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L'appartamento non è proprio il massimo per una cena con undici persone, non lo sarebbe stato nemmeno per nove visto che i genitori di Bryce non erano programmati, ma comunque siamo riusciti a sederci tutti. Abbiamo dovuto fare altra spesa per paura che non bastasse quello che avevamo comprato, e non ci sbagliavamo. Non è avanzato nulla e ora, che sono le tre del mattino, sto cercando di lavare tutti i piatti per non doverlo fare domani. «Vai a dormire.» Mi spavento e guardo verso la porta, dove c'è Andrew, «Non sei ancora andato via?» scuote la testa «Ho aiutato gli altri di là.» Viene vicino a me e prende una pentola e inizia a lavarla. Continuiamo così in silenzio, ed è piacevole. «Ti va un gelato?» guardo l'orologio «Sono le tre e mezza, le gelaterie sono chiuse» dico «No, ne conosco una che sta aperta anche di notte.» Corre a prendere la mia giacca e si infila la sua. Avvertiamo Bryce, Stella e Nick che si stanno mettendo a guardare un film visto che non hanno sonno. Prometto loro di portare una vaschetta di gelato, poi usciamo. «Prenderò fragola e caffè.» Mi ricordo del nostro patto. Mi assale la malinconia pensando di aver sprecato tutto questo tempo con Andrew. «Io cocco e limone.» Parcheggia e scendiamo. La gelateria è veramente aperta. Un ragazzo ci serve e ci sediamo ad un tavolo. «Disgustoso» commento dopo aver assaggiato il mio cono. Andrew scoppia a ridere e priva il suo «Credo di vomitare.» Stavolta è il mio turno di ridere. Ci guardiamo con sguardo d'intesa e poi buttiamo i due gelati nel cestino vicino al nostro tavolo. Mi porta il mio gelato menta e tiramisù e prende il suo cocco e caffè. I nostri gusti preferiti. Verso le quattro e mezza siamo di nuovo a casa e gli altri stanno ancora finendo il film di cui non ho capito né titolo né trama, quindi non mi concentro mentre loro mangiano a cucchiaiate la vaschetta quattro gusti che ho comprato. «Volete?» ci chiede Stella infilando in bocca il cucchiaio pieno di gelato al cioccolato. Diciamo di no. «Io vado a dormire» annuncio. Mi danno la buonanotte e prendo Prada per poi andare in camera mia. Tra poche ore dovrò svegliarmi per cucinare visto il pranzo del ringraziamento. Io e Bryce ci abbiamo messo una giornata intera a trovare il tacchino perfetto. Ma andrà bene. O almeno credo.

«Stai attento a non bruciarlo» urlo dal salotto mentre io e Nick apparecchiamo il grande tavolo. «Sappiamo cucinare un tacchino» replica Andrew. «Ma se non sei in grado di preparare un piatto di pasta!» lo prende in giro Nicolas. Matt porta i tovaglioli verdi. Sinceramente non so perché sia qui, io non l'ho invitato. Bryce nemmeno. Però è comunque il fratello di Nick e Andrew e non può passare tutto il tempo in hotel con i suoi visto che ci siamo noi. Dovrò sopportarlo. Vado a vedere cosa stanno facendo Bryce e Andrew. Perché Stella è andata a prendere alcune cose da bere lasciandoli a bruciare casa nostra? Il mio telefono squilla e sul display c'è il nome di mia sorella. «Puoi dire a Bryce di scendere a darmi una mano?» le rispondo che sta cucinando con Andrew. «Chiamo Nic-» Non mi fa terminare la frase. «No!» Faccio per replicare ma non mi lascia il tempo «Fai scendere Matt.» Le dico che va bene e pochi minuti dopo lei è in casa. «Andiamo a vestirci» annuncio prendendo Stella per il braccio e trascinandola nella mia stanza. «Che succede?» le chiedo frugando nell'armadio cercando di trovare qualcosa da mettere che mi piaccia. «Di che parli?» mi porge un vestito azzurro attillato a maniche lunghe. «Perché non è potuto scendere Nick ad aiutarti?» mi sfilo la maglietta e i pantaloni e lo provo mentre aspetto che mi risponda. Sospira, «So che è guarito dal cancro. Ma non riesco a non preoccuparmi per lui. Ho paura che possa svenire o vomitare sangue. Ho paura che abbia quegli sbalzi d'umor violenti che aveva in ospedale. Di solito sono sintomo di morte per un cancro ai reni. Ma lui è in salotto a mettere dei piatti su un tavolo per il Ringraziamento e io pensavo che quest'anno sarei rimasta chiusa in camera a piangere perché lui sarebbe morto. Non è successo e ancora non realizzo. Ma ho paura. Ho paura che si sforzi troppo e si senta male.» Mi siedo vicino a lei senza nemmeno guardare come mi sta il vestito. «Dovrai affrontarlo. Anzi dovrete, tu e Nick perché siete amici e vivete insieme. Hai intenzione di portare la spesa su per le scale fin quando non finirete il college? O di fare ogni cosa che consista in uno sforzo al posto suo? Nick è una persona forte ed è guarito per questo.» Scuote la testa «Georgia era forte ed è morta. Non c'entra un cazzo. È solo fortuna e Nick l'ha avuta in parte.» Forse ha ragione. Non lo so più, «Perché solo in parte?» domando «Amava Georgia ed è morta. Cazzo Sky lui voleva morire al posto suo e non ha potuto fare nulla se non andare avanti per lei.» Trattengo le lacrime. È il giorno del Ringraziamento e non si piange. È un bel giorno. «Parlane con Nick. Col tempo andrà meglio.» Annuisce e va a prendere dalla valigia in camera di Bryce il vestito a cui aveva pensato. È nero e ampio sulla gonna e le sta davvero bene. Ci trucchiamo cercando di smettere di pensare a tutto quello che ci è successo.

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