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Si dice che sentire l'odore della persona che ami quando stai male sia di aiuto. Magari lei non può essere con te in quel momento, ma hai una sua maglietta o qualcosa di simile. La maglietta di Andrew per me era quello. Invece sono obbligata a dire addio a tanta felicità. La butto nella lavatrice e la fisso girare per più di un'ora sperando che sia un sogno. Però poi si asciuga e devo uscire. La prenderò una volta finite le lezioni. Allora vado all'università.

Lily e Jenn mi mancano da morire. Sono andate a Santa Monica e sento la loro mancanza più di ogni altra cosa mentre sono seduta ad un tavolo con Cameron che ha un braccio sulla mia spalla e mi parla di uno dei quattro appartamenti che ha trovato a Mosca. Oggi andrò da lui per sceglierne uno. Porterò con me la maglietta e la restituirò ad Andrew. Non riesco neanche a concentrarmi su Cameron e quindi mi limito ad annuire al suo blaterare. Andrew e Bryce sono arrivati. Si siedono al solito tavolo e iniziano a mangiare parlando. Bryce mi lancia una breve occhiata e, quando nota che ho già lo sguardo puntato su di loro, mi sorride. Non ricambio anche se vorrei. Invento una scusa per andare via, del tipo che mi è stata anticipata la lezione di genetica anche se non è vero. Così scappo via e mi siedo di nuovo dove l'altro giorno e piango. Poi qualcuno si siede vicino a me. «Stella mi ha trovato.» Resto sconvolta nel sentire la voce di Nick. Così alzo lo sguardo e penso di avere un'allucinazione. Così gli tocco le spalle. «Sei qui?» Sorride e poi annuisce. «Fatti abbracciare.» Lo faccio. Mi lascio stringere da Nick e provo a trovare conforto. «Smetti di piangere ok?» mormora. E vorrei poterlo fare, ma le mie lacrime aumentano ancora di più. «Vado a Mosca» singhiozzo lasciandolo con un'espressione stupita in volto. «Tu vai dove?» Mi stacco dal nostro abbraccio e mi appoggio nuovamente contro il muro sospirando. Allora gli racconto ogni cosa. Salto la lezione di genetica per farlo ma non mi importa. Nick è qui con me e avevo bisogno di lui. «Davvero Bryce ha detto questo?» Annuisco «Wow.» Fruga nella tasca dei suoi jeans scuri e mi prende la mano. «Ti ho preso questi. Sta a a te decidere cosa farne.» Sul palmo mi posa l'anello e la collana di Georgia. Li stringo forte fin quando non mi lasciano il segno sulle mani e strizzo gli occhi. «Mi manca anche se in questo momento dovrei odiarla» confesso. «Manca anche a me» afferma Nick con voce spezzata. Mi volto verso di lui e noto che sta piangendo. «Ho avuto il cancro cazzo. Ho avuto il cancro e sono sopravvissuto. In tutto quello schifo mi sono innamorato e lei è morta. Cazzo Skyler Georgia è morta.» Inizia a ridere mentre le lacrime scorrono sulle sue guance. «È assurdo.» Allora inizio a ridere anche io fin quando non mi fa male la pancia. Poi ci calmiamo e respiriamo affannosamente «Siamo incasinati.» Mi dà ragione con un cenno del capo. «Io sono qui perché Stella non mi lascia in pace e tu stai per partire per Mosca per dimenticare mio fratello. Non ho mai sentito una cosa più assurda. E siamo seduti per terra e tu stai saltando le lezioni.» Cominciamo di nuovo a ridere fin quando non sentiamo dei passi avvicinarsi. Alziamo di scatto gli occhi e Andrew e Bryce ci guardano come se fossimo stupidi. «Nick!» esclama Andrew con un leggero sorriso sul volto. Cerca di avvicinarsi ma poi si ricorda di tutto ciò che è successo. «Perché ridete?» domanda Bryce «O piangete, non l'ho capito.» Aggrotta le sopracciglia e si siede vicino a me. Le nostre spalle si toccano e non mi allontano dal mio migliore amico, nonostante tutto. Andrew si siede vicino a Nick. «Tutto questo è assurdo.» Sospiro. «Che cosa?» domanda Bryce. «Nick ha avuto il cancro e anche Georgia. Si sono innamorati e lei è morta. Ci avete mentito per nasconderci che Georgia si era suicidata e finto che non fosse successo nulla mentre io e Andrew ci innamoravamo e tutto andava bene. Lily ha perso il ragazzo che amava tempo fa. Il fratello di Jenn si è suicidato. È esilarante, sembriamo in una stupida telenovela piena di colpi di scena e fa ridere.» Mi appoggio alla spalla di Bryce sospirando per smette di ridere. «La vita va uno schifo» commenta Nick. «Vado a lezione.» Mi alzo in piedi e prendo lo zaino. «Aspetta, saltala.» Andrew si alza di scatto. Scuoto la testa «Abbiamo avuto il nostro bel momento. Sarà l'ultimo, almeno per me. Devo andare a lezione. Nick aspettami e andiamo a casa quando finisco.» Annuisce. Vado via verso la mia lezione e vorrei solo piangere. L'ultimo momento. La tempesta va avanti e non ha intenzione di calmarsi.

