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Spesso la vita di mette davanti a scelte che consideri impossibili, spesso alla fine riesci a trovare quella risposta che ti sembrava irraggiungibile. La mia scelta decisiva non l'ho presa io ma Bryce Kade. È stato lui a farmi capire cosa volevo fare nonostante l'indecisione. Dopo il nostro discorso ho dovuto pensare ancora un po' per giungere ad una conclusione, ma alla fine ce l'ho fatta. Il problema non era decidere ma riuscire ad andare avanti, in quel momento la decisione sarebbe stata facile. E alla fine ce l'ho fatta. Ho preso quella decisione che mi sembrava impossibile. Anche adesso sono davanti a una decisione che mi sembra impossibile e Jenn e Lily non mi aiutano, per niente. «Potrebbe condizionare il corso della mia vita!» mi lamento continuando a fissare il tabellone. «Partire per Mosca potrebbe cambiare la tua vita» sbuffa Jenn. A loro non ho ancora parlato della decisione che ho preso. Lo farò, davvero. «Sentite, scegliere tra milkshake alla vaniglia o al cioccolato potrebbe cambiare ogni cosa. Se prendessi quello al cioccolato potrei scontrarmi con qualcuno e rovinare la maglietta. Se prendo quello alla vaniglia potrei essere investita da un auto appena esco.» Mi mordicchio le unghie «Allora voto quello alla vaniglia, almeno non vai in Russia.» Non replico e continuo a cercare di decidere. «Skyler non importa di uno stupido gusto di un milkshake, importa che tu vada in Russia tra un mese e mezzo» dice Lily «Due mesi» la correggo «Che importa. Prendilo alla vaniglia.» Seguo il suo consiglio nonostante sia ancora indecisa e chiedo al ragazzo alla cassa un milkshake alla vaniglia. Me lo porge dopo qualche istante e andiamo a sederci ad un tavolo. «Sei sicura di voler par-» fermo la mia amica «Si. Ho impiegato molto a prendere questa decisione ma ce l'ho fatta. Ne ho parlato con Bryce.» Restano a bocca aperta per ciò che ho detto. Allora racconto tutto alle mie amiche.

3 maggio 2019, 5 giorni prima. Los Angeles

«Ma se vuoi il mio giudizio imparziale proverò a dartelo» dice. Si sistema sul divano e si passa una mano tra i capelli. «Parti. Scordati di tutto quello che ti ha procurato dolore. Scordati di Georgia, di me, di Stella, dei tuoi, anche di Nick e delle tue amiche. Scordati di Andrew. Noi ti amiamo. Questo lo sai già, ma vai. Non sarai felice a Mosca a parer mio, ma potresti andare avanti, superare il tuo dolore. Senza di noi. Senza di me.» Non volevo piangere ma mi ritrovo a farlo. «Oh no ti prego non farlo.» Bryce, in modo impacciato, mi posa una mano sulla spalla nella speranza di confortarmi ma è inutile. Lascio che mi abbracci per quella che è probabilmente l'ultima volta. «Vai a Mosca e rifatti una vita con Cameron. Meriti di essere felice Sky, meriti di non soffrire e di superare il dolore che ti abbiamo causato. Non sai quanto mi dispiaccia. Spero che un giorno tu possa perdonarmi.» Mi posa un leggero bacio tra i capelli biondi, «Lo spero anche io» sussurro, ma lui non riesce a sentirmi. Restiamo in silenzio in questa posizione. Non sono a disagio perché è successo un sacco di volte di passare del tempo così. Di passare la notte in questo modo senza riuscire a dormire per i milioni di paranoie. Ma alla fine mi ricordo di tutto quello che è successo, del mio dolore di cui è responsabile anche Bryce. «Devo andare a casa. Ho da studiare e vengono le ragazze a cena.» Bryce si alza e mi accompagna fino alla porta. «Se vorrai tornare qui sai che sei libera di farlo, prima di partire», non lo farò. Non sono assolutamente pronta a farlo; non sono pronta a perdonare Bryce. Comunque annuisco e gli rivolgo un leggero sorriso. «Ciao.» Apro la porta e, prima di varcare la soglia, lascio le chiavo sul tavolino in segno che non tornerò. Poi mi volto un'ultima volta quando Bryce mi richiama «Ti voglio davvero tanto bene.» Una lacrima gli solca il viso e mi obbligo a non piangere non davanti a lui. Non rispondo e corro giù per le scale. Quando sono fuori mi rinchiudo in macchina e inizio a piangere posando a testa sul volante. Cinque minuti dopo mi passo le mani sulle guance e mi guardo nello specchietto «Io ce la posso fare.» Metto in moto e torno a casa.

8 maggio 2019, Los Angeles

«Quindi partirai.» Annuisco «Ieri sono andata alla confraternita, dovevo riportare la maglietta ad Andrew. All'inizio non mi ha aperto quindi sono andata da Cameron. Quando stavo andando via ho bussato per restituire la t-shirt. Mi ha aperto la sua ragazza. Non mi aveva aperto perché stavano facendo sesso e quando me ne sono andata mi sono voltata e si stavano baciando. Si è rifatto una vita e non starò qui a guardarlo mentre mi dimentica.» Jenn mi afferra la mano sopra il tavolo «Andrew Diamond non ti dimenticherà perché ti ama più della sua stessa vita.» Scuoto la tesa «Se mi avesse amata davvero ora non starebbe con lei.» Lily solleva un sopracciglio «Allora tu non lo ami davvero? Stai con Cameron.» Sospiro perché, purtroppo, ha ragione. Amo Andrew e sto con Cameron per dimenticarmi di lui. Andrò anche dall'altra parte del mondo per dimenticarlo. Perché Andrew non dovrebbe farlo? Sospiro e bevo un po' del mio milkshake pentendomi di averlo preso alla vaniglia. Dovevo prendere quello al cioccolato forse. Cerco di scordare i dubbi più grandi che ho nella testa sostituendoli con cose stupide come vaniglia o cioccolato, pizza o insalata, jeans o gonna. «C'è una festa stasera» annuncia Jenn guardando il telefono su cui probabilmente sta leggendo un messaggio di Adam, il suo ragazzo. Lily mi ha detto che ieri sera non è tornata a casa, ma non ha raccontato niente a nessuna delle due. Annuiamo e decidiamo di andare. «Ieri sera ho fatto sesso con Adam. Nel suo appartamento. Ha cacciato il suo coinquilino» lo dice con un sorriso stupido stampato in faccia. La sua felicità dovrebbe essere contagiosa; eppure non riesco a fare a meno di sforzarmi di sorridere. Sto diventando apatica. «Sono felice per te.» In realtà è vero, solo che non riesco a esprimere le mie emozioni. Sto iniziando ad avere paura di provare sentimenti. Non dovrebbe succedere ma è così. «Devo andare a studiare. Ci vediamo stasera?» annuiscono «Ti passiamo a prendere alle 22.» Le saluto e vado via. Mi sorprendo di me stessa perché, appena uscita dal locale, spero che mi investa un auto come avevo detto prima alle mie amiche. Non voglio morire, però in modo da rimandare la partenza. Oppure mandarci Cameron e poi non raggiungerlo mai. Nella speranza che Andrew venga in ospedale e mi chieda ancora scusa, probabilmente lo perdonerei.

Arrivata a casa trovo Nick intento a fare le valigie, mi mancherà davvero tanto. «Stasera c'è una festa che ne dici?» Mi guarda sbuffando una risata visto che è da ieri che provo a convincerlo a fare qualche pazzia. «Va bene.» Gli salto al collo abbracciandolo. Cerco di privare felicità. Mi ritrovo a piangere tra le braccia di Nick. E anche lui piange. Odio il fatto che la nostra vita sia così fottutamente complicata. Ma non migliorerà, a questo punto può solo che peggiorare. Stiamo per precipitare e nulla potrà impedirlo.

Spazio autrice
Bentornati in questo nuovo capitolo! Finalmente abbiamo scoperto cosa ha detto Bryce e Skyler e l'ha convinta a partire, ma lo farà? Nick e Skyler andranno ad una festa, tutto sta per precipitare... E quindi che accadrà? Lo scoprirete lunedì! Se vi è piaciuto questo capitolo lasciate una stellina. Per consigli, pareri o altro scrivetemi su instagram @giuliacattii oppure qui su wattpad (commenti o in privato). Ciao!!

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