40 - Malfoy Manor

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Come previsto, Walburga morì al sorgere della luna.

Il mattino seguente Narcissa si era subito recata a Grimmauld Place da sua nipote, ormai "sola" in quella casa.

"Selene, per Salazar vieni qui" disse la zia vedendo la giovane ragazza in piedi alle scale con il volto stanco e gli occhi spenti.

Lei non si mosse, finché sua zia l'abbracciò. Non si dissero niente: la ragazza non aveva niente da dire e la donna non aveva parole di conforto.

"Andiamo al Malfoy Manor" disse semplicemente alla fine di un lungo abbraccio. Nonostante Selene amasse i sui zii e Draco, non voleva abbandonare quella casa, dove lei era cresciuta con le persone che amava, che ora non c'erano più.

In più non voleva lasciare Regulus in quella casa, che da quando era arrivata Narcissa, era rimasto sotto forma di Animagus, appollaiato sul ramo di un albero.

Purtroppo però non aveva altra scelta.

***
Il Malfoy Manor era un enorme villa troppo tenebrosa per Selene, ma ormai casa.

Era entrata dal grande portone in legno nero, rivelando un'atrio dalle pareti nere con decorazioni argentate. Due grandi portoni ai lati e un enorme scalinata che portava al piano superiore. Le due erano entrate bello portone a sinistra, uno dei grandi salotti dove tenevano solitamente grandi balli.

Lucius e Draco l'avevano accolta a braccia aperte, e subito i suoi zii organizzarono un funerale per Walburga.

In tutta onestà Selene non aveva nessuna voglia di sentir parlare di morte o funerali, ma quello che la premeva era altro. Era paura.

Con Voldemort a piede libero e suo zio Mangiamorte, si chiedeva cosa ne sarebbe stato di lei, la figlia di un traditore del sangue. Si chiedeva che fine avesse fatto Bellatrix, la cara zietta che aveva ucciso suo padre a sangue freddo, e soprattutto se l'avesse incontrata quale sarebbe stata la sua reazione.

A distoglierla da tutti questi pensieri, dalla finestra della sua nuova camera, volò un corvo nero, suo zio.

"Non ho molto tempo e qualcuno potrebbe entrare da un momento all'altro, quindi ascoltami bene Selene, sarà difficile e penso sai il perché, non fare NIENTE che potrebbe mettere a repentaglio la tua vita e non fare stupidaggini quando incontrerai Bellatrix. Ora. Fai finta di essere una di loro e non la figlia di tuo padre" disse l'uomo guardandola dritta negli occhi, ma Selene distolse lo sguardo.

"Perché non posso stare a Grimmauld Place?" chiese lei ingenuamente, con un tono carico di dolore.

"Non sei ancora maggiorenne Selene, lo sai" fu la risposta di Regulus, quasi provato da tutto quello che la ragazza aveva subito, e subirà.

Quasi istintivamente Selene si buttò tra le braccia dello zio, piangendo.

Lui ricambiò, capendo ora cosa lei provasse veramente.

"Ti rivedrò?" chiese Selene con le lacrime agli occhi.

"Certamente piccola, puoi comunque chiedere a tua zia di tornare a casa qualche volta" rispose l'uomo con un sorriso sincero.

A staccarli fu il rumore di posso provenienti al di là della porta, costringendoli ad un veloce saluto.

Era Draco. "Posso?" disse dopo aver bussato alla grande porta di legno nero.

Selene acconsentì.

I due si sedettero sul grande letto matrimoniale ricoperto da lenzuola color argento. "Sono felice che tu sia qui" disse Draco giocando con il lenzuolo, forse alquanto in imbarazzo.

L'ultima BlackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora