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L'eutanasia, conosciuta anche come suicidio assistito, è legale in pochi paesi nel mondo. Il posto in cui viene eseguita questa procedura più celebre è la Svizzera. Molte persone ogni anno si dirigono in Svizzera per morire. Fa strano pensarlo. L'eutanasia è stata legalizzata a Washington D.C nel 2016 nonostante molti pensassero che fosse sbagliato. I medici possono prescrivere farmaci letali solo a malati terminali che hanno meno di sei mesi di vita. Dopo visite accurate anche con specialisti della durata di due settimane vengono dati questi farmaci al paziente. Il malato li ingerisce e quarantacinque minuti dopo il monitor dei battiti cardiaci smette di suonare. Morte. Un suicidio senza lamette per tagliarsi le vene, senza un coltello, una pistola un palazzo o un ponte da cui buttarsi, senza sonniferi. Un suicidio legale e assistito da un medico. Sono due i dottori che devono firmare per consentire l'eutanasia e non tutti sono pro a questa procedura. Ma non fanno storie, dicono di no senza dare spiegazioni e il medico cerca qualcun altro anche se nemmeno lui vorrebbe farlo. Georgia lo ha fatto. Il suo medico le ha dato sei mesi di vita per il cancro troppo espanso e, dopo averci pensato, ha deciso di eseguire il suicidio assistito. Ne ha parlato con la sua famiglia che ha accettato nonostante tutto perché sapevano che la avrebbero persa ugualmente. Due settimane dopo ha avuto il farmaco. Lo ha preso e sua madre mi ha chiamato nel lasso di tempo che le restava per dirmi che si era sentita male improvvisamente. Ma non era vero. Georgia aveva chiesto esplicitamente a tutti di restare zitti con me e Nick. Voleva che la ricordassimo come una persona forte che aveva lottato fino all'ultimo per combattere il suo cancro, non come una che si era arresa ed era morta. Queste cose ce le ha raccontate Stella, il giorno dopo la scoperta, quando lei e Nicolas sono scesi da un volo da San Diego senza neanche rivolgersi la parola. Io ho preso Nick e Bryce e Andrew Stella. Hanno provato a parlarmi ma io ho preso Nick per il braccio e sono scappata in macchina. Non ho bisogno delle loro stupide e inutili spiegazioni. Mi hanno mentito e hanno permesso a Georgia di morire. Non sono arrabbiata perché lo ha fatto. La avrei supportata sapendo che sarebbe morta lo stesso e che era inutile aspettare nella paura che morisse da un giorno all'altro. Avrei supportato la mia migliore amica. Ma lei ha voluto scaraventarmi fuori dalla sua vita come se io non fossi stata una parte importante di essa. Come se non fossi stata un pezzo che l'ha tenuta in piedi per tutta la sua esistenza. Ha preferito tenermelo nascosto, a me che l'ho portata in ospedale e le sono stata vicino. Questo è il ringraziamento per ciò che ho fatto. Bello vero? Pensare che la tua migliore amica forse alla fine della sua vita non era nemmeno grata per tutto quello che hai fatto per lei. Per tutto ciò che hai dato e hai perso. Mi sono persa un anno di superiori per lei. Mi sono persa delle feste. Ho perso Andrew, forse se avessi saputo la vera causa della morte di Georgia sarei stata meno male. Ho perso tanto della scuola. Ho ottenuto Bryce ma alla fine ho perso anche lui perché mi ha mentito per tutta la durata della nostra amicizia. E come cosa fa decisamente schifo. Vorrei solo piangere in questo momento. Invece sono seduta al tavolo della mia cucina con intorno tutte le persone più importanti della mia vita che cercano di giustificare le loro azioni. Ho Nick accanto, che mi stringe la mano ed è sul punto di piangere. Sul tavolo sono posati l'anello e la collana che Kathrine ha riportato, ma non li voglio. Andrew mi sta guardando incitandomi con lo sguardo a rimetterli, ma non lo farò. Non riesco nemmeno a guardarlo. Io lo amo e lui ha deciso di mentirmi. Di mentire a me che dovrei essere importante. Vorrei che Lily e Jenn fossero qui. Probabilmente andrò da sola a Santa Monica e starò da loro per un po', giusto il tempo di trovare una stanza al dormitorio del college visto che non posso permettermi un appartamento. Ma vorrei andarmene anche dalla UCLA. Da Los Angeles. Da Washington. Da tutte queste persone che parlano l'una sopra all'altra nella speranza di venire perdonati. «Basta» dico ad alta voce. «Non voglio scuse. Mi avete mentito. Avete preferito non dirmi che la mia migliore amica in realtà si era suicidata. Non mi importa di quello che avete fatto voi. Non siete mai stati una parte importante della mia vita.» Guardo i genitori di Bryce e i signori Diamond che sono con Matt. Loro non sono persone che mi hanno mentito. Nemmeno ci ho parlato a momenti. «Voi siete i miei genitori. Sono andata a fare questo stupido tatuaggio con te mamma e non mi hai detto nulla. Sapevi che avrei odiato Georgia e sei comunque rimasta in silenzio. Papà tu sei zitto da una vita. Non riesci nemmeno ad esprimere un'opinione che non sia uguale a quella della mamma» sputo tutto quello che per anni mi sono tenuta dentro. «Voi siete stati la mia seconda famiglia. Quando stavo male la vostra porta è sempre stata aperta per me. Eppure non avete neanche provato a convincere vostra figlia a dirmi la verità.» Passo a Bryce. «Non ho nemmeno le parole per te. Mi hai mentito. Ti ho odiato per un sacco di tempo per il tuo ego gigantesco e i tuoi modi da stupido, ma poi ti ho apprezzato. Ti ho voluto bene. Ho lasciato che dormissi con me quando avevo paura di restare da sola. Ti ho baciato per dimostrarti che non ci sarebbe mai stato nulla tra Nick e Stella e non te n'è importato. Ti ho fatto entrare nella mia vita. Ti ho aperto una porta che avevo chiuso dopo Georgia e tu mi hai buttata fuori da casa mia come se nulla fosse. Mi hai delusa e non voglio avere a che fare con te.» Non so dire quanto sia doloroso rivolgere questa parole a Bryce. Il mio migliore amico. O almeno pensavo che fosse così. «Tu invece sei mia sorella. Mi hai scritto delle lettere da leggere in momenti importati della mia vita. Avresti dovuto aggiungere quella "Leggi quando scoprirai che sono una bugiarda", sarebbe stata perfetta non credi? Il problema è che nessuno di voi ha capito che io avrei accettato la scelta di Georgia e che sono arrabbiata perché avete scelto di restare in silenzio e continuare a dirmi che Georgia è morta di cancro, perché non è vero. Si è suicidata. E voi non volete ammetterlo, pensate che dire la parola eutanasia faccia meno male perché non volete ammettere che il suo è stato un suicidio senza pistole o farmaci rubati dal cassetto. Sei mia sorella Stella. Abbiamo lo stesso sangue e mi hai tradita.» E poi arriva quella che forse è la parte più difficile tra tutte. Quella dolorosa da morire. «Ti amo. Non sono mai riuscita a dirtelo ma è così. E ora mi odio perché provo questo sentimento verso di te che non te lo meriti. Mi hai stretta tra le tue braccia, hai asciugato le mie lacrime, mi sei stato vicino in una grandissima messa in scena organizzata dalla mia migliore amica morta. E non mi sta bene. Sono venuta a studiare alla UCLA anche perché avevo bisogno della tua presenza nella mia vita, ma cosa importa a te? A te che sei un campione del football e un portento all'università. A te che puoi avere tutte le ragazze del mondo. Ma allo stesso te che piange perché sua madre è morta e nemmeno l'ha conosciuta. Al te che piange perché pensa a come sarebbe potuta andare se anche Nick fosse morto. Come ti saresti sentito se io fossi stata al tuo posto? Come ti saresti sentito dopo aver scoperto che la persona che hai amato dal giorno in cui ti ha aiutata a prendere una barretta energetica alle macchinette ti avesse mentito per più di un anno? Uno schifo. Così come mi sento io. E adesso voi starete tutti seduti qui. Nicolas potrà fare quello che desidera. Io andrò di sopra, prenderò le mie valige e andrò dalle mie amiche. Andrò da Jenn e Lily, che non sanno neanche di Georgia. Dirò loro cosa è successo e mi sosterranno.» Guardo per l'ultima volta la collana e l'anello sul tavolo. Vengo colpita da una fitta allo stomaco ma non faccio niente. Resto impassibile. Sono un pezzo di ghiaccio e mi chiedo come io possa essere arrivata a questo punto. Il punto del dolore immenso che non riesci nemmeno a comprendere perché sei troppo impegnato a cercare di alleviarlo. Ecco come si sente Skyler Harris il giorno in cui scopre che la sua migliore amica si è suicidata. Il giorno in cui scopre che tutte le persone che ama le hanno mentito. Esco dalla cucina e salgo le scale. L'anello e la collana restano lì, segno della fine dell'amicizia tra me e Georgia.

Spazio autrice

Finalmente siamo a metà di questa storia! Perdonatemi per quello che è successo, ho un po' pianto quando Skyler parla nella cucina. Ma devo calmarmi. Skyler è riuscita a dire ad Andrew che lo ama, peccato che sia in un contesto così brutto. Cosa ne pensate? Pensate che abbiano fatto bene a non dire la verità a Sky? Ora vi lascio perché sono davvero stanca visto che ho studiato tutto il giorno storia, ma ci vediamo venerdì con un nuovo capitolo! Lasciate una stellina e un commento se vi è piaciuto il capitolo, ciao.

Giulia

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