Selene e Theodore ormai avevano appena compiuto 7 anni, e come ogni mago, dovevano cominciare a prendere lezioni per imparare a scrivere e a leggere, e anche gettare qualche base per Hogwarts.
Albern Nott, il padre di Theodore, aveva proposto ai signori Black di fare studiare Selene con il figlio.
I due, da quel Natale a Malfoy Manor, 3 anni prima, avevano stretto una profonda amicizia, fondamentale quando l'anno prima, Joseline Nott, la madre di Theodore morì.
Il bimbo era profondamente ferito e scosso dalla morte della madre e l'unica a colmare quel vuoto enorme era proprio Selene.
Oggi ci sarebbe stata la prima lezione e il signor Nott, aveva assunto un insegnante privato, il professor Besatsvån*, un uomo alto, pallido, con i capelli neri e gli occhi del medesimo colore.
Quell'uomo incuteva timore su entrambi i bambini, ma col passare dei giorni cercarono di tranquillizzarsi alla sua presenza.
Orion e Walburga erano alquanto scettici su quell'uomo. Avevano promesso di non crescere la loro nipotina come una perfetta purosangue ma alla vista del professore, parve ad entrambi che Albern lo avesse fatto apposta, cercare di far diventare suo figlio e quella bambina tutto ciò che dovevano essere per un mondo magico puro.
Molto probabilmente la sua scelta era dettata anche dalla perdita della moglie, Theodore non aveva superato completamente la morte di sua madre e quel signore avrebbe potuto aiutarlo in qualche modo.
Tutti i timori dei Black furono confermati mesi dopo, quando la loro nipotina cominciava a essere fin troppo purosangue mentre loro cercavano di farla rimanere quella che è realmente.
Non che gli fosse dispiaciuto, ma per questo avevano perso Regulus.
***
Durante una calda giornata estiva, Selene era appoggiata allo stipite della porta intenta ad osservare Kreacher, l'elfo domestico dei Black, pulire un vecchio scaffale nello studio di suo nonno.
Quando sua nonna uscì dal salotto si fermò a fissare la nipotina.
Non aveva mai avuto una figlia femmina, cosa che aveva sempre desiderato, e quella piccola bambina aveva colmato quel desiderio.
Incerta sul da farsi si avvicinò alla piccola e le fece cenno di entrare nello studio.
Con un incantesimo, che Selene non capì, aprì un cassetto, contenente alcune cianfrusaglie e un album.
Le due donne si sedettero su una poltrona e Walburga aprì quel misterioso album, dalla copertina verde, ormai rovinata, e con incise alcune lettere, probabilmente un nome che a causa degli anni era andato via.
"Sai tesoro qui dentro troverai tutte le fotografie di tuo padre da piccolo" disse Walburga, accennando un piccolo sorriso, e anche se Selene non lo notò, era carico di rammarico e disperazione.
Subito dopo poche pagine la piccola fece una domanda " Perché papà era così serio?"
Tutte le foto, infatti ritraevano un bambino fermo, che ogni tanto accennava qualche piccolo movimento con gli occhi, a volte con un altro bambino, probabilmente Regulus, e a volte altre bambine più grandi.
"Cara, ai tempi di tuo padre era tutto...tutto... più rigido, come dire" esclamò Walburga cercando di nascondere la vera realtà.
La piccola annuì e continuò a sfogliare l'album finché non alzò quel bel faccino angelico, che aveva fatto scogliere il cuore si due anziani coniugi, "Perché l'album finisce quando papà ha 11 anni?"
Probabilmente la donna preferiva inventare una scusa convincente, anche questa volta per nascondere la triste realtà, ma non fu così "Come ho già detto, prima era diverso e tuo padre è sempre stato un ribelle, fin troppo per gli standard della nostra famiglia e il giorno che fu smistato in Grifondoro, diversamente da tutta la famiglia Serpeverde, la situazione a casa diventò...tesa, finché a 16 anni andò via"
Selene spalancò la bocca non capendo come sua padre potesse scappare da quelle due persone, ma poi si ricompose, e uno sguardo intimorito, quasi sul punto di scoppiare a piangere, gli si dipinse sul volto.
"Questo significa che se anch'io vengo smistata in Grifondoro mi odierete" disse, mentre le lacrime cominciavano a rigargli il volto.
Davanti a lei, però, sua nonna sorrise e le disse "Certo che no amore, io e tuo nonno al tempo di Sirius sbagliammo, ma ora no, tu sei l'unica cosa che ci è rimasta e non perderemo anche te per una sciocca casata - disse cercando di rassicurarla - e poi, essendo i tuoi genitori, entrambi Grifondoro, mi meraviglierei se finissi in un'altra casa"
Selene sorrise, ma quelle parole gli rimbombavano nella testa di continuo, per anni.
***
Nel pomeriggio, i Black, come di consueto ormai, andarono a Villa Nott.
"Buongiorno Signor Nott" esclamò Selene.
"Buongiorno anche a te piccola, in giardino c'è Theodore che ti aspetta" disse facendole l'occhiolino, per poi tornare a salutare i due coniugi.
Selene guardò i nonni in segno di approvazione, loro annuirono e la piccola scappò subito in giardino.
Theodore la stava aspettando lì con in mano 2 manici di scopa.
I due bimbi si salutarono e la piccola non poté resistere nel chiedere cosa facesse con quelle scope.
"Mio padre dice che ormai sono grande e devo imparare a volare e i tuoi nonni sono d'accordo" disse sorridendo Theodore, e per Selene sembrava di essere in un sogno.
Aveva sempre desiderato imparare a volare e anni prima lo faceva su delle "mini-scope" che si alzavano di qualche centimetro e ora aveva una vera scopa da poter cavalcare.
"Queste erano di mio padre, lui e mio e zio le usarono per imparare a volare, sono come delle scope normali ma sono leggermente più piccole di dimensioni" spiegò Theodore ma Selene non ascoltava più, voleva solo salire su una di essa.
"Dai proviamo, proviamo" disse la piccola e appena il bimbo le diede una scopa sali immediatamente e con un saltò si alzò.
Theodore, che già aveva provato, era intimorito nel vedere l'amica alzarsi sempre di più.
Se sarebbe caduta, il signor Black lo avrebbe ucciso.
"Selene...ehm...penso che dovresti abbassarti... è la prima volta... si credo che dovresti scendere" provò a dire Theodore ma Selene non lo ascoltava e volava da destra a sinistra, dall'alto al basso, era come se già aveva volato un centinaio di volte.
Theodore era ancora terrorizzato, ma salì lo stesso sulla sua scopa e cominciò ad alzarsi cercando di seguire la bimba, per prenderla nel caso cadesse, il signor Nott osservava i due compiaciuto, certo la piccola Black era molto più brava di suo figlio ma vedere quest'ultimo, preoccupato e al di sotto di Selene, per stare attento che non si facesse male, valeva molto di più e per quanto riguarda i signori Black erano stupiti nel vedere la nipote volare come se lo facesse da una vita, ma entrambi erano felici: aveva ereditato il talento di suo padre.
Dopo circa un'ora i due scesero, per la tristezza di Selene e la felicità di Theodore, non che non gli piacesse volare ma aveva troppa paura per l'amica.
Si sedettero insieme ai grandi nel tavolino in giardino per fare merenda e tra una chiacchera e l'altra, soprattutto di politica, il tempo passò e i Black tornarono a casa, tutti più felici che mai.
Nota autrice
* Il professor Besatsvån non è un un nome scelto a caso, ma bensì ho unito due parole:
Severo = Svån
Ossessione = Besatthet
=
BesatsvånLa parola ossessione indica l'ossessione che ha per il sangue pure il professore.
Non penso vi importi tanto di ciò ma volevo farvelo sapere.
Buona lettura!
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L'ultima Black
FanficSelene Madelaine Black. La figlia del famigerato pluriomicida Sirius Black. Cresciuta con coloro che Sirius ha sempre odiato, nella maniera più opposta allo stile di vita che avrebbe avuto con Sirius e Marlene. Ma ora Sirius è scappato da Azkaban e...