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"LASCIALA!".
La canna della pistola contro la sua testa.
Iniziò a dimenarsi.
L'uomo davanti a me iniziò a ridere,"No".
I suoi occhi chiedevano aiuto,era la prima volta che la vedevo così...
Indifesa.
Il cuore mi batteva a mille e i pensieri in testa non smettevano di aumentare.
Non potevo perderla...

Qualche giorno prima...
Si addormentò sulla mia spalla,le misi una coperta sul petto,il viaggio sarebbe stato lungo e non volevo che prendesse freddo.
Eppure...dentro di me avevo una strana sensazione che mi tormentava...

"Okay lei vi addestrerà da oggi",Sosa indicó Kelly ai soldati in fila davanti a loro,ed ecco che iniziarono a guardarla e a sghignazzare tra di loro,"Il primo che fa lo stronzo,lo farò correre nudo per il campo",si misero sull'attenti in silenzio,non appena Kelly minacciò tutti.

Sosa si mise accanto a me a guardare l'addestramento,"Pensare che mi hai lasciata per quella mocciosa",mi passò una birra,l'afferrai ridendo,"Lo sai che ormai tra noi due era finita".
"Tu volevi una famiglia e io fare carriera...Hai ragione,non avrebbe funzionato".
La guardai,Sosa ed io eravamo stati insieme per due anni,fra missioni e vita da coppia normale,dopo la nostra rottura mi ero buttato nelle missioni all'estero,e poi entrò nella mia vita Kelly,quella piccola peste.
KELLY.
Alla fine il mio compito era quello di addestrare i nuovi arrivati,una palla però non erano male.
Sberla era rimasto a guardare,lo raggiunsi saltellando,"Sbaglio o sei contenta?".
Disse scompigliandomi i capelli.
"Birra?". Lo superai per andare verso la tenda dove si trovava la cucina; i ragazzi vennero a pranzare,era bello tornare alla vita da campo,vedere tutti loro era come tornare ai vecchi tempi,quando avevo una squadra,una famiglia...

Quel dannato proiettile.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora