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Volete sapere chi sono?
Kelly Stanford.
23 anni.
Miglior agente dei servizi segreti,CIA,FBI e militare dell'esercito americano.
Perché ho preso questa strada?
Beh, tradizione di famiglia.
Mia madre era un'agente dei servizi segreti,mio padre un soldato.
Morti entrambi quando avevo solo tre anni, in missione,morti con onore,sono stata cresciuta da mio zio.
Non ho avuto un'infanzia normale,mi allenavo,studiavo con insegnanti privati una vita stravagante per una bambina...
Ma grazie a questo sono diventata la donna che sono oggi.
Ma come ho conosciuto Sberla?
Mi ha salvato la vita.
Ma torniamo indietro di qualche anno...
Iraq.
Stavo lucidando il fucile sotto il sole cocente,mentre i miei compagni parlavano e controllavano il perimetro,"Kelly la vuoi una birra quando torniamo in base? Offro io".
Guardai Mike,sorrisi abbassandomi gli occhiali,"Ci sto! Se facciamo una gara a chi finisce per primo, doppio giro",mi fece la linguaccia,amavo il mio gruppo,eravamo in 6.
Mike.
Io.
JJ.
Frank.
Halsey.
Tom.
Io ero l'unica ragazza e avevo solo diciannove anni,per loro ero una specie di sorellina piccola,ero l'arma della squadra...

"CI SPARANO ADDOSSO! ABBIAMO BISOGNO DI RINFORZI!".
"MAYDAY!MAYDAY!".
"GRANATA!".
La vidi,stava cadendo su di noi,corsi e con un salto la colpì col fucile,ma questa esplose e mi fece sbattere la schiena contro il muro di una casa, nell'impatto persi il caschetto,"CAZZO!".
Mike corse subito da me,mi prese di peso e mi nascose con gli altri,"Kelly sveglia!".
JJ iniziò a prendermi a sberle.
"Ehh si...",mi massaggiai la testa,"Sono quattro,Kelly vai. Ti copriamo le spalle".
Disse Tom caricando il fucile.
Mi allacciai il caschetto e andai all'attacco,sparai il più dritto possibile,ma fra granate e proiettile era veramente dura.
Quei bastardi erano ben attrezzati.
Mi distesi a terra.
Presi la mira e sparai dritto in fronte a uno.
"OH YES BABY!".
Mi alzai e mirai agli altri,i ragazzi mi stavano comprendo le spalle,ma un proiettile mi entrò nella coscia,urlai per il dolore e mi accasciai a terra,ma non mollai il mio fucile,mi trascinai dietro ad un muretto e venni raggiunta da Mike,era il mio braccio destro,"Una fasciatura e passa,sei forte ragazza",si tolse l'elmetto per mettersi l'acqua,ci guardammo negli occhi,erano rassicuranti,verdi come le foglie degli alberi,mi sorrise e in quel momento mi ritrovai il suo sangue in faccia.
Un proiettile in testa.
Un cecchino.
Mike mi cadde addosso.
"N-no...".
Mi mancava l'aria.
Mi sentii soffocare.
Scossi il corpo di Mike.
"No-non scherzare".
Dissi cercando di essere seria.
I ragazzi videro la scena e presi dalla rabbia,iniziarono a sparare a caso,vidi ognuno di loro cadere a terra.
I loro colpi riempiti dai proiettili.
Avevamo perso questa missione.
Ero ancora viva.
Col cazzo che perdavamo la missione.
Strinsi la fasciatura intorno alla coscia,misi il corpo di Mike disteso a terra.
Presi le sue armi e le bombe a mano e andai all'attacco.
Sparai.
Lanciai bombe.
Urlai e piansi.
Persi totalmente il controllo di me stessa.
Uccisi quattro uomini.
Mancava quel figlio di puttana di un cecchino.
"DOV'È CAZZO SEI FIGLIO DI PUTTANA?!".
Sparai in aria.
Ma un proiettile penetrò il mio giubbotto antiproiettile.
Il mio petto sanguinava.
Passai la mano e vidi il sangue caldo sulla mia pelle.
Mi lasciai cadere a terra.
Sorrisi e sputai sangue.
Guardai il sole.
Stavo morendo.
Sarei morta con i miei amici.
La squadra D6 al completo.
Piansi pensando a loro.
Dopo questa missione saremmo tornati a casa,loro sarebbero tornati dai loro genitori,amici e fidanzate...
Ma torneremo tutti in delle bare...
Che schifo.
Le forze mi stavano abbandonando e il caldo non aiutava.
Ma tanto stai morendo Kelly,che ti frega del caldo?
Chiusi gli occhi,ma le mie orecchie udirono dei rumori e delle urla.
Allucinazioni.
Almeno sarei tornata fra le braccia di mamma e di papà...

Quel dannato proiettile.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora