Cambiare

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Ron e Hermione si alzarono con calma quella mattina.
Lui in boxer e lei in intimo con una vestaglia trasparente di diressero in cucina, per fare la colazione.
"Buon Giorno" salutò Ron entrando in cucina, dove la moglie era già ai fornelli per preparare il caffè.
"Buongiorno" rispose lei, ma le parole si persero in uno sbadiglio.
Ron sorrise sotto i baffi, e si sedette al tavolo.
Hermione lo raggiunse poco dopo, due tazze Fumanti levitavano dietro di Lei. Una si posò davanti al rosso l'altra difronte alla riccia.
Hermione guardò l'orologio appeso al muro.
Accelerò il bere il caffè e si alzò di fretta.
"che c'è?" chiese Ron.
"Dobbiamo prepararci" rispose lei scattando nella camera da letto.
Ron fissò il suo caffè triste, Sospirò, e lo bevve tutto di un sorso.
Gli bruciò un po' la lingua, ma scatto comunque nella direzione già presa dalla moglie.
La trovò in camera, che già si infilava i vestiti.
" Hermione" la chiamò, cercando di aprire un varco nella frettolosità della donna.
"mmm?" chiese lei mentre si infilava la maglia.
Ron si mise I pantaloni per andare a fare gli Aurur.
"fai il più presto possibile per tornare a casa"
"perché?" chiese lei, mentre camminava in direzione del bagno cercando qualcosa nella Trousse di trucchi.
"io..." Ron la seguii, ancora a petto nudo.
"tu?" lo incoraggiò Hermione mentre si metteva il mascara.
"una sorpresa" disse semplicemente lui.
Hermione lo guardò un po' interrogativa.
Ron le Sorrise, battè la mano sullo stipite della porta e tornò in camera da letto.
"Devo preoccuparmi?!?" urlò Hermione ancora nel bagno.
"no" gridò Ron in risposta mentre si infilava la maglia.
Si voltò verso la porta della stanza e vi trovò Hermione appoggiata all'uscio.
"Davvero" disse lei "non vorrei trovare la casa in fiamme"
"Donna di poca fede" disse lui sorpassandola.
Hermione lo seguii di sotto per le scale.
"sul serio, Ron, niente sorprese"
"ma non è una sorpresa che pensi tu"
Disse lui arrivando in salotto.
"cosa?" chiese lei mettendosi il cappotto.
Ron la baciò "non ti preoccupare" le disse "non è niente di particolare, niente di comprato"
"e allora che diavolo è?" chiese lei mentre uscivano di casa.
Trovarono Harry e Ginny ad attenderli in fondo al viale.
"una sorpresa-rito" rispose Ron, poi Accelerò il passo.
Hermione lo fissò ad occhi sgranati, scombussolata.
Dire che era preoccupata era un eufemismo.
Ron e Harry precedevano il passo, mentre lei si affiancò a Ginny.
Come sempre, gli uomini sarebbero andati al campo Aurur, e le donne al ministero.
Dopo che Ginny e la sua squadra, nel 2002, aveva vinto il campionato, la rossa si era ritirata, dicendo che adesso le importava di più Harry.
Hermione non aveva mai capito il suo ragionamento, ma non ne aveva mai chiesti chiarimenti. Lei e Ginny avevano due modi di vedere completamente diversi.
"come è andata con Teddy?" chiese la riccia.
"Bene" disse Ginny con un sorriso "Andromeda è passata a prenderlo quando era ancora addormentato. Lo abbia dovuto svegliare a suon di acqua gelida in faccia"
Hermione Sorrise, immaginando la scena di Harry, Ginny e la signora Tonks chini sul bambino dai capelli azzurri.
Quando anche Harry ebbe raccontato a Ron l'accaduto, erano arrivati al "vicolo delle smateriallizzazioni."
I mariti scambiarono un bacio con le rispettive mogli, poi girarono su se stessi.
"Di che cosa parlavate tu e Hermione, prima?" chiese Harry all'amico mentre si avvicinavano al campo.
"mmm niente, abbiamo deciso di avere in figlio, così io volevo fare... Harry stai bene?" Chiese preoccupato dal colorito dell'amico.
"volete un figlio?" chiese il moro sorpreso.
L'idea non gli era mai passata per la testa.
"Si" rispose Ron, confuso. Lo guardò ancora.
Harry gli Sorrise rassicurante "insomma e..?"
"c'è una specie di rito che noi Weasley facciamo quando prendiamo decisioni del genere."
"che sarebbe?" chiese Harry, ma prima che Ron potesse iniziare a rispondere una voce felice li
interruppe.
"Harry, Ron!"
Dean Tomas sorrideva dal cancello del campo, agitando con sorprendente foga la ma o destra per salutare.
"Dean" risposero in coro Harry e Ron sorridendo.
Entrarono nel campo e iniziarono quello che si sarebbe rivelato un allenamento estremamente duro.
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Hermione e Ginny si separarono all'ingresso del Ministero.
Hermione andò nel suo ufficio, camminando con calma e scambiando saluti con le persone che conosceva.
Non si aspettava tuttavia, la visitatrice da anti alla porta del suo ufficio.
Hermione si bloccò, confusa e sorpresa, mentre fissava la donna sulla porta dell'ufficio.
"Astoria?" chiese, anche per accertarsi che fosse realmente lei.
Aveva tagliato i capelli in un caschetto, ed era quasi irriconoscibile.
"Hermione" la salutò lei. Sorrideva.
"ti serve qualcosa" domandò la riccia.
Astoria scosse la testa.
"no tranquilla" le lanciò un altro sorriso felice e la sorpassò, agitando la mano sinistra in segno di saluto.
Hermione colse un particolare che probabilmente Astoria voleva far cogliere, e sgranò gli occhi un po' sorpresa.
Sorrise,mentre entrava nel suo ufficio.
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Ron e Harry si stavano cambiando negli spogliatoio.
C'era un silenzio un po' inquietante nella stanza: erano tutti troppo stanchi per spiccicare parola.
Quando uscirono, salutarono con uno stanco cenni del capi Dean.
Ron si chiedeva se Hermione sarebbe veramente riuscita a liberarsi un po' prima del solito dal lavoro, ma ne dubitava.
Sembrava che i due facessero a gara a chi arrivasse più tardi.
Scosse la testa, afferrò la mano di Harry e si smateriallizzò.
Camminarono sempre in silenzio e quando arrivarono alle rispettive case Ron, con sorpresa, si accorse che la luce della sua era accesa e Hermione lo aspettava sull'uscio della porta.
Salutò velocemente Harry e si diresse dalla moglie.
"ciao" gli disse Hermione con un sorriso.
"ce l'hai fatta" commentò Ron, prima di appropriarsi delle labbra della ragazza.
Entrarono in casa.
"non avrei mai voluto perdermi la tua sorpresa." rispose lei sorridendo.
"te lo già detto" disse Ron entrando in cucina "e una specie di rito."
Hermione alzò gli occhi al cielo.
"facciamolo allora" disse.
Ron uscii dalla cucina e la guardò.
"ok"
E mostrò quel che aveva in mano.
"a cosa ci serve una scatola di preservativi?" chiese Hermione confusa.
Ron le presa la mano e la trascinò sul divano.
Posò la scatola sul tavolino difronte a loro.
"gli bruciano" rispose con nonchalant.
Hermione lo fissò interrogativa.
"lascia stare" Ron scosse la testa "una cosa da Weasley"
"ok"
Hermione appellò le sue pillole. Le poggiò accanto ai preservativi di Ron.
"allora facciamolo per bene" disse e Sorrise.
Ron rispose al sorriso.
Quel rito gli è lo aveva insegnato il padre, e lui ne era rimasto affascinato. Era un modo - gli aveva spiegato - simbolico, per dire di essere pronti a essere genitori.
Mente lo avevano fatto Molly e Arthur, si erano promessi di fermarsi alla femmina.
Ron e Hermione puntarono la bacchetta sui contraccettivi:
"incendio"

Romione: OltreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora