Ad essersene andati, lo scoprimmo solo la sera, erano stati il ragazzo del 4 e i due tributi del 9.
Rimasi molto colpita dalla tenacia del tributi dell'8, che, magari, erano stati fortunati e avevano trovato la protezione dei Favoriti.
Han ed Evelyn erano stati a caccia durante il pomeriggio, ma avevano trovato ben poco: un uccellino e qualche bacca commestibile.
Seneca non aveva ancora mandato nulla, così divisi nuovamente l'ultimissimo pezzo di pane e accendemmo un fuocherello.
In quel momento riuscii ad udire le imprecazioni di Theo e Myriam, che ci avevano severamente vietato di accendere dei fuochi durante la notte.
Dell'uccellino non c'era un granché da mangiare, così lo lasciammo a Francis, mentre noi altri ci abbuffammo con le poche bacche che Han aveva raccolto.
Eravamo tutti senza arma; o meglio, io avevo il filo elettrico, ma non sarebbe servito a cacciare.
Salii sui rami più alti e riuscii a intravedere la Cornucopia: non era molto distante.
<Che armi necessitate?> chiesi ai ragazzi.
Han un coltello, Evelyn dei materiali per fabbricare delle trappole, mentre Francis volle a tutti i costi una lancia.
<Vuoi andare alla Cornucopia da sola?>
Annuii alla domanda di Evelyn e scesi dell'albero; imposi loro di seguirmi fino ad un certo punto e poi di appollaiarsi su un albero in attesa che tornassi.
<Che cosa ne facciamo del fuoco?> disse Francis, calciando un sassolino.
<Lascialo lì dov'è. Acceso.
Ora muoviamoci!>Fortunatamente, nessun altro tributo era nei paraggi; non che fossimo tanti rimasti in vita, ma fu un sollievo non vedere da vicino nessun Favorito.
Mi avvicinai alla Cornucopia; era veramente un posticino strano.
Era ancora molto fornita: provviste, armi e indumenti.
Presi il coltello che ritenni più letale, i materiali che mi chiese Evelyn, ma non c'era la lancia per Francis.
Un'arma attirò la mia attenzione: una frusta. La toccai e una leggera scossa mi fece il solletico sul dito.
Ghignai e la presi.
Mi sembrava tutto troppo facile, ma non me ne preoccupai: corsi verso l'albero dove avevo lasciato i ragazzi e mi arrampicai dando loro gli oggetti.
<Mi dispiace, Francis, ma non c'era la lancia.> gli porsi la frusta e dissi <Ho trovato questa, però.>
Francis squadrò la frusta, ma la rifiutò.
<Vuoi il filo?> proposi.
<No.> rispose secco il ragazzino.
<Grazie, Jessie. Il coltello è perfetto.> disse Han, maneggiando la lama con estrema facilità <Ho sempre desiderato un coltello del genere, ma i miei me l'hanno proibito in svariate occasioni.>
Evelyn si era seduta su un masso e stava fabbricando delle trappole per catturare qualche animaletto.
<Allora? Ho fatto un buon acquisto?> le domandai, dondolandomi e tenendomi in equilibrio grazie alle mie gambe avvolte a un ramo.
Lei alzò lo sguardo e annuì:<Perfetto! Sei un'ottima scovatrice di tesori...>
Feci una piccola capovolta e atterrai in piedi; Evelyn rimase senza parole e applaudì per il mio gesto tecnico.
<Wow.>
<Beh... grazie.> feci io inchinandomi.
Presi una sigaretta e la accesi.
<Le ragazze dell'1 e del 2 sono letali.>
<E tu come lo sai?>
Solo dopo mi accorsi della domanda, decisamente stupida, dato che durante le sezioni di gruppo tutti potevano vedere le abilità degli altri; Theo mi aveva detto una volta che tutti i Favoriti, principalmente quelli dei Distretti 1 e 2, amavano pavoneggiarsi di fronte a quei tributi che ritenevano più scarsi.
<Addestramento.> rispose semplicemente Evelyn.
<E che cosa sanno fare di così eccezionale?>
Han rispose alla mia domanda lanciando il coltello contro l'albero.
<Danae, del 2, è un'ottima combattente. Preferisce il corpo a corpo, ma con qualche arma diventa una bestia.> riassunse Evelyn.
<Mentre Ludmilla è bravissima a lanciare.>
Ora capivo: Francis aveva imparato a lanciare guardando Ludmilla; lo stesso ragazzino me lo confermò pochi minuti dopo.
<Però hanno un punto debole.> bofonchiò Francis <Danae sembra essersi innamorata di Hector; Ludmilla invece ha scarsa resistenza nella corsa.>
Pensai a come poter sfruttare a nostro vantaggio quelle debolezze, ma non mi venne in mente nulla.
Appoggiai la schiena al tronco dell'albero ed esaminai la frusta; con essa avrei potuto ferire e tenere lontani i Favoriti e gli ibridi, che, stranamente, non si erano ancora fatti vedere.
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ʟᴀ ᴛʀɪsᴛᴇ sᴛᴏʀɪᴀ ᴅᴇʟʟᴀ ʀᴀɢᴀᴢᴢᴀ ᴅᴇʟ ᴅɪsᴛʀᴇᴛᴛᴏ 5
FanfictionCaesar mi sorrise, mostrando tutti i suoi bellissimi, e fintissimi, denti bianchi come il marmo, e, al posto di rincuorarmi, mi chiese se avevo qualcuno da cui tornare finiti gli Hunger Games. Udendo quella domanda mi misi a ridere: chi mai avrebbe...