CAPITOLO XVI Due fiammelle

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I giorni si susseguivano con ritmo costante, Mira era tornata nel suo accampamento, ma non era quasi mai sola. Seth la andava a trovare spesso e se all'inizio era per assicurarsi delle condizioni di salute della ragazza, dopo qualche tempo divenne chiaro che desiderasse solo passare del tempo in sua compagnia. Da parte sua, Mira non se ne lamentava di certo. Spesso tornava a far visita ai 'Cinque dèmoni', come li aveva ironicamente soprannominati lei.

"Ehi, ma noi siamo in sei!", aveva protestato Tya.

"Seth ci ha abbandonato, traditore!"

"No, io ho un certo contegno, Pheb, è diverso."

Mira si trovava molto bene con loro e si affezionò con facilità, specialmente a Jare. Ma la maggior parte del tempo la trascorreva nel suo accampamento in compagnia di Seth. Le piaceva stare insieme a lui, le donava una spensieratezza che per molto tempo non aveva più provato.

Quella mattina i due erano andati a fare provviste non troppo lontano dall'accampamento di lei. Erano passate tre settimane dall'incontro con le sirene, ma a Mira sembravano mesi. Si accorse che in compagnia di quel ragazzo il tempo le scivolava dalle dita. Le stava succedendo qualcosa, qualcosa di nuovo e di mai provato prima. Anche il suo aspetto stava cambiando senza che se ne accorgesse: adesso stava molto più attenta ai capelli, che prima sistemava così come veniva. Provò ad acconciarseli in una crocchia che Amil tentò più volte di insegnarle e che una piccola Mira testarda si era rifiutata di imparare. "Stupida sciocca!", si era detta all'ennesimo tentativo. Seth la guardava con certi occhi, era pieno di premure per lei e Mira scoprì di piacere il ricevere certe attenzioni.

Una freccia tagliò l'acqua del torrente centrando un pesce.

"Sei piuttosto brava con l'arco", osservò Seth.

"Grazie", Mira si beò del complimento tentando di apparire umile.

Entrò a piedi nudi nel torrente e afferrò la sua preda. Oramai erano in pieno autunno e la pesca era molto più produttiva della caccia, fu così che i due scoprirono una specie di pesci-prescelti dal muso oblungo e le squame dalle sfumature rossastre. "Le Lucciole acquatiche" le aveva detto Seth, "chiamate così perché di notte il loro corpo si illumina e le acque da loro abitate sbuffano di piccole chiazze lucenti. Come qualsiasi altra cosa prescelta, sono mortali per gli uomini, solo noi possiamo cibarci della loro carne". Seth sapeva moltissime cose sui Prescelti, sulla loro storia e su come sfruttare il dominio al meglio.

"Sei riuscito a trovare la pianta che cercavi?", Mira uscì dal torrente.

"Sì", asserì il ragazzo.

Rimase a guardarla mentre scioglieva il nodo della veste che si era sollevata per entrare in acqua.

"Sai che pagano bene questi pesci? Ho visto molti uomini di mare utilizzarli come lanterne", raccontò Seth mentre mangiava la sua lucciola acquatica.

Erano tornati nell'angolo di Foresta di Mira.

"Ne trovano di ogni per sfruttarci", la ragazza fece scattare il polso e il fuoco sotto al succo di bacche si rinvigorì.

"Sei mai stata in uno dei villaggi confinanti a fare provviste?", le chiese Seth.

"Mi era passata una mezza idea per la testa, soprattutto perché sta tornando il freddo. Ma non saprei dove."

"Potresti andare ad Orum, ci vado spesso, è un buon posto per gli affari."

Lei aggrottò la fronte. "Non è pericoloso?"

"Se sai come passare inosservata e hai buone merci da vendere..."

Mira abbassò la sua porzione di pesce, un'idea la colpì come un fulmine. "Verresti con me?", chiese dando qualche parvenza di agitazione.

Cronache dei Figli del Cielo - Il Giglio di CenereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora