dicono le Leggende. Ciò che desidera è vivere lontana da un mondo che la ripudia, m...