PASSATO. ~La luce attrae tutti, ma la penombra solo gli eletti~

L'angelo mandato da Dio

"Iwaizumi..." lo richiamò Wakara, un suo amico di corso nonché suo compagno di stanza.

Cercò il più possibile di tenere gli occhi aperti, ma era decisamente un'impresa ardua data la sensazione di noia che gli trasmetteva la lezione.

"Amico, tutto bene? Sembri stanco" constatò il ragazzo dai capelli tinti di biondo.

"Lo sono..." confermò il moro sbiascicando.

Più che stanco sembrava ubriaco.

"Non è forse per quei sogni che fai?"

"Come fai a sapere dei miei sogni?" domandò il moro forse con un livello di voce troppo elevato.

"Parli nel sonno" ridacchiò leggermente il biondo.

Il moro non rispose e si mise a prendere appunti.

"Forse è per via di tutti gli allenamenti che fai" ipotizzò Wakara.

Iwaizumi si fece serio, aveva iniziato a sognare cose strane, ma la particolarità di ogni suo sogno era una ragazza, dai lunghi capelli bianchi, eppure il moro era convintissimo di non conoscere una ragazza che corrispondesse a questa descrizione.

Ecco da cosa derivava la sua ansia.

"Forse..." fece il vago.

"Iwaizumi credo che tu debba fare due chiacchiere con la consulente degli studenti" si grattò la nuca imbarazzato il biondo.

"Non sono mica pazzo!" si arrabbiò il moro voltandosi di scatto verso di lui.

"Credo solo che ti potrebbe servire, magari per sfogarti" cerco di spiegarsi al meglio il biondo imbarazzato.

Iwaizumi segui altre due ore di lezione per poi constatare che forse l'idea dell'amico non era malaccio, in più non riusciva a tenere gli occhi aperti, quindi andare a lezione sarebbe stato completamente inutile.

"È permesso?" chiese bussando educatamente alla porta del consulente scolastico.

"Certo, entra pure" disse la donna gentilmente.

"Come ti chiami?" chiese lei facendo accomodare il moro.

"Sono Iwaizumi Hajime"

"Ciao Iwaizumi, cosa succede?"

Il moro tentennò.

"Ultimamente faccio dei sogni" affermò il ragazzo guardando a terra.

"Incubi?" lo corresse la donna credendo avesse confuso le due parole.

"No, sono dei sogni, a spaventarmi è il fatto che in ognuno di essi è presente una ragazza" spiegò agitato "Ha dei lunghi capelli bianchi, un'espressione rilassata e la pelle pallida, ma io non ho mai visto questa persona in vita mia!" urlò frustrato.

"Tu credi in Dio?" chiese la donna.

"Beh... si"

"Allora forse è solo un suo angelo venuto a proteggerti"

'Questa è pazza' pensò il castano, che subito dopo si dileguò e se ne andò.

Quella chiacchierata non l'aveva aiutato affatto a tranquillizzarsi.

Si grattò la nuca mentre pigramente tornò nella sua stanza ad attendere l'allenamento giornaliero.

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"Buongiorno!" disse entrando in palestra già occupata dagli altri suoi compagni di squadra.

"Oh, Iwaizumi! Oggi arrivano i primini!" commentò un ragazzo castano seduto a terra intento ad allacciarsi le scarpe.