1- Selene Madelaine Black

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Al Malfoy Manor la quiete regnava sovrana.

Un'aura oscura e tenebrosa (come quasi in tutte le case dei maghi purosangue) aleggiava nell'aria.

La neve rendeva quell'oscuro panorama, un luogo quasi felice.

I coniugi Black erano appena arrivati.

"Zii che bello rivedervi" esclamò Narcissa appena lì vide, accogliendoli a casa.

I coniugi ricambiarono il saluti e da dietro Walburga, una piccola bambina dai lunghi capelli neri e gli occhi verdi, si faceva spazio fra i nonni.

"Buongiorno zia Narcissa" disse entusiasta la bimba, e dopo aver salutato i presenti andò in una stanza insieme agli altri bambini, in attesa che arrivasse l'ora di pranzo.

Selene odiava Draco, lo riteneva 'uno stupido bambino piagnucolone', sempre elogiato da Narcissa; insieme a lui nella stanza c'era una bambina con i capelli a caschetto neri, che Selene non aveva mai visto e un bambino con i capelli castani, fin troppo silenzioso.

Entrò nella stanza tutta sorridente, e si presentò agli altri "piacere io sono Selene Madelaine Black" con un sorriso enorme, sperando che non fossero come suo cugino.

I 2 sembravano al quanto confusi nell'osservare quella bambina sorridente.

"Io sono Pansy Parkinson, piacere" disse la bimba " e io sono Theodore Albern Nott".

Nessuno dei due ispirava fiducia a Selene, ma nonostante ciò si mise a giocare con la sua bambola magica.

Draco, giocando con il suo trenino, si fece male ( secondo Selene era impossibile farsi male per essere inciampato ) ed era corso dai genitori, mentre Pansy continuava a guardarsi insistentemente allo specchio, cosa che non passó di sfuggita alla piccola Black "perché ti guardi sempre allo specchio?" le chiese, e l'altra, girandosi con timore disse "la mamma dice sempre che devo essere perfetta" e non dando il tempo a Selene di dire qualcosa scappò via, lasciando i due bambini alquanto confusi.

"La nonna dice che non serve che mi guardo allo specchio per vedere se sono perfetta, perché una Black è sempre perfetta" esclamò sicura di sé e Theodore, a bassa voce disse "Ha ragione" sperando di non farsi sentire ma non fu così, perché sul volto della piccola Black si aprì un sorriso a 32 denti e lo ringraziò.

Dal canto suo Theodore cominciava a sentirsi a disagio, continuando a chiedersi cosa avesse da sorridere.

Quando Dobby, l'elfo dei Malfoy, venne a chiamarli corsero giù, ma prima di scendere le scale Selene disse "Ora facciamo una cosa, io a casa la faccio sempre ma la nonna mi sgrida, però alla fine mi sorride, basta che non facciamo troppo rumore" e lasciò così il piccolo Nott confuso.

Si arrampico sulle ringhiera delle scale, impresa facile dati i disegni fatti col legno e scivolò giù.

Theodore rabbrividì, aspettandosi che la bambina cadesse, ma non fu così perché ella atterrò in piedi.

"Dai fallo pure tu" disse Selene ma Theodore non sembrava affatto convinto e voleva solo sedersi a tavola a mangiare.

Passarono vari secondi in cui Selene guardava speranzosa Nott e man mano che il tempo passava pensava che fosse solo un altro piccolo stupido.

L'ultima BlackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora