Segni

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Ron e Hermione erano sdraiati sul letto, a dormire.
Il giorno prima c'era stato il compleanno di Harry, e avevano festeggiato a casa Potter.
Avevano bevuto un po' e si erano ritirati a casa molto tardi. Erano entrambi stanchi morti, ma qualcosa fece scattare Hermione a sedere.
La donna di mise dritta con la schiena, portandosi una mano alla bocca.
Lo sapeva: non aveva mai retto bene l'alcol.
Sentii il conato di vomito salirle per l'esofago e scattò nel bagno appena in tempo per chinarsi sul Water.
Finito di vomitare si tirò su, lavandosi la bocca nel lavandino.
Doveva seriamente limitare il consumo di alcolici nella sua vita.
Questo obbiettivo si rafforzò qua di sentii un secondo conati salirle dall'esofago.
Si riaccucciò nel water, faticando a tenere i capelli su.
Finito si rialzò di nuovo, per poi abbassarsi subito dopo. I capelli le ciecavano la visuale, e non riusciva a levarli. Ci rinunciò qua di ormai gran parte dei suoi capelli castani si imbrattarono di vomito misto a acqua di scarico. Fece una smorfia schifata.
"Amore tutto apposto?" Ron fece la sua comparsa in cucina. La fissò: aveva tracce di vomito secco sulla bocca, e per lo sforzo si era rotta i capillari degli occhi, che ora apparivano rossi. I capelli erano fradici e puzzavano terribilmente.
"a te cosa sembra?" chiese lei stizzita.
"scusa amore" Ron fece retromarcia, chiudendo la porta del bagno. Hermione la guardò, poi scoppiò in lacrime.
Velocemente entrò in doccia svestendosi, e le sue lacrime si mischiarono all'acqua calda che le scorreva sul corpo.
Non sapeva perché stava piangendo, ma non le importava.
Si lavò i capelli e uscii dalla doccia, avvolgendosi in un asciugamano rosa.
Per i capelli ne prese uno bianco e se lo mise a mo' di turbante.
Quando lasciò la stanza del bagno si sentiva fresca e profumata, senza più alcuna traccia di lacrime o tristezza sul suo volto.
Ron la attendeva fuori dalla porta. "meglio?" le chiese preoccupato.
Hermione annuii, ma si sentiva incredibilmente stanca.
"vado a sdragliarmi" gli disse.
Così fece.
Ron la osservó un secondo di troppo, che tradii la sua preoccupazione.
Scosse la testa entrando in bagno: se Hermione si fosse sentita male lo avrebbe detto a lui, poco ma sicuro.
Entrò in bagno, e il suo naso fu punto da un odore nausabondo. Senza guardare ciò che c'era dentro, Ron tirò lo sciacquone del water.
Anche lui si fece la doccia, e raggiunse la moglie nella fredda mattina del primo agosto.
Si sdraiò accanto a lei.
"come va?" le chiese, dato che lei teneva gli occhi chiusi.
Non udii alcuna risposta, se non il respirare lento di lei.
La guardò e Sorrise, decidendo di lasciarla al suo riposo.
Si alzò e preparò la colazione.
Mentre si sedeva a mangiare, un'idea strana e non troppo originale si fece spazio nel suo cervello.
Si alzò dal tavolo dove si era appena seduto, e prese un piccolo vassoio.
Appellò la tazza di Hermione versandoci dentro il latte. Con la bacchetta lo riscaldò prima di metterci i cereali.
Con il vassoio per la colazione di Hermione si avviò alle scale, usando tutta la grazia che gli era stata concessa dalla sua costituzione - non molta - e tutta la sua concentrazione impiegata a non rovesciare niente.
Arrivato all'entrata della camera la trovò ancora addormentata.
Entrò piano e le mise il vassoio sul comodino. Si perse di nuovo a guardarla mentre dormiva, così calma, così serena.
Le posò un leggero bacio sulla fronte, e si sorprese nel non trovarla calda.
Hermione avrebbe dovuti darsi una regolata con gli alcolici, prima o poi.
Uscii dalla stanza, decidendo fosse più saggio lasciare spostare la moglie.
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Hermione scese due ore dopo, un po' intorpiditi per via del sonno.
Aveva trovato molto piacevole la colazione a letto, anche se avrebbe preferito che con lei ci fosse anche Ron.
Incredibilmente, aveva spazzolato via tutto il contenuto in un quarto d'ora, ma ciò che l' aveva veramente sorpresa era che aveva ancora fame.
Tanta fame.
La donna scese di sotto e trovò il marito sul divano. Appena Ron la vide le andò in contro.
"come stai?" le chiese dolcemente, ma le ultime sillabe si persero in un lamento confuso, quando la moglie deviò il suo abbraccio per dirigersi in cucina.
Ron la seguii, non capendo il perché del rifiuto.
Hermione apriva e chiudeva i pensili con una certa foga.
" non c'è altro da mangiare?" chiese un po' brusca.
"no" rispose Ron, risentito "la colazione ti doveva bastare"
Hermione si voltò su se stessa, mortificata. In primis perché aveva ignorato il marito, in secondis, perché l'aveva fatto in favore del cibo.
"ho apprezzato la colazione a letto, davvero" gli disse sorridendo e allargando le braccia.
Ron le andò in contro, e fece in tempo a sfiorare le labbra di lei con le proprie, prima che Hermione si staccasse. "ho ancora fame" disse la donna tornando alla sua ricerca.
"non sapevo ti fossi trasformata in me" commentò Ron ridendo.
Lei gli lanciò un occhiataccia. "Tranquillo, non raggiungerò mai i tuoi livelli"
Ron emise un genito di dolore, si toccò il petto "colpo al cuore" disse ironico.
Non si sorprese molto quando una padella passò sibilando a due centimetri dal suo orecchio destro.
Ron rise. "frena la tua fame" le disse avvicinandosi a lei. Aprii il frigo e prese del formaggio avanzato. Lo avevano mangiato due sere prima, e Ron Ricordava che a Hermione era piaciuto molto.
Hermione guardò il cibo con occhi pieni di desiderio, tuttavia, quando Ron ielo passò, fece una smorfia schifata.
"che c'è?" le chiese il marito, confuso.
"non ricordavo che il formaggio mi desse la nausea" mormorò lei. Posò la piccola scatola che conteneva il cibo.
Ron le lanciò uno sguardo confuso, poi tornò all'assalto del frigo. Frugò con gli occhi ogni centimetro, alla caccia di una "merendina post-colazione"
Effettivamente il formaggio non era un ottima idea. Pensò mentre agguantava una barretta al cioccolato. Si voltò verso Hermione e la trovò stesa a terra.
"Hermione" si chinò verso di lei, lasciando cadere la barretta. La scosse un po, poi, con la bacchetta, le buttò dell'acqua in faccia.
Questi parve farla riprendere, e Hermione aprii gli occhi.
Si tirò su a sedere, con l'espressione pensosa.
"che c'è?" le chiese Ron sempre più in ansia.
"non ero mai svenuta" disse Hermione, l'espressione corrucciata.
"è allora?" chiese Ron.
Inaspettatamente, vide gli occhi di lei illuminarsi.
"passa in farmacia" gli disse balzano in piedi con sorprendente velocità. "compra un" Sorrise luminosa "Test di gravidanza"
La bocca di Ron si spalancò "sei...?" chiese mentre si alzava per abbracciare la moglie.
"non lo so, ma credo di sì" disse felice la donna.
Ron uscii e si smateriallizzo.
Hermione rimase in attesa torturandosi le mani e mordendosi il labbro inferiore con i denti.
Se davvero era incinta...
Portò una mano al ventre e lo carezzò, già immaginandosi un piccolo esserino che cresceva dentro di lei.
Lo scatto della porta la fece ridestare dalla sue considerazioni.
Ron era sull'uscio, e avanzava verso di lei con in mano un scatoletta rosa.
La passò alla moglie, che la scartò con urgenza. Salii di sopra, e Ron la seguii, perplesso.
Hermione si fiondò nel bagno e buttò la scatola, estraendo quello che sembrava un termometro.
"come funziona?" le chiese Ron.
"ci devo fare sopra la pipi, se usciranno due righe sono incinta."
"noi maghi non facciamo così" dichiarò Ron con una certa fierezza.
Hermione lo guardò, alzò gli occhi al cielo e si mise a sedere sul water.
Ron arrossì, e guardò altrove.
Troppo concentrata per fare quel che doveva fare, Hermione non si accorse della reazione del marito.
Quando finii poggiò il test sul lavandino.
Ron si affacciò a guardarlo. "una sola riga" disse, triste: sperava che Hermione fosse incita.
"bisogna aspettare due minuti Ron" replicò Hermione.
Mentre i secondi passavano, sia Ron che Hermione sentivano l'ansia aumentare. Lui strinse i pugni, lei si torturò le mani.
Passò il primo minuto.
Se fosse stata incinta... Sarebbe stato bellissimo, il loro sogno, il loro bambino....
Gia se lo immaginavano. Una piccola creaturina fra le loro braccia, frutto del loro amore.
Scattò io minuto e mezzo.
Ron non c'è la fece più: distolse lo sguardo.
Hermione aveva tutti i sintomi di una donna incita, a che serviva il test?
Sperava di diventare padre.
Padre.
Che bella parola, pensò.
"fatto"mormorò Hermione guardando il test.
" allora? " chiese Ron, fissando il soffitto.
Passò un secondo.
" sono incinta "

Romione: OltreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora