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Quando io ed Ashton eravamo a casa sua e non avevamo voglia di pomiciare, rimanevamo sdraiati sul letto senza fare assolutamente niente.

In realtà mi piaceva, perchè amavo passare del tempo con Ashton indipendentemente da cosa dovessimo fare. Se lui fosse voluto uscire sarei andata anche io, ma mi andava benissimo stare a casa con lui quando ne aveva voglia. Anche solo stare con Ashton era abbastanza per me, non avevamo bisogno di fare cose speciali per divertirci.

"Murphy," Sussurrò Ashton, le sue dita disegnavano cerchi sulla pelle scoperta del mio fianco. Eravamo rimasti sdraiati in silenzio per almeno venti minuti, e iniziavo a pensare che Ashton si fosse addormentato.

"Sì?" Risposi, inclinando la testa indietro per vederlo meglio.

"Oggi a pranzo, dove sei andata?" Mi chiese. "Sono andato a prenderti l'acqua e poi sei scomparsa."

Cambiai posizione di nuovo, per ritrovarmi distesa a pancia in giù con il mento appoggiato sul petto di Ashton, così riuscivo a guardarlo. Sospirai profondamente, combattendo con me stessa sul dire o no ad Ashton la verità.

"Luke non te l'ha detto?" Gli chiesi.

"Non c'era quando sono tornato. Calum ha detto che non si sentiva bene ed è andato in infermeria, ma non sapeva perchè fossi scappata." Disse Ashton, leccandosi le labbra.

"Oh, gli avevo detto di dirti dov'ero." Dissi piano. Probabilmente avrei dovuto ascoltare cosa stava cercando di dirmi Luke, prima di correre a parlare con Michael. Sembrava davvero urgente, ma credo che fossi troppo presa da altre cose.

"E dov'eri?" Le labbra di Ashton si piegarono in un sorriso mentre mi guardava. Spostò le mani sulla mia testa e attorcigliò le dita tra i miei capelli, cosa molto più piacevole di quanto mi ero immaginata.

"Dovevo consegnare una cosa ad una mia insegnante e volevo essere sicura di dargliela subito." Mentii. Decisi che questo era molto più credibile di quello che avevo detto a Luke, considerando tutto il tempo con cui mi ero fermata a parlare con Michael.

"Oh, va bene." Ashton annuì. "Erano i compiti di matematica? Anche io ho dimenticato di consegnarli."

"Sì." Dissi piano, sentendomi terribile per avergli mentito così. Avrei potuto dirgli facilmente che stavo parlando con Michael, ma non sapevo come l'avrebbero presa entrambi. Michael ovviamente non voleva che Ashton sapesse della nostra amicizia e Ashton si sarebbe arrabbiato quando avrebbe scoperto che stavo parlando con Michael alle sue spalle. Mi sentivo in colpa per aver mentito ad Ashton, ma ero divisa in due. Mi importava troppo di entrambi per fargli una cosa del genere.

"Mi sono un po' preoccupato. Sai, è abbastanza strano quando la tua ragazza sparisce davanti ai tuoi occhi." Ashton ridacchiò, sporgendosi per baciarmi la fronte.

Gli rivolsi un sorriso prima di spostarmi di nuovo e accoccolarmi sul petto di Ashton, rimettendomi nella mia posizione originale. Ashton avvolse le braccia attorno alla mia vita e sospirò, rilassandosi di nuovo.

Era un lunedì sera, quindi sapevo che presto mio padre sarebbe tornato da lavoro e mi aspettava a cena, quindi me ne sarei dovuta andare tra poco. Non volevo andare via da casa di Ashton, tutto era migliore qui. C'era sempre tantissimo silenzio, anche se neanche a casa mia c'era così tanto rumore. Raramente c'era qualcuno che litigava qui, invece, sembrava proprio che i miei genitori litigassero sempre nelle rare volte in cui erano entrambi a casa. Le cose erano semplicemente più facili quando ero qui, era come un rifugio.

"Murphy?" Sussurrò Ashton di nuovo, parlando improvvisamente.

"Uh huh?" Chiesi, questa volta senza preoccuparmi di girarmi per guardarlo.

7.15 (italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora