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Corsi all'aeroporto inseguita da Rex.

"Permesso!".

"Scusate!".

L'aeroporto militare.

Tutte quelle divise.

Famiglie che aspettavano i propri cari.

Noi volevamo stare là in prima linea.

Scesero i primi soldati.

Qualcuno corse da loro.

Altri restarono a piangere.

Ma ad un tratto si misero tutti sull'attenti.

E vidi che una figura maschile stava scendendo dall'aereo,aiutata da due soldati.

Il cuore iniziò a battermi forte e le mie gambe iniziarono a muoversi da sole.

Rex affianco a me.

"Ch-Chris...".

Il mio petto non smetteva di muoversi.

Sempre più veloce.

La vista iniziava ad offuscarsi per via delle lacrime.

Il soldato alzò la testa e sorrise quando i nostri sguardi si incrociarono.

Corsi da lui.

Mi venne spontaneo.

"Chris!".

Mi accolse fra le sue braccia.

"Kelly",scoppiammo a piangere,"Kelly",nascosi il viso nel suo petto.

Era dimagrito.

Ma il suo odore era sempre quello.

Le famiglie e i soldati applaudirlo e urlarono di gioia.

"Mi siete mancati",disse prima che Rex iniziasse ad abbaiare per la felicità.

Con le sue mani mi alzò il viso per guardarci negli occhi.

"Ti ho pensata ogni giorno...".

Non riuscivo a trattenere le lacrime,avrei voluto dire tante cose ma non mi usciva una parola dalla bocca.

"Ti amo Kelly,ti amo".

Disse appoggiando la fronte sulla mia.

Quel dannato proiettile.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora