Mi spinsero nel retro del furgone.
"Stai qua ragazzina!".
Mani.
Piedi.
E bavaglio.
Era così che mi avevano portata in carcere.
Avevano paura di una mia ribellione,in effetti avevo già picchiato due agenti e morso uno,ma sono fatta così, autodifesa.Un'altra scossa e persi i sensi.
Mi caricarono di peso e mi portarono nella mia cella.
Carcere di massima sicurezza."Agente Stanford".
Venni scossa per il braccio,ci misi un po' ad aprire gli occhi del tutto,"Chi-chi sei?".
Provai ad alzarmi ma ero dolorante,"Stai giù".
Mi accarezzò il viso.
La sua voce.
"Ma che cazzo...".
Dissi prendendo la sua mano.
"Nipote cara,questo linguaggio".
Frenk Pretty,mio zio."Come mai sei qua?".
Mi porse una bottiglia d'acqua.
"Quando mi hanno detto che eri qua,sono venuto a trovarti.
Dovevo vedere come stavi".
Gettai la bottiglia vuota a terra,"Sto bene, perché non ci hai aiutato?!".
Sospirò.
"Avevo le mani legate.
Ma sono sicuro che voi non avete fatto nulla!
Io vi credo Kelly".
Mi diede un bacio sulla guancia.
"Vedrai piccola.
Avrai tutte le risposte e volerà via,come un palloncino"."KELLY STANFORD! STAI FERMA! O USAREMO IL TEASER".
Scoppiai a ridere e mi fiondai sull'agente davanti a me,un pugno dritto nel naso,"Taci!".
Il resto della fuga?
Proiettili e un piccolo aiuto...
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Quel dannato proiettile.
Fanfiction"Congedati con disonore!". Il martello del giudice riempì il silenzio sordante del tribunale. "Perdete tutti un grado,e sarete mandati immediatamente nelle prigioni a voi destinate". Ci guardarono da testa a piedi,"Stronzi!". Disse Kelly cercando di...