Malvin, il più alto, si preoccupò di cuocere le lepri: di tanto in tanto faceva scattare il polso ed era in quel momento che il fuoco della brace si arrotolava attorno alle prede abbrustolendole a dovere. Mira studiò attentamente quei movimenti, potevano tornarle utili. Era ancora un poco intontita, le girava la testa, ma preferì unirsi a loro piuttosto che rimanere sdraiata in disparte. Così, non appena le lepri furono pronte, si sedette in cerchio insieme agli altri. A lei fu concesso il primo pezzo di carne.
"Ma è deliziosa!", esclamò leccandosi le labbra.
"Malvin è un cuoco provetto, lavorava in un'importante città del Nord", spiegò il ragazzo dai capelli rossi, Phebo.
"Devi insegnarmi. Non mangio qualcosa di così buono da mesi", replicò Mira addentando con piacere la sua porzione.
"Di qualsiasi cosa tu abbia bisogno, uno di noi fa al caso tuo", riprese Phebo indicando i vari compagni. "Kail maneggia i metalli come fossero seta", era il più robusto, "Tya è un ottimo tiratore", alluse al Prescelto coi capelli scuri, "Jare stana gli yat in un soffio", il Prescelto più piccolo si mise a ridere, "e Seth è... diamine, tu sei maledettamente bravo in ogni cosa."
Il gruppo scoppiò a ridere.
"E tu?", Mira fissò Phebo.
"Lui è un eccellente dominatore e conosce quasi ogni singolo evento della Storia Antica", disse Tya leccandosi le dita. "Quindi preparati ad essere esasperata in ogni momento della giornata con vecchie leggende e profezie."
Phebo gli tirò un osso: "Sei fortunato ad essere il migliore a procurarci il cibo, altrimenti ti avrei già cacciato."
Il gruppo rise di nuovo, la risata acuta di Jare sovrastava le altre.
"È stato Phebo a riunire tutti noi", spiegò Seth a Mira. "Chi fuggiva, chi esplorava... ci siamo imbattuti in lui e siamo rimasti."
"Fuggiva?", la ragazza si rivolse al Prescelto dai capelli rossi. "Li hai salvati dai Cacciatori?", la domanda di Mira creò silenzio.
Gli occhi di Phebo luccicarono alla luce del bivacco: "Non ho fatto nulla di eroico, non sono io lo Spirito delle Foresta, qui", lanciò un sorrisetto provocatorio alla ragazza.
"Che intendi?", Mira non capiva.
"È sulla bocca di molti negli ultimi tempi", intervenne Seth. "Girano voci sull'esistenza di uno spirito che soccorre i Prescelti in fuga, proprio qui nella Foresta delle Ombre."
"Ne sai qualcosa?", rimbeccò Phebo sempre con quel sorrisetto sulle labbra unte.
La ragazza finalmente intuì, spalancò gli occhi: "Tu sai!"
Il Prescelto dai capelli rossi non proferì altro, continuava a guardarla divertito.
Mira si sentì sciocca: "Da quanto tempo vivi qui?"
"Oh, da molto prima che tu ci arrivassi."
"Ma io non ti ho mai incontrato."
"Io, invece, ti ho visto più di una volta", il viso lentigginoso del Prescelto diventò insolente all'improvviso.
La ragazza spalancò la bocca, una miriade di domande e offese le nacquero in gola, ne scelse una fra tutte: "Avresti anche potuto aiutarmi con i Prescelti!"
"Per i Tre! Sei più orba di quanto mi aspettassi", la canzonò Phebo.
Mira era sempre più scioccata. "E perché non ti sei mai mostrato?"
"Non era il momento. Era chiaro volessi stare per conto tuo."
"Non preoccuparti Mira, l'abbiamo picchiato noi per te", s'intromise Kail facendo ridere tutti ancora una volta.
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Cronache dei Figli del Cielo - Il Giglio di Cenere
FantasyLibro I. Mira vorrebbe essere una ragazza qualunque, ma il suo stesso sangue glielo impedisce. In lei crepita un Fuoco appartenuto ad antiche divinità, o almeno così dicono le Leggende. Ciò che desidera è vivere lontana da un mondo che la ripudia, m...