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Il corpo di Kelly stava per cadere in avanti ma con uno scatto la presi al volo.
"Va tutto bene".
Tirai un sospiro di sollievo.
"Ti avevo detto che era tutto okay".
Scossi la testa,si alzò e mi fece l'occhiolino,girandosi verso il cecchino che era stato posizionato da lei,avevamo ucciso l'uomo,Kelly tirò un calcio contro l'uomo morente a terra,"Bastardo!".
Un altro calcio.
"Ti sarebbe piaciuto farmi fuori eh?!".
Un altro calcio.
"FIGLIO DI PUTTANA!".
"Kelly basta!".
Mi guardò e iniziò a piangere,si asciugò le lacrime,"Se lo merita",Sosa ci raggiunse,"Ottima idea Arma",le due avevano escogitato un piano ma senza dirmelo,forse Kelly voleva rendere la cosa teatrale come le piaceva fare a volte.

Tornammo al campo base con dei prigionieri è quello che ci serviva sapere per questa missione; "Voi due non mi servite più",guardammo Sosa,"Fra mezz'ora metterete le vostre chiappe su un aereo dritto per gli Stati Uniti".
"Tsk tutto questo casino per due prigionieri e delle informazioni misere?".
"Come scusa Sberla?".
Guardai Sosa dritta negli occhi,"Da oggi non servi più all'esercito americano".
Kelly si pietrificò.
"Andate pure",disse Sosa dandoci le spalle,"NON HO FIN-",un medico conficcò un ago nel collo di Kelly,"Ma che cazzo fate?!".
"È un tranquillante. Altrimenti non sarebbe mai salita sull'aereo",rispose la donna malefica davanti a me; ci caricarono sull'aereo insieme ad altri soldati,Kelly era totalmente addormentata su di me,e ora che sarebbe stato di lei?
"Mi dispiace piccola",le sussurrai baciandole la testa,"Mi dispiace".

Quel dannato proiettile.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora