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Chris Peck.
Era così che sia chiamava.
Stava tutti i giorni con me.
Dormiva nel letto accanto al mio.
Parlava molto,mi faceva delle domande,ma non era invadente e specialmente...
Mi trattava in maniera diversa.
Mi trattava come facevano i miei compagni.
Sono cresciuta per essere un'arma a scopo bellico e come tale venivo trattata.
In effetti non avevo molti sentimenti.
Ero fredda e distaccata.
Eppure con i ragazzi della D6,le cose erano diverse...
"Riesci a camminare sola? Proviamo dai!".
Templeton mi lasciò in piedi da sola,dovevo camminare ancora con l'aiuto di qualcuno.
Fece alcuni passi e allungò le braccia.
"Dai! Sono dieci passi contati! Prova a venire verso di me!".
Il suo sorriso...
Presi coraggio e provai a camminare.
Sembrava che stessi imparando solo ora.
Barcollavo.
Il dottore disse che nel giro di sei mesi mi sarei ripresa al 100%.
Erano passate tre settimane.
Misi le mani in avanti per sicurezza,ma ad un tratto persi l'equilibrio,chiusi gli occhi,mi preparai all'impatto col suolo e invece...
"Presa".
Mi strinse fra le sue braccia.
"Hai fatto cinque passi,la metà.
Non male,piano piano".
Strinsi le braccia intorno al suo collo e mi prese in braccio,solo così potevo uscire dalla tenda e vedere la base.
Quando ci vedevano insieme,i soldati parlavano fra di loro.
I corpi dei miei compagni erano stati mandati in patria dai famigliari,e a breve sarei tornata anche io in America.
Un centro di recupero per soldati,Peck decise di venire con me,voleva esserci.

Mi distesi e lui si sedette accanto a me,sulla sedia a leggere,"Distenditi accanto a me",mi guardò stupito,"Di-dici a me?".
Lo guardai.
Era diventato rosso.
"Okay va bene".
Si distese accanto a me,mi avvicinai al suo petto.
Dormivo con una canottiera e dei pantaloncini,lui era a petto nudo, pantaloni della divisa e scarponi.
"Ehm Kelly?".
Alzai lo sguardo.
I suoi occhi verdi erano due rubini.
"Sicura di voler dormire così? Magari avrai caldo".
Scossi la testa e tornai nella posizione di prima, sospirò e si mise comodo,"Allora...sogni d'oro,piccola Kelly".
Mi strinsi a lui.
"Notte".

Quel dannato proiettile.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora