31- Il ballo

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Il giorno dopo Selene venne svegliata da un grosso gufo che picchiettava alla sua finestra.

Molto controvoglia si alzò per farlo entrare. Era il gufo di Theodore.

Prese la lettera e il gufo volò via.

Cara Selene,
solo lieto di invitare te e la tua famiglia al ballo che terremo qui a casa sabato prossimo. Spero che verrete. Se Sirius dovesse impedirlo fammi sapere tu stessa e gli parlerò io, proprio per questo ho scritto una lettera solo per te, prima di inviare l'invito ufficiale.
Spero in un'esito positivo

Albern Alexander Nott

Oltre alla lettera di Albern, che in un certo senso rese felice la Black, c'è n'era un'altra di Theodore.

Cara Selene,
è da tanto che non ci vediamo e mi manchi come l'aria. Da come avrai letto sabato prossimo ci sarà un ballo a casa mia e spero con tutto il mio cuore che verrai o non credo di farcela. Se ti starai chiedendo del perché del ballo, era quello che si sarebbe dovuto tenere dai Greengrass. Se verrai ti spiegherò meglio ciò che è successo.

Tuo
Theodore Albern Nott

Una vaga tristezza invase Selene: suo padre non avrebbe detto mai di si, mai.

Ancora giù di morale iniziò a prepararsi per andare a fare colazione.

Indossò un vestito nero, adatto al suo umore, e del medesimo colore le scarpe. I capelli mossi lasciati cadere liberi sulle spalle, tenuti lontani dal volto con dei ferretti.

Con estrema lentezza iniziò a scendere le scale, sperando quasi che qualcosa di improvviso l'avrebbe costretta a tornare in camera, ma non fu così.

Fece un grande sospirò prima di entrare in salotto, e una volta dentro, con un filo di voce salutò tutti. Suo padre non c'era, ma non chiese niente.

***

Era quasi ora di pranzo quando qualcuno bussò alla sua porta.

"Si?" "Sono io" riconobbe subito la voce di suo padre.

Quando entrò, un po' titubante, si sedette sul morbido letto coperto da lenzuola di seta, di fronte a sua figlia, seduta in una di quelle sedie imbottite altamente decorate in maniera principesca.

"Devo chiederti scusa...ho esagerato, sia ieri, sia quest'anno e sia l'anno scorso, e nonostante continui a ripetere che ho accettato la tua vita qui a Grimmauld Place, continuo a dimostrare quanto io voglia estirparti da qui. Mi fa male pensare a quanto io e tua madre ci siamo persi di te, e che il nostro compito genitoriale sia passato ai miei genitori. E devo ancora scusarmi per ogni volta che cerco di allontanarti da tua nonna...Non avrei mai pensato che sarebbe cambiata così drasticamente, ma mi sono sbagliato, e per ogni singola parola sbagliata, credo che in realtà è rimasta la stessa megera di 20 anni fa. Volevo che avessi una vita diversa, la vita che vorrei costruire ora, ma non posso, non posso costringerti ad andare a vivere con Harry quando lo odi, non posso constringerti a lasciare la casa in cui sei cresciuta e la donna che ti ha fatto da madre, e non posso costringerti ad allontanarti dai tuoi amici. Non l'hanno fatto i miei genitori e ora lo sto facendo io. Mi ero promesso di essere migliore di loro ma le circostanze mi stanno facendo solo sprofondare nel ridicolo. Voglio solo il tuo bene Selene e ho paura. Lui è tornato ora e la tua posizione può essere pericolosa, sia perché sei mia figlia, la figlia di un traditore, sia perché effettivamente è come se non lo fossi. Crescendo in questa società ed essere accettata da tutti ti porterà solo sulla strada del male, e se tu ti rifiutassi rischieresti di morire e non posso permettermi questo"

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