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Sberla seppe che la partenza sarebbe stata tra tre giorni.
Tre giorni,non sono nulla....

"Ti va di andare all'acquario oggi?".
Mi chiese scendendo le scale,guardai l'uomo davanti a me e indicai Rex,"Ah si giusto,non può entrare",tornai a leggere la rivista di designer,stranamente mi rilassava,"Beh allora parco?
Mare?".
Rex scattò in piedi quando sentii la parola mare,guardai Sberla,"Ok".

Il tragitto in macchina fu noioso.
La mia testa era invasa da mille pensieri.

"Sono ore che camminiamo e non hai aperto bocca,nemmeno con Rex",disse Sberla affiancandomi col cane al guinzaglio,"Lo so".
"Non è che non ti voglio,ma ormai sei fuori dai giochi. Preferisco andare solo,non voglio che tu stia male di nuovo i-".
"Lo so! Smettila di ripeterlo mi fai girare le scatole",feci per andarmene ma venni afferrata per il braccio,Sberla era dispiaciuto,glielo si poteva leggere in faccia,"Ti prego,non voglio passare questi giorni così,a non parlarci...lo odio,ho bisogno di sentirti vicina",mi spinse verso di lui,per avvolgermi in un caldo abbraccio,"Ti prego Kelly,non odiarmi",sentii la sua voce rotta e il suo cuore accelerare,mi aggrappai a lui.
Non ero arrabbiata.
Ero triste.
Ero spaventata.
Ero terrorizzata per lui.
La sua prima missione senza di me,se fosse successo qualcosa non sarei stata con lui...
Appoggiò la fronte sulla mia.
"Tornerò a casa da voi",in quel momento Rex si alzò sulle zampe per un abbraccio di gruppo.
SBERLA.
Durante la camminata,parlammo per risolvere il disagio che si era creato.

Rex e Kelly sarebbe stati controllati h24 da degli agenti,ordine di suo zio,non doveva assolutamente pensare di uscire dal Paese.

Tre giorni volarono in fretta.
Cercammo di trascorrerli nel fare più cose possibili,ma le giornate hanno solo ventiquattro ore.

"Possiamo venire in aeroporto?".
Mi chiese la ragazza sedendosi accanto a me sul divano mentre mi allacciavo gli anfibi,"Si,penso che non sia un problema,tra un'ora verranno a prenderci",le dissi accarezzandole la schiena,appoggiò la testa sul mio petto,"Sento già la tua mancanza",mi meravigliai della sua spontaneità,la terapia stava facendo progressi,ormai Kelly era sempre più umana,"Anche voi",in quel momento Rex si mise accanto a noi,diedi un bacio a Kelly,ormai aspettavo solo di andar via e di tornare il prima possibile...

Quel dannato proiettile.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora