2.0

17.2K 981 417
                                    

"Perchè stai camminando così velocemente?" Mi lamentai, cercando di stare al passo con Ashton mentre mi trascinava per il corridoio affollato. Era soltanto ora di pranzo, e non riuscivo a capire perchè Ashton fosse così impaziente di mangiare.

"Preferiresti che rallentassimo un po'?" Ashton si fermò e si girò verso di me, attirandomi a sè. Mise le sue mani sulla mia vita e mi strinse al suo corpo, abbassando la testa e connettendo le sue labbra con le mie.

Le sue labbra erano morbide e calde sulle mie, si muovevano lentamente e mi facevano sentire come se il tempo si fosse congelato intorno a noi. Improvvisamente non eravamo più in un corridoio pieno di gente, ma nel nostro piccolo mondo. Le nostre bocche si incastravano perfettamente mentre le sue mani percorrevano tutto il mio corpo. Era come se fossimo completamente soli, lontani da tutti. Quando ero con Ashton mi sembrava di scappare via, non avevo preoccupazioni.

Mi staccai da Ashton, ridacchiando piano mentre lui mi spostava una ciocca di capelli dagli occhi. Premette la sua fronte sulla mia, respirando ancora pesantemente. Continuammo a fissarci per almeno un minuto, persi l'uno nell'altro. Era buffo pensare a quanto era forte il legame che sembravamo avere l'uno per l'altro.

"Prendetevi una stanza, voi due." Passò Calum, colpendo Ashton sulla nuca. Fece cenno ad entrambi mentre continuava a percorrere il corridoio, andando da solo verso la mensa.

"Non riesco a credere che l'abbiamo fatto in pubblico." Risi, facendo un passo indietro.

"Non era così male." Ashton fece spallucce. Prese le mie mani nelle sue di nuovo, intrecciando e sciogliendo le nostre dita insieme.

"Mi sento come se ci stessero guardando tutti." Mi morsi il labbro, guardandomi intorno nel corridoio. Nessuno ci stava fissando, cosa che considerai buona. Forse io ed Ashton eravamo davvero nel nostro piccolo mondo ed eravamo passati inosservati.

"Aspetta fino a stasera." Ashton mi sorrise, muovendo scherzosamente su e giù le sopracciglia.

"Cosa succede stasera?" Chiesi.

"Faremo delle cazzate romantiche." Decise Ashton, senza chiedere il mio consenso. Ovviamente ero completamente d'accordo con qualsiasi 'cazzata romantica' che Ashton avesse voluto fare, ero solo stupita che fosse stato così audace da saltare fuori in quel modo.

"Cazzate romantiche?" Alzai un sopracciglio.

"Sì. Hai detto che i tuoi non sono a casa stasera.." La voce di Ashton si affievolì, come se non volesse finire la frase.

"Quindi cosa stai insinuando?" Chiesi. Anche se avevo un'idea di cosa avesse voluto fare Ashton stasera, volevo sapere cosa stava davvero progettando. Avremmo potuto avere idee completamente diverse.

"Lo sai.." Mosse su e giù le sopracciglia di nuovo, prima di iniziare ad arrossire e smettere di guardarmi, fissando il pavimento.

"Ashton! Sei proprio un ragazzo!" Boccheggiai, colpendolo sul braccio scherzosamente.

"Mi dispiace!" Rise, guardandomi di nuovo. "Non dobbiamo per forza pomiciare tutto il tempo, possiamo coccolarci o qualcosa del genere."

"O qualcosa del genere." Scherzai, facendo le virgolette con le dita.

"Possiamo comprare del cibo messicano." Suggerì Ashton. Sapeva che riusciva sempre a convincermi con quello, il cibo messicano era la sola cosa a cui non sapevo mai dire di no.

"Va bene, sono venduta." Annuii.

"Okay, Murphy. Preparati ad una notte di baci, coccole e cibo messicano." Rise Ashton.

7.15 (italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora