37 - Maggio

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Il tempo sembrò essere volato da quel Natale.

Theodore aveva provato più e più volte a parlare con Selene ma non c'era stato verso di farle cambiare idea. Ormai aveva lasciato perdere.

Lei e Blaise si erano messi insieme, erano belli e felici insieme. Selene aveva anche detto a sua nonna del suo fidanzamento. Non sembrò molto felice di ciò ma approvava comunque.

Non avevano voluto rendere pubblico al 100% il loro fidanzamento e per il momento andava bene così.

C'erano stati anche degli screzi con suo padre. Spesso non stava a casa e tornava tardi. Ovviamente tutto ciò lo sapeva grazie a sua nonna.

Non si sa cosa faceva nelle ore in cui non era a casa, e non erano nemmeno poche!

Walburga le aveva riferito che per 3 giorni non era rincasato.

Non era compito di Selene preoccuparsi per ciò che faceva il padre, ma pensare che forse stava mettendo a rischio la sua famiglia e lui stesso, la mandava su tutte le bestie.

Ad aggravare la cosa, era che si scrivevano pochissime lettere, cosa che non accadeva con Harry però.

Più e più volte aveva sentito il famoso Golden Trio parlottare. Di cosa lei non lo sapeva, ma aveva giurato di aver sentito spesso sentire il nome di suo padre e quello del suo padrino, Remus.

Con lui non aveva un vero e proprio rapporto.

Durante le feste e durante l'estate lo aveva visto qualche volta, obbligata da suo padre "a fare due passi in centro" come dicevano i babbani.

Selene sapeva che entrambi, anche se non lo dicevano esplicitamente, erano afflitti e forse anche delusi per ciò che era, e questo la mandava su tutte le furie.

Con suo padre doveva viverci e conviverci, ma con Remus no.

Proprio a causa di tutti questi sospetti decise di scrivere a Sirius.

Caro papà,
non mi sembra il caso di troppe formalità o gentilezze, la nonna mi ha detto che ti stai comportando come un bambino. Dove vai quando sei fuori? E perché stai via giorni? Non è il mio compito preoccuparmi di cosa fai tu nel tempo libero, ma non accetto la possibilità che tu stia facendo qualcosa che metta a repentaglio le nostre vite e soprattutto la tua.
Selene Madelaine Black

***
Sirius nell'arco di una giornata ricevette la lettera e di certo non era rimasto molto contento.

Selene aveva un forte senso di responsabilità, anche troppo, e spesso, come ora, si sentiva in dovere di rimproverare chi era più grande di lei.

Lui era occupato con l'Ordine, come "ai vecchi tempi" amava dire, ma certamente questo non poteva dirlo a sua figlia.

Purtroppo tra i due non si era mai instaurato un vero e forte legame, anche basato sulla fiducia, poiché Selene era cresciuta in un ambiente "ostile", dove tutto era basato sul sangue e sull'onore, mentre lui oltre ad aver rifiutato questo genere di vita, voleva portare sua figlia fuori di lì.

Aveva provato più volte ad accettare tutto ciò, e anche se difronte agli altri lo dimostrava, a modo suo ovviamente, dentro sapeva che non era così.

Sirius non era pronto a fare il padre, e per quanto voleva e amava quella bimba che ora sembra tutto tranne che sua figlia, non era "adatto". Lui stesso ne era consapevole, ma aveva giurato di provarci con tutte le sue forze, ma Azkaban e tutto quello che era successo glielo hanno impedito, rovinando ancor di più quel desiderio di essere padre.

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