5- Secondo anno

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L'estate ormai era finita tra gite in montagna insieme ai Nott e giornate al mare insieme ai Parkinson.

Anche se Walburga non lo dava a vedere stava ancora male per la morte del marito e vedere cambiar sua nipote in tutto ciò che non voleva.

Selene passava ore nascosta in qualche stanza della casa, la maggior parte delle volte in una stanza in cui aveva allestito un piccolo laboratorio di pozioni e per il resto, quando era sicura che sua nonna non fosse nei paraggi o riposava, curiosava nella vecchia camera di Regulus.

Era estremamente cauta mentre armeggiava con oggetti strani trovati li dentro, dato che alcuni potevano rivelarsi mortali.

"Cara sicura che va tutto bene?" Le chiese Walburga per la 394 volta in un mese.

"Certo nonna, cosa non dovrebbe andare bene" esclamò la nipote, ormai come una cantilena.

Dalla sua parte, la signora Black non poteva fare niente, sapeva che qualcosa non andava ma non poteva di certo pedinarla in casa e poi, all'indomani sarebbe tornata ad Hogwarts.

***

Al mattino entrambe si svegliarono presto e come sempre arrivarono a King's Cross in perfetto orario.

Dopo aver attraversato il binario, le due si salutarono e mentre Selene andava verso i suoi amici, Walburga rimase a guardarla prima di andarsene.

Mentre la nipote camminava, una ragazza dai capelli arruffati le tagliò la strada "Guarda dove vai Sanguemarcio" squittí la Black.

Walburga rimase pietrificata; per anni lei e sua marito le avevano insegnato che nonostante fosse una Purosangue, avrebbe potuto avere amici Mezzosangue e Nati Babbani e per questo non doveva odiarli, e ora la vedeva innervosirsi per un piccola spinta accidentale causata da una Nata Babbana.

Non era arrabbiata con Selene, per anni lei stessa aveva usato parole dispregiative contro chi non fosse Purosangue, ma la paura di perdere, o peggio veder morire sua nipote, era il suo incubo peggiore.

***

"Avete visto lo Sfregiato e Lenticchia non ci sono, vedo un anno estremamente tranquillo" esclamò Selene seduta su una delle poltrone della Sala Comune.

"Non potremmo chiedere di meglio" disse Draco.

Mentre i cugini continuavano a parlare, in una poltrona di fronte ai due, Theodore Nott osservava la scena.

In un estate aveva visto cambiare la sua migliore amica in modo radicale.

'Sará stata la morte del nonno' si ripeteva, ma più i giorni passavano più quell'idea pareva insensata.

Nonostante con lui rimase la ragazzina felice di un tempo (più o meno) il cambiamento era evidente e non passó di certo inosservato a suo padre.

"Selene è cambiata molto dall'ultima volta che lo vista, sia esteticamente che di carattere" esclamò il signor Nott "Ovviamente il maniera positiva, ho sempre pensato che i signori Black si fossero lasciati andare con quella ragazza, sarà stata per la perdita di entrambi i figli, una disgrazia per una famiglia come la loro, ma vedo che dalla morte di Orion specialmente, Selene riporterà alto il loro nome, dopo quello che ha combinato il padre sarà alquanto difficile per i Black rivivere gli anni di splendore di una volta, ma quella ragazza c'è la farà"

Albern stravedeva per Selene.

Dal giorno in cui suo figlio e quella bimba divennero amici, stava pianificando un matrimonio combinato.

Non accennò mai l'idea ai Black esplicitamente, ma grazie ad alcuni discorsi capì che era meglio andare per via indiretta e così fu.

Theodore e Selene crebbero come fratelli, sempre insieme, e Albern sapeva che un giorno sarebbe nato qualcosa tra i due e lui, non poteva desiderare di meglio per il figlio.

L'ultima BlackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora