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«Tanti auguri a Georgia...Tanti auguri a te.»

La mia migliore amica, sdraiata nel letto, spegne le sedici candeline a fatica.

Sua madre, Kathrine White, prende la torta e la posa sul tavolo nella stanza per tagliarla.

Georgia mi abbraccia e mi sorride debolmente. «Come va a scuola?» Mi siedo vicino a lei occupando meno spazio possibile «Senza di te? Una noia mortale.» Scuote la testa ridendo leggermente «Non è vero, raccontami il gossip della settimana.»

Il suo amore per i pettegolezzi c'è sempre stato, così le racconto di quando la professoressa di matematica, la signora Hale, ha trovato Lydia McGregor a pomiciare nell'aula di musica con Richard Valentine; così li ha portati in presidenza e l'ora dopo la notizia era di dominio pubblico. Aggiungo il racconto dettagliato del litigio di Lydia con il suo ragazzo Scott Cooper, con tanto di imitazioni delle loro voci.

«Lydia è proprio stupida, sa che l'aula di musica è controllata visto che non sono l'unica coppia che ci va.» Annuisco.

«Cosa mi dici di Nicolas?»

Nicolas Diamond è la cotta di Georgia da tutta la vita e il migliore amico di mia sorella. Infatti ha un anno in più di noi.

«Ieri è venuto a casa nostra, Stella e Bryce avevano litigato.» Sbuffa «Si metteranno insieme non è così?»

Mi sistemo meglio sul letto «Non penso.» Mi guarda truce «Non mentirmi Skyler.»

Ridacchio «Non ti sto mentendo.»

È vero, inizialmente pensavo anche io a loro due insieme, poi Stella mi ha raccontato alcune cose e ho smesso di farlo. Cose che non posso dire a Georgia; vorrei farlo, ma non posso infrangere un patto tra sorelle.

Mi viene da piangere nel vedere la mia amica ridotta così. Odio che pensi a quello stupido di Nicolas quando lei è su un letto di ospedale con due tubi nel naso.

«Sai, domani mi manderanno a casa.» Mi si illuminano gli occhi «Si, tra qualche giorno saremo a lezione di storia insieme.»

Le sorrido davvero felice e fiera della sua forza.

Da due mesi è ricoverata in ospedale dove ha continuato a lottare per ritornare alla sua vita normale. Dice di non voler passare altri giorni qui e i suoi genitori hanno deciso di esaudire il suo desiderio. E anche il mio.

Il pensiero che lei non ce la faccia e che non abbia potuto godersi gli ultimi istanti mi fanno venire da vomitare.

Georgia merita il meglio.

«Skyler tesoro vuoi una fetta di torta?» La signora White è dietro di me con un piatto di plastica verde e una forchetta abbinata.

«Ne mangi un po'?» chiedo alla mia amica «Dividiamo?» Annuisco. Sua madre ci passa un'altra forchetta e noi mangiamo la torta comprata nella pasticceria migliore della città.

In questo periodo in cui Georgia è stata in ospedale ho imparato a condividere qualsiasi cosa con lei. Voglio restarle vicino.

«Devo andare a studiare, domani prima di andare a scuola passo qui e beviamo un caffè.» La signora White si intromette «Georgia ti guarderà prendere il caffè» mi corregge.

«Giusto l'abitudine.» In realtà lei prende sempre un sorso dal mio bicchiere, dice che le manca il caffè schifoso della macchinette a scuola, così si accontenta di quello dell'ospedale.

«Un pezzo di una barretta al cioccolato?» chiedo speranzosa che acconsenta «Va bene, ma piccolo.» Annuisco.

Bacio Georgia sulla fronte assicurandole che ci vedremo domani.

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