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Tornai a fare pranzo nel mio vecchio tavolo. Le cose andavano un po' meglio, visto che Brooke non era esplosa con nessuno di noi fino adesso. Ancora non mi aveva nemmeno detto di essere incinta, cosa che aspettavo che mi confessasse da un po'. Eravamo migliori amiche, e potevo capire che all'inizio non volesse dirmelo, ma sapevo che l'unico modo per ottenere aiuto era venire e parlarmene.

"Vuoi uscire sabato?" Chiesi a Brooke, cercando di farla tornare in sè stessa.

"No, non posso, in realtà. Devo già andare in un posto." Brooke lanciò un'occhiata a Luke, che era seduto in silenzio al suo fianco. Non avevo avuto il tempo di scoprire se Michael avesse detto la verità sul fatto che il bambino non era di Luke. Lui non era venuto a scuola negli ultimi giorni e non ero riuscita a parlargliene. 

"Dove?" Le chiesi. "Magari usciamo quando torni."

"Non so quanto ci metterò." Brooke fece spallucce. Calum calciò il mio piede sotto il tavolo e indicò con la testa Luke e Brooke, sicuramente voleva che dicessi loro che sapevamo che Brooke fosse incinta. Sapevo che se non l'avessi fatto io l'avrebbe detto Calum, e non sarebbe finita bene.

"Cosa devi fare?" Le chiese Calum.

"Non sono affari tuoi." Scattò Brooke.

"Brooke.." Luke la guardò. I due si fissarono per un momento, come se stessero avendo una conversazione silenziosa.

"No, Luke, non ancora." Sussurrò infine Brooke.

"Devi." Le sussurrò in risposta, avvicinandosi nel caso che io e Calum stessimo ascoltando, cosa che stavamo facendo.

"Lo farò, però non ade-" Brooke scosse la testa, e prima che potesse finire la frase Luke le parlò sopra, scioccandoci tutti.

"Brooke è incinta."

"Luke!" Urlò Brooke, colpendolo forte sul braccio. Si alzò dal tavolo, lasciando che la sedia cadesse dietro di lei.

"Sono i tuoi migliori amici, non puoi mantenerlo segreto a loro." Borbottò Luke, prendendo la forchetta dal tavolo e punzecchiando il suo panino, ovviamente non più affamato. Tutti e quattro ci fissammo per un momento, aspettando che qualcuno parlasse.

"Ragazzo." Calum fu il primo a parlare.

"Devo andare." Disse Brooke piano. Raccolse la sua borsa dal pavimento e se la mise sulla spalla, uscendo velocemente dalla mensa.

"Ma che diavolo?" Mi alzai, afferrando la mia borsa. Capivo che Luke voleva sputarlo fuori e non nascondercelo, ma non l'ha davvero fatto nel modo giusto. Sapevo anche che Brooke si era comportata come una completa stronza negli ultimi tempi, ma non era tutta colpa sua. Aveva molto a cui pensare ma era ancora la mia migliore amica, avrei continuato a difenderla.

"Oh, per favore. Lo sapevate già comunque!" Luke sbuffò, lasciando cadere la sua testa fra le mani.

"Non avresti dovuto dirlo così!" Gli urlai.

"Stavamo cercando di andarci piano con lei." Disse Calum piano, ovviamente stava dalla mia parte.

"Beh, il bambino non è mio comunque, quindi perchè dovrebbe importarmi?" Luke mi guardò, i suoi occhi iniziarono a riempirsi di lacrime. Non era niente di nuovo per me, Michael mi aveva detto che Luke non era il padre quasi una settimana fa, stavo solo aspettando il momento giusto per tirarlo fuori, e non lo avevo programmato per così presto.

"Cosa intendi?" Chiese Calum, proprio mentre io dicevo. "Sai chi è il padre?"

Luke scossa la testa. "Non vuole dirmelo."

"Come fai a sapere che non è tuo? Avete fatto sesso, giusto?" Gli chiesi. Non mi era mai passato per la mente che Brooke mentisse tutte le volte che mi raccontava che lei e Luke avevano dormito insieme, non avevo mai realizzato quanto fosse facile mentire su una cosa del genere.

7.15 (italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora