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Traumi.
Il mio cervello era invaso da traumi.
La mia mente ormai iniziava a non reggere più questo tipo di vita...
Missioni.
Accampamenti.
Armi.
Bombe.
Morte...
Ne ero piena...Talmente tanto piena,che avevo tentato di uccidermi,senza nemmeno accorgermene. E questa è stata la goccia che fece traboccare il vaso.
Sberla stava bene.
Io anche.
Ma aveva iniziato ad insistere per il fatto che mi facessi vedere da qualche psicologo,e di parlare con dei veterani,una volta tornati in America.

"Finita questa missione ti prometto che ci vado",dissi appoggiando la testa sulla sua spalla,"Ti credo. Mancano due giorni,qua ci penserà Ross,continuerà lui al posto tuo",sorrisi,anche se avrei voluto restare,ma ormai l'ora di essere l'arma,era finita,"Vivrò una vita normale?".
Mi guardò,"Potresti cambiare mansione e restare nell'esercito,magari nei campi di addestramento o in ufficio",mi stava venendo da vomitare al solo pensiero,Sberla mi accarezzò il viso,"E tu? Tu che farai?".
"Io cosa farò? Beh Kelly...Io...".
"Resterai in prima linea lasciandomi da sola?".
Ridacchiò,"No...Lo sai che sono rimasto solo per proteggerti. Voglio vivere una vita tranquilla,io e te. E magari un cane!".
Lo guardai felice.
Sberla era la mia cura.
SBERLA.
Dovemmo partire per una missione,era stato trovato uno dei terroristi che cercava Ross da tempo,portai Kelly con me,vennero alcuni dei ragazzi che avevamo iniziato ad addestrare e anche Sosa.

La città era semi deserta,Kelly era in posizione,era il nostro cecchino,ci copriva le spalle,Ross era con Sosa e io con i ragazzi.
Armati fino ai denti e pronti a tutto.
"Kelly tutto okay?".
"Yep".
Presi un bel respiro,potevamo farcela...
Nemmeno il tempo di riflettere che una casa esplose.
"AL RIPARO!".
Corremmo tutti a nasconderci.
"Kelly! Situazione dall'alto?".
"Negativo Ross. Non vedo nulla".
"Okay rimani in posizione".
"Ok".
Due dei ragazzi che erano con me erano terrorizzati,per loro era la prima volta che uscivano sul campo,avevamo sbagliato,speravamo in un semplice arresto ma iniziarono a spararci addosso e noi rispondemmo di conseguenza.

"Uomo a terra!".

"Ci spostiamo!".

"Da qua non si vede nulla!".

"FUOCO FUOCO!".

Il rumore degli spari riempivano gli auricolari.

Quando cessò il fuoco,avevamo un morto e tre feriti non gravi,"Kelly! Com'è la situazione?".
Chiese Ross guardandosi intorno.

"ARMA!".

Ci girammo e davanti a noi avevamo una scena che non avrei mai voluto vedere in vita mia.

Puntammo le armi verso di lui,il quale sorrise.
Misi il dito sul grilletto.
"LASCIALA!".
La canna della pistola contro la sua testa.
Iniziò a dimenarsi.
L'uomo davanti a me iniziò a ridere,"No. Ucciderò l'arma se non mi lascerete andare!".
Kelly smise di muoversi,si pietrificò.
I suoi occhi chiedevano aiuto...
Indifesa.
Il cuore mi batteva a mille e i pensieri in testa non smettevano di aumentare...

Quel dannato proiettile.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora