For Now & Forever (3)

28.I Feel

CONTROLLATE IL NUMERO DEL CAPITOLO

"Voglio vedere Rayan"mi dice e le sorrido.
"Ti farei venire a casa mia ma...in questo momento ci sono anche Mohamed e Amir"

"Amir è a NewYork?!"spalanca gli occhi.
"Si...ha portato Rayan qui"
"E ci ho parlato..."

"Ha detto che vuole vederti almeno una volta...solo in amicizia,prima che tu mi dica di no,è distrutto da questa notizia e vuole davvero solo vedere come stai..."

"Va bene,cercherò di fargli capire che sto bene"annuisco e prendo il mio vassoio andnado verso il tavolo in cui c'è Amir.

"Mi si riconosce?"mi chiede e io scuoto la testa.
"Senza barba sei totalmente un'altra persona..."rido leggermente.

"Che ti ha detto?"
"Che le va bene"annuisce agitato.
"Non è cambiata per niente"ammette.

"Devo andare ora,e non fissarla i continuazione,se ne renderà conto"dico e lui annuisce abbassando lo sguardo.

"Se le andassi a parlare ora?"
"No,piuttosto aspettala fuori"annuisce e prende tremolante il cornetto in mano.

Torno al bancone e noto Dalila fissarmi.
"So che è lui..."dice.
"Scusa Dalila,ha insistito per vederti"dico e lei sospira.

Si lava le mani e si reca verso il tavolo di Amir.
Si scambiano giusto due parole e poi lei torna qui.

"Che gli hai detto?"
"Di aspettarmi appena finito il turno"
"Dalila ricordati che lui pensava che fossi morta,rivederti dopo tutto questo tempo,gli ha dato una speranza"

"Una speranza che io non ho intenzione di crescere,Amber io ci tengo alla mia vita e non voglio più avere a che fare con lui"sbotta e io sospiro.

----

Pov Amir

Mi stringo nella giacca poggiando la testa sul muretto della caffetteria.
Dopo tutti questi anni,scopro che Dalila è viva.

Non so bene nemmeno io cosa provo,ma so che una parte di me vorrebbe tornare con lei e lo farebbe anche senza pensare a Mohamed,ma l'altra ci pensa eccome.

Io lo amo,ed è stato il primo dopo così tanto tempo,a farmi provare certe emozioni.

Ieri sera dopo che gli ho raccontato tutto mi ha baciato dicendomi che avrei dovuto fare quello che mi avrebbe reso felice.

E lui mi rende felice,ma voglio essere un padre per mia figlia,di questo ne sono sicuro.

Quando si stava avvicinando al mio tavolo ho perso quasi un battito.
Rivederla così raggiante e bella,ha acceso qualcosa in me,che è aumentato quando mi ha chiesto di uscire per parlare.

Ma tutto ciò,non è paragonabile a quello che provo per Mohamed.