Ad aprirmi la porta è un ragazzo con degli occhiali con una montatura un po' brutta che mi rivolge un sorriso imbarazzato. Lo sorpasso salutandolo e vado subito verso la porta di Andrew. Prima mi levo il pensiero e meglio è. Busso ma nessuno risponde, allora provo a tirare giù la maniglia ma la porta è chiusa a chiave. Passerò più tardi. Metto la maglietta in borsa e vado da Cameron. Appena entro mi bacia e prova a sfilarmi la t-shirt. «Gli appartamenti» gli ricordo per uscire dalla situazione imbarazzante. «Possiamo guardarli dopo.» Mi avvicina ancora di più a sé «Togliamoci il pensiero.» Si decide ad allontanarsi e prende il computer da sopra la scrivania. Cinque appartamenti stupendi tra cui non so decidere. «Questo ha la lavatrice e la lavastoviglie» commenta Cameron. «Questo ha anche l'idromassaggio.» Annuisce «E il pavimento di legno che è un pugno in un occhio.» Abbiamo gusti diversi «Amo il pavimento di legno.» Guardo l'altra casa. «Questo ha la doccia minuscola e una finestra con vista su un muro. Scarta.» Passo al quarto appartamento. «Andiamo, quello con l'idromassaggio ha una finestra enorme!» Si forse quell'appartamento è il mio preferito. Voglio trovare un posto bello visto che i prossimi tre anni non saranno di certo i migliori della mia vita. Guardiamo il quinto appartamento che ha solo due finestre e lo scartiamo. Ora c'è la scelta tra l'appartamento con l'idromassaggio la lavastoviglie, la lavatrice e il pavimento di legno oppure quello che ha scelto Cameron. «Il paesaggio potrebbe essere suggestivo per qualche tuo disegno.» Sospira e dice che va bene. Si segna il numero dell'agente immobiliare e lo chiama passeggiando per la stanza mentre io resto seduta a gambe incrociate sul letto mangiandomi le unghie. «Bene. Grazie infinite.» Riattacca e mi guarda sorridente «È nostro!» Mi bacia «Festeggiamo?» Vorrei dire di no, ma mi rendo conto che dovrò passare del tempo con Cameron e che soprattutto dovrò scordarmi completamente di Andrew. Quindi faccio sesso con Cameron che mi chiede di restare per un po' dopo, ma gli dico che devo andare a studiare. Busso alla porta di Andrew mentre vado via e non è lui ad aprirmi ma la sua ragazza. Con una sua maglietta addosso. «Amore c'è una ragazza per te.» Andrew spunta senza maglia alle sue spalle e mi guarda mortificato. Ci siamo rifatti una vita. L'uno senza l'altra. «Ti ho portato questa.» Gli porgo la t-shirt azzurra. Esita un paio di secondi e poi la afferra. Mi volto e me ne vado, ma prima lancio un'ultima occhiata a loro due. Lei gli sta sorridendo, poi si alza in punta di piedi e lo bacia dolcemente sulle labbra. Lui le afferra i fianchi e richiude la porta. Ora capisco perché prima nessuno ha risposto. Dovrei esserci io al posto suo. Ma non importa. Non mi importa più di niente.

Spazio autrice
Ciao cari lettori! Come state? Skyler ha deciso di partire con Cameron e quindi va da lui a scegliere l'appartamento in cui vivranno a Mosca... Come andrà? Scena che spezza il cuore: Andrew sta con un'altra ragazza e Skyler vorrebbe essere al suo posto. I nostri due protagonisti adesso sono più lontani che mai nonostante le parole che si sono scambiati al telefono. Però abbiamo venti capitoli per vedere come si concluderà la loro storia, non vedo l'ora che possiate scoprirlo. Adesso andrò ad organizzare la pubblicazione dei capitoli per le vacanze di Natale e metterò un annuncio in modo che possiate essere informati. Se vi è piaciuto il capitolo lasciate una stellina e se avete domande, consgili, pareri o altro non fatevi problemi a scrivermi qui nei commenti, in privato oppure su instagram (giuliacattii). A venerdì!

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