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"Kelly",le tirai un pugno,leggero,contro la spalla,"Andiamo a dormire dai".
"Mhh".
Sbuffai.
La tirai su per le braccia,"Voglio dormire con te",alzò la testa e mi guardò,le sorrisi dolcemente,"Va bene".
Andammo nella nostra tenda,tirai la tendina e ci mettemmo a letto,intorno a noi c'erano altri soldati,spero solo che nessuno inizi a rompere...
Strinsi Kelly a me,lei mise una mano sul mio petto,dormivo a petto nudo con i pantaloni corti,lei in canottiera e boxer.
"Sei comoda?".
Le sussurri all'orecchio accarezzandole il viso.
"Si...".
Non so come la ritrovai su di me a cavalcioni,le misi le mani sui fianchi.
Ci guardammo intensamente.
Aveva gli occhi lucidi.
Colpa delle birre?
Era stanca?

Eh?

Kelly stava piangendo.
Le sue lacrime stavano cadendo sul mio petto.

Non l'avevo mai vista piangere.

Era la prima volta...

"Sbe-Sberla".

La tirai a me.

Il suo pianto silenzioso mi faceva male.

"Non dire nulla. Piangi. Piangi Kelly".
KELLY.
Mi svegliai di scatto.
Non c'era nessuno.
Dov'era finito Sberla?!

Corsi fuori dalla tenda.
C'erano i soldati che si stavano allenando.
Vidi Sberla in lontananza,stava allenando i ragazzi nella corsa.
Il caldo pervase le narici.
"CHE CAZZO FAI?!".
Il mondo si fermò.
Tutti mi guardarono.
"SONO I MIEI SOLDATI! NON I TUOI!".
Sberla sputò il fischietto dalla bocca.
"TI VUOI COPRIRE?! SEI IN MUTANDE KELLY!".
COOOSA?!
Stava seriamente pensando a com'ero vestita?!
"MA IO TI FACCIO IL CULO A STRISCE!".

Quel dannato proiettile.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora