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Il mattino seguente avevo la riunione con la psicologa,ma Rex non volle restare a casa da solo e così venne con me.
Durante la seduta i soldati parlarono dei loro problemi e poi toccò a me,"Siamo qua per ascoltarti Kelly",disse spronandomi la psicologa,peccato che mi sentivo a disagio,iniziai a guardarmi intorno quando qualcosa di umido mi toccò la mano,abbassai lo sguardo ed era Rex,il quale mi stava rassicurando,presi un bel respiro e parlai,non troppo,ma almeno non restai muta come facevo di solito...

Aver parlato al gruppo mi fece sentire strana,avevo bisogno di stare con Sberla,gli scrissi di trovarci tutti e tre in un bar; mi sedetti e ordinai una cioccolata calda e chiedi una ciotola dell'acqua per Rex,il quale stava disteso sotto il tavolo,la porta dietro di me si aprì,alzai la mano ed ecco che arrivò,indossava la divisa,lo guardai,aveva il fiatone e il viso rosso,"Perché hai corso?".
"Stai bene?!".
Annuì.
Si gettò sul divanetto tirando un sospiro di sollievo e ridendo,sembrava strafatto,"Uhh pensavo ti fosse successo qualcosa di male".
"No".
Mi guardò e sorrise per poi ordinare un frullato,"Mi mancavi",dissi abbassando lo sguardo per guardare Rex,il quale spostavo lo sguardo tra noi due,"Ti-ti mancavo?".
Presi la mano dell'uomo seduto davanti a me,"S-si",sentii il viso prendermi fuoco,"Anche tu Kelly",si alzò sui gomiti per darmi un bacio sulla fronte e stringermi la mano.
SBERLA.
Tornati a casa,trovammo due soldati davanti la porta ,"Chi sono?".
Chiese Kelly togliendosi la cintura,"Non lo so",scendemmo e quando ci videro ci fecero il saluto che noi ricambiammo,"Ci dispiace non aver avvisato,ma ci sembrava più opportuno venire qua",entrammo tutti e quattro in casa,ci mettemmo seduto in salotto e Rex stava accanto a Kelly,"Abbiamo una missione per voi due",disse il maggiore Rose,sentii la rabbia salirmi in corpo,"Iraq...Livello 10",disse guardando la ragazza,"Assolutamente no",risposi prima che potesse farlo lei,"Come scusi?".
Sospirai,"Siamo entrambi esclusi da missioni all'esterno o interne,Kelly sta facendo un recupero per poter lavorare in ufficio e io sono stato già integrato,siamo out",il maggiore guardò il soldato seduto al suo fianco,"Siete gli unici di cui possiamo fidarci,i migliori sono già sul campo con altre missioni",ridacchiai,"Chieda alla GRS",scosse la testa,"Non esiste più",guardai Kelly che stava accarezzando Rex,lo sguardo fisso nel vuoto...

"Accetto la missione,ma Kelly non dovrà venire per nessun motivo",i due soldati mi guardarono sorridendo,mentre Kelly mi stava pregando con lo sguardo,la sua vita stava migliorando piano piano,non volevo che peggiorasse,il maggiore mi lasciò una busta con tutte le informazioni e quando andarono via,ci sedemmo in cucina a parlare,"Tu e Rex resterete qua,questa è anche casa vostra".
"E se avessi bisogno di qualcuno?".
Le presi la mano,"Ti lascio i numeri di coloro che ci fidiamo,non ti preoccupare,non starò via molto e poi sei con Rex. Compilerò una lista di tutte le cose che devi fare,poi hai abbastanza soldi per te e Rex",mi strinse la mano,come se stesse cercando di vivere,"Tornerò presto".
"Sappiamo entrambi come vanno queste missioni,non sai mai quando torni a casa",non potevo prenderla in giro...

Restammo in cucina a parlare per ore.

Aveva paura per me,e anch'io ne avevo.

Avrei pregato qualsiasi Dio per poter tornare da loro sano,salvo e il prima possibile.

Se non avessi accettato la missione avrebbero fatto di tutto per avere LEI sul posto,ma Kelly non era ancora pronta per tornare.

Quel dannato proiettile.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora