Ginny stava lanciando una pluffa con tutta la forza che aveva in corpo, tirò il braccio indietro, prese la mira, e scagliò la palla.
Quella volò, diventando solo una sfumatura rosa, per poi andare a centrare l'anello di destra.
Ginny esultò, e, Angelina Johnson quando le passò al fianco le battè il cinque.
Angelina riprese la palla e planò verso terra.
"Bene" disse quando tutta la squadra la raggiunse "siamo bravissimi vinceremo la partita di domani"
"certo" diede manforte Ginny, affiancandola "gli faremo il culo"
La squadra scoppiò a ridere.
"Ben detto Gin" disse Angelina "e ora tutti via a dormire, domani vi voglio carichi e riposati"
Ricevette mormorii di assenzio, e tutte andarono agli spogliatoi.
Continuarono a scambiarsi consigli e complimenti per le strategie di gioco per tutto il tempo, anche se non mancavano gli scherzi e, sopratutto, il gossip. Perfino le giocatrici di Quiddich hanno un lato frivolo.
"allora Ginny" la chiamò Helena, la terza cacciatrice. "come va con il salvatore del mondo magico? Hai intenzione di lasciarcene un po'?"
"non è nei programmi, no" rispose asciutta la rossa.
"peccato" Helena Sospirò teatralmente.
"non che tu abbia problemi con gli uomini, Hel" intervenne Angelina, mentre usciva dalle docce.
Helena sbuffò "sono tutti altamente stupidi"
"ti sei una Corvonero" obiettò la cercatrice della squadra "non credi di pretendere un po' troppo?"
"ah-ah" rise ironica l'altra "molto spiritosa"
"lo so" rispose la cercatrice.
"uomini" esclamò la battitrice Demelzia Robinson "francamente non capisco cosa ci troviate in loro"
"ci piace il sesso opposto" Ginny si strinse nelle spalle "non è colpa nostra"
Demalzia emise un verso perplesso, ma non aggiunse altro.
In poco tempo Ginny fu pronta per uscire, controllò sulla panca per vedere se aveva preso tutto. Appurato che così fosse salutò tutte e uscii dallo spogliatoio.
"a letto presto stanotte" le gridò dietro Angelina, prese tutto velocemente e la affiancò.
"Ginny!!!"
Harry Potter corse incontro alla fidanzata. "Angelina" salutò con un cenno del capo la ragazza dalla pelle scura, con le braccia ancora intorno alla vita di Ginny.
"sei stata fantastica sorellina" anche George Weasley si fece avanti.
Il cuore di Angelina prese a battere più velocemente.
George carezzò i capelli della sorella con fare affettuoso.
Ginny lo guardò malissimo, ma lo lasciò fare.
"anche tu sei stata grande" George voltò la testa verso Angelina, che sobbalzò.
"Grazie" disse lei in tono apparentemente normale, ma si era sforzata per non balbettare, e uno sguardo più attendo avrebbe notato un leggero rossore sugli zigomi.
George le mise una mano sulla spalle - entrambi furono percorsi da una scarica di brividi - "vincerete questa partita"
Angelina fu in grado solo di annuire, sentiva che la vicinanza di George era tale che se avesse provato a parlare avrebbe balbettato.
E lei non balbetta a per un ragazzo, mai.
"rimani a cena da noi, Angy?"
Ginny, che aveva notato da un po' l'elettricità che aleggiava fra il suo capitano e suo fratello, si rivolse all'amica con un sorriso rassicurante. Anche se gli occhi tradiva i una luce maliziosa. "così controlli a che ore vado a letto" aggiunse in modo innocente.
"io..." disse Angelina confusa.
"Si" intervenne George, felicissimo "vieni, a mamma farà piacere"
"ma no" disse lei "non voglio disturbare"
"non disturbi" assicurò George "Charlie se ne è andato, quindi avremmo comunque un posto in più"
Angelina Sorrise "ok"
Tutti e quattro si incamminarono fuori dal campo di allenamento, e poi si smateriallozarono alla Tana.
Quando varcarono il cancello
trovarono Ron steso sull'erba del giardino, ad occhi chiusi.
Angelina lo fissò un po' confuso, poi vagò lo sguardo su George. La domanda muta nei suoi occhi era lampante : fa sempre così?
George mossè una mano nell'aria, a indicare la leggerezza della situazione.
"fratellino?" Ginny si chinò sul fratello steso a terra, e siffiò nel suo orecchio.
"Ron?" disse Harry, quando non ricevettero risposta. Con il piede punzecchiò il fianco del migliore amico.
"se non si fosse capito" Ron parlò a occhi chiusi "vi stavo ignorando"
"Ron, così ci lusinghi" intervenne George, e io tono canzoniere e ironico era talmente palese che Angelina non riuscii a soffocare un rosolino.
Ron spalancò gli occhi, e incontrò quelli divertiti del capitano della squadra di Ginny. Scattò a sedere.
"Angelina, ciao" disse e Sorrise.
"ciao Ron" rispose lei con l'ilarita mal celata nel suo tono.
Ron e sbuffò divertito e si alzò in piedi, passando si la mano sui pantaloni per pulirli.
"è un piacere vederti" Continuò il rosso, abbracciando la nuova arrivata.
A George sfuggii una smorfia di disappunto.
"rimani a cenare?"
"ovviamente" Angelina accennò a Ginny. "devo controllarla"
La rossa fece roteare gli occhi, ma sorrideva.
"io avrei una certa fame" disse George riaqcuistando il sorriso. Battè le mani "entriamo"
"come se fosse lui ad aver appena fatto un allenamento di sei ore" disse ironica Ginny. "sei stato solo seduto sugli spalti".
"vi muovete in modo così energico che perfino starvi solo a guardare e stancante" ribattè George, mentre tutti si avviavano alla Tana.
Angelina rise "bhe grazie"
George le scoccò un occhiata divertita.
"non ho mai detto fosse un complimento"
La ragazza gli diede una spinta scherzosa, per mostrare il suo disappunto in modo giocoso.
"cambiando argomento" riprese la ragazza rivolgendo lo sguardo a Ron "domani Hermione viene alla partita?"
"ovviamente" rispose il rosso. Notò con un certo fastidio però che Angelina dava per scontato che lui ci sarebbe stato.
Non ci badò tanto:dopotutto era pur sempre un fratello di Ginny.
Angelina Sorrise, gli faceva piacere che ci fosse anche Hermione Grenger alla partita.
Quando entrarono alla casa era già tutto apparecchiato, e Molly accolse con gioia la nuova arrivata.
Aveva un vago sospetto...
"Quindi Angelina" chiese la signora Weasley quando tutti si furono accomodati e si servivano delle pietanze. "abiti ancora con i tuoi genitori?"
La ragazza scosse la testa, mandando giù un boccone.
"no" disse pulendosi la bocca "ho un appartamento nella Londra Babbana"
"ah" Molly Sorrise. "un monolocale"
"Bilocale" corresse lei "ma ci abito da sola"
Molly Sorrise di nuovo mentre tornava a mangiare.
La cena trascorse tranquillamente, Molly e Arthur fecero gli auguri per la partita e scusarono Percy e Audry e Bill e Fleur che non sarebbero potuti venire: i primi perché dovevano lavorare, mentre i secondi perché la manina compiva un mese dalla nascita, e volevano festeggiare.
Ne Angelina ne Ginny diedero troppo peso alla cosa.
Quando si salutarono, la maggiore fece diverse raccomandazioni alla rossa, che le accolse sbuffando, poi abbracciò Molly, Arthur - che sarebbero andati alla partita - Ron, Harry e infine George.
Quando si staccarmi solo in pensiero occupava la mente di Angelina Johnson:
Vorrei avere ancora quel contatto con George.
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La mattina dopo Ginny si svegliò alle cinque. Era uno stato di cieca eccitazione. Si vestii velocemente, prese la borsa per il Quiddich e passò a svegliare tutti gli altri.
Più che altro li tirò giù dal letto, facendo evanascere i loro materassi - un trucchetto infallibile che le aveva insegnato sua madre Molly Weasley.
Ron borbottò qualche insulto intervallato da diverse imprecazioni.
Harry, invece, si alzò mestamente, con un Sospirò scese a fare colazione, cercando di calante i nervi a fior di pelle della sua fidanzata.
Con grande sorpresa di tutti, George era già al tavolo, e aveva apparecchiato la colazione per tutti.
Un po' perplessi - per quanto riguardava Ron - e con una luce maliziosa di chi sa - per quanto riguardava Molly e Ginny - si avviarono al tavolo, e consumarlo la colazione.
O meglio, Arthur George e Harry mangiarono; Ron, Molly e Ginny spilluzzicarono qualcosina, troppo resi per consumare altro.
"Bene" Ginny si alzò piena di energia battendo le mani. "andiamo"
"noi vi raggiungiamo allo stadio" disse Molly "adesso ci prepariamo con calma"
"d'accordo" concesse Ginny. Si rivolse ai fratelli e al fidanzato "voi altri, a cambiarvi!"
George era già pronto, quindi si posizionò davanti alla porta affianco a Ginny, mentre aspettavano Harry e Ron.
Nessuno si stupii quando scese prima il moro, semplicemente i due fratelli si scambiarono uno sguardo esasperato, alzando gli occhi al cielo.
Ron arrivò poco dopo, e tutti e quattro si incamminarono correndo per il giardino della Tana.
"Hermione quando ci raggiunge?" chiese Harry al migliore amico.
"davanti allo stadio, dovrebbe essere già lì" rispose lui, mentre prendeva aria.
"siete due Aurur!" esclamò Ginny, costatando che era in testa e che Ron aveva l'affanno "dovreste riuscire a stare al passo"
"appunti" ansimò Ron "dovremmo"
Furono fuori al cancello si presero tutti per mano e si smateriallozarono allo stadio di Quiddich.
Il campo era ancora tutto deserto, fatta eccezione per due donne in piedi davanti alla porta.
Hermione Grenger e Angelina Johnson sorrisero quando videro arrivare gli altri.
Ginny salutò tutti velocemente e insieme ad Angelina prese l'entrata per le giocatrici.
"Quando inizierà a riempirsi lo stadio?" chiese George dopo un po'.
"all'incirca fra due ore" rispose Hermione guardando l'orologio.
"che facciamo in quel frattempo?" chiese Ron massaggiandosi il petto.
"io prendi i posti per guardare" dissero all'unisono Harry e George.
Si guardarono sorpresi, poi si strinsero nelle spalle.
Loro due sparirono nell'entrata per gli spettatori.
Ron e Hermione si sorrisero:si prospettavano due ore solo per loro.
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Il momento della partita era arrivato.
Lo stadio era gremito di persone, Ron e Hermione avevano fatto molta fatica per trovare Harry e George. I due avevano preso dei posti ottimi per vedere la partita, ma abbastanza appartati per non essere importunare in modo inappropriato.
"Eccovi" disse Harry facendo posto agli amici, e passando loro un pacco di hot dog.
Ron e Hermione si sedettero, attenti a non far focalizzare l'attenzione su di loro. Durante la loro passeggiata avevamo incontrato un ansiana signora che li aveva tartassati di domande. Solo quando Hermione aveva detto che loro erano andati allo stadio per vedere la partita e non per essere oggetto di attenzione, la donna lì aveva lasciati in pace.
"secondo te vinceranno?" chiese Hermione.
"logico" risposero in coro Harry, George e Ron, gli occhi già puntati nel campo da gioco.
Hermione trattenne uno sbuffo.
Quando la partita iniziò, la squadra di Ginny prese subito palla, iniziando a segnare diversi Goal di fila. Hermione notò che la maggior parte erano di Ginny.
Mentre Ron, George e Hermione si concentravano sulla partita, Harry guardava verso l'alto. Aveva visto il boccino.
Purtroppo I due cercatori non sembravano dello stesso avviso, e il moro sperò con tutti sé stesso che la cercatrice della squadra di Ginny e Angelina prendesse la pallina d'oro, perché, nonostante il vantaggio erano a 110 punti.
120, si corresse, costatando che Ginny aveva segnato di nuovo.
Solo altri quattro Goal sperò.
Venne accontentato in parte:Ginny segnò un altro punto, e Angelina altri due.
Adesso la palle era in mano alla terza cacciatrice di Ginny, che si avviava verso la porta.
In quel momento, la cercatrice della squadra avversaria vide il boccino, e lo inseguii. La cercatrice della squadra di Ginny notò la traiettoria dell'altra, e la seguii.
Helena era pronta per segnare, ma un bolide le fece perdere la palla. La pluffa venne recuperata dalle avversarie, che si dirigevano per segnare il primo punto.
Le due cercatrici erano fianco a fianco, il boccino a tre metri da loro.
Demelzia Robbins colpii un bolide con ferocia, cercando di far perdere la pluffa all'avversario.
Successe in un secondo.
La cercatrice avversaria fece entrare la pluffa negli anelli, mentre la sua compagna prendeva il boccino, vincendo la partita.
La squadra di Ginny aveva perso.
Il commentatore annunciò la vittoria di 160 a 150, ma nessuno stava più ascoltando.
Ginny, Angelina e le altre planarono a terra, mentre le avversarie festeggiavano.
Harry, Ron e Hermione sfruttarono lo scompiglio per raggiungere il campo, seguiti immediatamente da George.
"siete state bravissime" disse Hermione dispiaciuta.
"non abbastanza a quanto pare" borbottò Helena.
Ginny si lasciò cullare dalle braccia di Harry, mentre Ron, dietro, le accarezzava i capelli.
Hermione tentava di consolare il resto della squadra.
George si diresse da Angelina, aveva le lacrime agli occhi. Quando la ragazza si allontanò lui la seguii.
E riuscii a consolarla._______________________________________
Hanno perso, ma quanto sono gentile?
Tutto l'allenamento e poi zaaac, battute.
Capitolo - parto discretamente lungo, i prossimi lo saranno di meno.
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Romione: Oltre
FanfictionRon e Hermione sono gli zii preferiti. Solari, divertenti, innamorati. I nipoti apprezzano anche le loro litigate, e il loro essere sempre allegri. Ma qualcosa porterà ombra sui loro cuori. Questa storia parla della romione, va da due anni dopo la g...