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La neve si è sciolta e ne sono felice, anche perché è buio e guidare non sarebbe sicuro. Se devo essere sincera sto guidando un po' a caso, non so dove sia Andrew. Infatti arrivo all'ospedale e corro nella stanza di Nicolas. Dentro c'è solo sua madre. «Salve signora Diamond» la saluto cordialmente. Devo chiederle se sa dov'è Andrew. Guardo Nicolas che sta dormendo e quindi non ascolta cosa diciamo. «Come sta?» domando, lei risponde «Bene.» le sorrido e poi faccio la fatidica domanda «Sa dov'è Andrew» ci pensa un secondo «Dovrebbe essere a casa, se non è lì dovresti proprio chiedere ad Harold.» la ringrazio e mi precipito fuori dalla stanza senza nemmeno controllare come sta Georgia, ma la vedrò sicuramente domani. Guido fino a casa Diamond. Ci sono stata una volta l'anno scorso, ma né Andrew né Matt erano presenti alla cena. È una casa in mattoni bianchi con un grande giardino ben tenuto che la circonda. L'erba viene tagliata regolarmente dal giardiniere che Harold Diamond ha assunto molto tempo fa. Il vialetto in ciottoli è delimitato da una scia di siepi curate e un albero di ciliegie si trova al centro del prato alla mia sinistra, con un'altalena legata ad un grande ramo. La veranda ha un dondolo color legno che, secondo Stella, è il posto migliore della casa insieme all'altalena. Suono il campanello e il signor Diamond apre la porta verde. «Salve signor Diamond.» mi rivolge un sorriso chiaramente stupito dalla mia visita «Ciao Skyler.» mi fa cenno di entrare, ma io scuoto la testa. «Andrew è in casa» chiedo «Temo di no... Lui è Matt sono andati a comprare alcune cose per Nicolas.» gli chiedo l'indirizzo del negozio e lo ringrazio in fretta. Salgo di nuovo in auto e imposto sul navigatore del telefono che mi dice che ci vogliono dieci minuti per raggiungere il negozio. Spero solo che non vadano via prima che io arrivi. Per tutto il tragitto penso molto. Non so esattamente cosa gli dirò, ma devo parlargli, la sua presenza nella mia vita è essenziale. Lui è il mio motivo per tornare. Lo è sempre stato da quando quella stupida macchinetta dell'ospedale si è bloccata e ha fatto entrare Andrew Diamond nella mia vita. Non so se lui sia riuscito a migliorarla visto tutto quello che succede ad entrambi per Nick e Georgia, ma penso che sia stato un piccolo spiraglio di luce in tutta questa oscurità. E non lo farò scappare. Voglio essere presente per lui perché è giusto così. Lo voglio nella mia vita. Lo voglio anche se il suo nome non lo rispecchia, anche se crede di non essere coraggioso per me lo è. Lo voglio perché mi fa credere di non essere una che scappa anche se è l'unica cosa che vorrei fare in questo momento. Invece sto andando incontro al mio motivo di tornare. Ad Andrew. Mi ritrovo davanti ad un negozio di cui non leggo nemmeno l'insegna e credo sia questo. Il signor Diamond mi ha detto il nome ma non me lo ricordo. Matt è poco lontano dall'ingresso con due sacchetti di carta tra le mani. «Andrew» scendo dalla macchina. «Ciao anche a te Skyler.» vorrei sbuffare ma mi trattengo. «Ciao Matt. Puoi dirmi dov'è Andrew» gli rivolgo un sorriso finto ma lui sembra credere alla mia cortesia. «Mi ha lasciato qui per andare da te e sto aspettando un taxi.» mi precipito in macchina. «Grazie.» urlo sfrecciando via sotto il suo sguardo infastidito. Gli avrei anche dato un passaggio se non dovessi sbrigarmi e se lui non detestasse Andrew. Mentre sto guidando mi arriva una chiamata da Stella. «Andrew Diamond è appena andato via-» la interrompo «Fermalo. Adesso.» Non se lo fa ripetere due volte e riattacca.

Arrivo davanti a casa mia e la sua auto nera è lì, ma lui no. Probabilmente è dentro. Corro fuori dall'auto e mi fiondo in casa. Bryce, Stella e Andrew sono in cucina. «Amore dobbiamo studiare per il test di storia di domani.» Stella prende il suo ragazzo per il braccio e lo trascina fuori dalla cucina. «Ma non abbiamo nessun test di storia.» borbotta, ma lei lo zittisce con la mano «Ah intendi studiare in quel senso.» escono dalla stanza chiudendosi la porta dietro così nessuno può più sentirli. Sorrido divertita dalla loro conversazione. Ok, Bryce è simpatico. Mi ricordo della presenza di Andrew e finalmente lo guardo. Appoggiato al tavolo con un maglione verde scuro e dei jeans rovinati a me sembra la cosa più bella del mondo. Non dovrebbe essere così probabilmente, ma lo è. L'anello di sua madre è al dito e vorrei sospirare di sollievo visto che la settimana scorsa l'ha gettato via. Guardandolo in viso mi rendo conto di quanto lui mi sia mancato in questi sette giorni. Quante ore sono sette giorni Centosessantotto. Minuti? Diecimilaottanta. Secondi? Seicentomila ottocento. Anche Andrew mi sta studiando con lo sguardo quando finalmente i nostri occhi si incrociano. Eccolo lì. Il mio motivo per tornare. Proprio davanti a me. Senza dire nulla mi butto tra le sue braccia e inizio a piangere. Lui non mi respinge come pensavo, mi stringe a sé. Non so nemmeno perché sto piangendo, probabilmente perché mi è mancato fin troppo e ho davvero bisogno di lui per andare avanti. Restiamo abbracciati per un po', nel più totale silenzio rotto solo da me che tiro su col naso. È lui il primo ad allontanarsi. Con il suo meraviglioso sorriso stampato in faccia mi asciuga le lacrime dalle guance e le tiene lì. Mi trasmette calore e mi guarda. Posa la fronte sulla mia e il suo respiro caldo mi solletica il viso, ma è piacevole. Vado nel panico. Cosa vuole fare? Vuole baciarmi? Cosa dovrei dire dopo? Dovrei solo stare zitta vero? Oppure dire almeno qualcosa. Ora dovrei stare in silenzio e aspettare che lui mi baci giusto? Ma se non lo facesse? Forse dovrei solo allontanarmi, ma poi penserebbe che io non lo voglio ma in realtà non so se è così. Cioè Andrew mi piace da morire ma non l'ho mai pensato in quel modo. Non ho mai pensato a ciò che provavo quando mi aiutava a studiare oppure quando assaggiavamo quei gusti strani di gelato insieme. Mi godevo il momento. Ogni momento con Andrew è meraviglioso. Anzi è meraviglioso, perché lui è qui. Però è lui quello che parla senza interrompere il bel momento. Perché rimane nella stessa posizione e continua a guardarmi negli occhi. «Mi dispiace.» sussurra, «Dispiace anche a me.» e poi lo fa. Faccio la prima cosa che mi viene in mente perché pensarci prima non serviva. Non sapevo cosa fare prima perché non ero sicura che sarebbe successo. Ma comunque ricambio il bacio di Andrew. Quando l'ho conosciuto non avrei mai pensato che saremmo arrivati questo punto. È passato circa un mese. Abbiamo perso l'ultima settimana arrabbiati l'uno con l'altro ma inutilmente. Perché alla fine anche io sono il suo motivo per tornare. Mette fine al nostro bacio allontanandosi di poco. «Mi sei mancata Sky.» sorrido e gli dico che anche lui mi è mancato, ma poi la verità mi colpisce in faccia. Però forse è una bella verità. Io sono innamorata di Andrew Diamond.

Spazio autrice
Eccoci qui... Finalmente Skyler e Andrew si sono baciati, ma cosa succederà? Non resta solo che scoprirlo nel prossimo capitolo di venerdì. Se vi va lasciate una stellina e un commento. Ciao ciao💘

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